Riapre a Pompei l’Antiquarium, con un nuovo museo dedicato ai reperti del sito archeologico

Concepito nella seconda metà dell’Ottocento come spazio per esporre i reperti provenienti da Pompei, l’Antiquarium inaugura oggi il nuovo allestimento permanente, con un percorso museografico che include le scoperte archeologiche più recenti

Riapre al pubblico l’Antiquarium di Pompei, spazio espositivo che da oggi accoglie con un allestimento permanente i reperti provenienti dal sito archeologico della città distrutta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Un racconto visivo per oggetti e manufatti, che introducono alla visita del sito svelando ai visitatori storia e cultura della società pompeiana, a partire dall’età sannitica fino alla sua tragica fine. In occasione dell’inaugurazione del museo, sarà possibile accedere al sito di Pompei anche dal varco di Piazza Esedra, oltre all’ingresso già attivo di Piazza Anfiteatro.

Antiquarium - Credits Parco archeologico di Pompei - ph. Francesco Squeglia

Antiquarium – Credits Parco archeologico di Pompei – ph. Francesco Squeglia

L’ANTIQUARIUM DI POMPEI DALL’OTTOCENTO A OGGI

Realizzato tra il 1873 e il 1874 da Giuseppe Fiorelli negli spazi sottostanti la terrazza del Tempio di Venere, l’Antiquarium nasce come spazio espositivo per custodire i reperti provenienti da Pompei, compresi i calchi delle vittime dell’eruzione. Viene poi ampliato nel 1926 su progetto di Amedeo Maiuri, che aggiunge grandi mappe con gli aggiornamenti degli scavi effettuati dal 1748 e nuovi reperti provenienti dalla Villa Pasanella di Boscoreale e da Via dell’Abbondanza; si deve inoltre a Maiuri la scelta di organizzare il percorso espositivo sotto forma di narrazione della storia di Pompei, dalle origini fino all’eruzione. Nel 1943 l’Antiquarium è stato gravemente danneggiato dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, e anche in questo caso a intervenire sull’edificio è stato Maiuri. Lo spazio espositivo quindi riaprirà al pubblico il 13 giugno 1948, in occasione del duecentesimo anniversario degli scavi di Pompei, per poi richiudere a causa dei danni subiti dal terremoto del 1980. Riaprirà dopo trentasei anni, nel 2016, come visitor center, mentre adesso, grazie alla ristrutturazione e al nuovo allestimento progettati da COR arquitectos (Roberto Cremascoli, Edison Okumura, Marta Rodrigues) e Flavia Chiavaroli, l’Antiquarium presenta un nuovo allestimento permanente ispirato alla concezione museale di Amedeo Maiuri.

Antiquarium - Credits Parco archeologico di Pompei - ph. Francesco Squeglia

Antiquarium – Credits Parco archeologico di Pompei – ph. Francesco Squeglia

IL MUSEO DELL’ANTIQUARIUM DI POMPEI

Il percorso espositivo consiste in 11 sale, suddivise nelle sezioni Prima di Roma, Roma vs Pompei, Pompeis diffcile est, Tota Italia, A fundamentis reficere e L’ultimo giorno. Ognuna di essere racconta un capitolo della storia di Pompei, le origini, i rapporti con Roma, cultura e stile di vita degli abitanti della città, con un picco di prosperità durante l’età giulio-claudia (27 a.C. – 68 d.C.); particolare attenzione è anche dedicata al lavoro di studiosi e ricercatori che hanno contribuito alla ri-scoperta della storia della città, a partire da Amedeo Maiuri, che nel secondo Dopoguerra organizzò l’allestimento dei reperti, dei calchi delle vittime, degli oggetti di quotidianità e della statuaria. Proprio a Maiuri è legato un particolare aneddoto cinematografico: lo studioso aiutò il regista Roberto Rossellini nelle riprese fatte a Pompei e al Museo Archeologico di Napoli per il film Viaggio in Italia del 1954, e celebre è la scena in cui Katherine Joyce (Ingrid Bergman) e Alex Joyce (George Sanders) manifestano stupore nel momento del ritrovamento di un calco di una vittima dell’eruzione. Questa scena accompagna il visitatore nel nuovo percorso espositivo, “producendo lo stesso stupore rappresentato dai due attori”, spiegano gli architetti.

L’ALLESTIMENTO DELL’ANTIQUARIUM DI POMPEI

“La ristrutturazione luminosa, che riporta all’atmosfera dell’Antiquarium pensato da Amedeo Maiuri, è un luogo ‘d’altri tempi’ grazie al recupero spaziale delle gallerie originali e al restauro delle vetrine espositive degli anni Cinquanta, riproponendone anche una rivisitazione”, continuano gli architetti. Le vetrine, le basi per la statuaria e le vetro-camere sono state realizzate in pietra lavica, così come il grande portale caratterizzato dal lettering ANTIQUARIUM. Il museo al suo interno custodisce, oltre alle “storiche” testimonianze del patrimonio pompeiano – come gli affreschi della Casa del Bracciale d’oro, gli argenti di Moregine o il triclinio della Casa del Menandro – anche i rinvenimenti degli scavi più recenti condotti dal Parco Archeologico: dai frammenti di stucco in I stile delle fauces della Casa di Orione al tesoro di amuleti della Casa con Giardino, agli ultimi calchi delle vittime dalla villa di Civita Giuliana. La visita all’Antiquarium è accompagnata da due supporti digitali: un web-bot, un assistente digitale in grado di fornire informazioni di servizio, e una narrazione audio che accompagna il visitatore verso i punti di maggiore interesse del Parco Archeologico di Pompei.

– Desirée Maida

www.pompeiisites.org

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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