Il Fondo Luca Ronconi arriva all’Archivio della Biennale di Venezia

I materiali legati alla produzione artistica del grande regista, già direttore della Biennale Teatro e Musica e Leone d’oro alla carriera, arrivano dall’archivio di Perugia. Due giornate a Venezia per celebrarlo

Una buona notizia per studenti e ricercatori di Venezia. Il Fondo Luca Ronconi approda all’Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale (ASAC), già ordinato e inventariato dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria, e quindi pienamente accessibile. Un ritorno a casa per il regista teatrale scomparso nel 2015: qui è stato direttore del settore Teatro e del settore Musica dal 1974 al 1976, poi premiato con il Leone d’oro alla carriera nel 2012. Il Fondo Luca Ronconi va, così, ad aggiungersi ai già acquisiti Fondo Palazzo Grassi/Fiat e Archivio Premio Oderzo, grazie all’accordo siglato con la destinataria del lascito Roberta Carlotto – a lungo sua collaboratrice e cofondatrice del Centro Teatrale Santacristina – con l’intento di conservare e valorizzare l’eredità artistica del grande maestro.

Luca Ronconi

Luca Ronconi

IL FONDO LUCA RONCONI: DA PERUGIA A VENEZIA

Di proprietà di Roberta Carlotto, che lo eredita insieme alla biblioteca professionale per volontà testamentaria dello stesso regista, l’Archivio Ronconi raccoglie documenti, copioni, foto di scena, bozzetti, manifesti, locandine, premi e altri materiali legati alla produzione artistica del Maestro e provenienti dalla sua casa di Santacristina di Gubbio (PG), dal suo ufficio del Piccolo Teatro di Milano e dal Centro Teatrale Santacristina. Da subito dichiarato di interesse storico, l’Archivio è stato prima trasferito presso la sede di Perugia della Soprintendenza archivistica e bibliografica dell’Umbria e delle Marche per il riordinamento e l’inventariazione. Al termine di questo lavoro, durato oltre due anni, l’Archivio Ronconi dall’aprile 2017 è stato accolto dall’Archivio di Stato di Perugia e depositato presso il complesso di San Domenico, dove è stato finora accessibile al pubblico e in libera consultazione. Nel frattempo, il Centro Teatrale Santacristina ha realizzato anche due progetti di digitalizzazione delle fotografie e dei documenti contenuti nell’Archivio Ronconi: tra il luglio 2016 e il maggio 2017 sono state effettuate le riproduzioni di oltre 12mila immagini. Ora, tutta la documentazione è conservata nell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee di Venezia (ASAC).

DUE GIORNATE DEDICATE ALL’OPERA DI LUCA RONCONI

Per l’occasione La Biennale di Venezia, in collaborazione con l’Archivio Ronconi e il Centro Teatrale Santacristina, organizza due giornate dedicate all’opera del regista e agli anni della sua direzione della Biennale Teatro e Musica di Venezia. Il 6 marzo alla Sala Auditorium della Biblioteca, ci saranno interventi di Roberto Cicutto (presidente della Biennale di Venezia), Roberta Carlotto (presidente del Centro Teatrale Santacristina), Giovanna Giubbini (direttore della Sovrintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Umbria), Debora Rossi (responsabile dell’Archivio Storico della Biennale di Venezia) e testimonianze di studiosi, collaboratori, attori, critici, molti dei quali a lungo al fianco di Ronconi. Infine, il 13 marzo al Cinema Rossini verrà proiettato il film documentario 75 Biennale Ronconi Venezia realizzato da Jacopo Quadri e prodotto da Palomar in collaborazione con il Centro Teatrale Santacristina: un racconto della Biennale Teatro diretta da Luca Ronconi nel 1975, quando il regista invita tutti i giovani maestri che segneranno i decenni successivi – Peter Brook, il Living Theatre, Jerzy Grotowski, Dacia Maraini, Robert Wilson – a un festival laboratorio memorabile, che attira centinaia di giovani, alcuni destinati a lunghe carriere teatrali.

Archivio ASAC. Ph. Andrea Avezzu, Courtesy of La Biennale di Venezia

Archivio ASAC. Ph. Andrea Avezzu, Courtesy of La Biennale di Venezia

IL FUTURO DELL’ARCHIVIO DELLA BIENNALE DI VENEZIA

L’ASAC, che si compone dell’Archivio propriamente detto (nel Parco Scientifico Tecnologico VEGA di Porto Marghera) e della Biblioteca (all’interno del Padiglione Centrale ai Giardini), dispone di un fondo che raccoglie i documenti e le collezioni legati alle attività dell’Istituzione dal 1895 ad oggi: ogni direttore artistico dei diversi settori della Biennale – Arte, Architettura, Cinema, Danza, Musica e Teatro – è chiamato a progettare e curare mostre e progetti con i materiali conservati, che vengono in questo modo ulteriormente valorizzati. Inoltre, è attualmente impegnato nella ristrutturazione di una nuova sede all’interno dell’Arsenale, contigua agli spazi in cui si svolgono mostre (una procedura aperta per l’affidamento del servizio di architettura e ingegneria relativo alla progettazione esecutiva dei lavori è in scadenza al 20 marzo 2023). L’operazione di acquisizione del Fondo Ronconi rientra, pertanto, in un progetto di più ampio e complesso sviluppo che va sotto il nome di Centro Internazionale della Ricerca sulle Arti Contemporanee, volto a implementare i propri archivi e a promuovere la ricerca degli artisti che hanno partecipato alla Biennale di Venezia nel corso della sua storia: questa iniziativa della due giorni dedicata a Luca Ronconi è la prima di una serie. “Il prossimo incontro, che si svolgerà il 30 e 31 marzo, sarà incentrato sulla Biennale di Carlo Ripa di Meana, in occasione dell’acquisizione dell’archivio del fotografo Lorenzo Capellini”, spiegano gli organizzatori. “Sarà realizzata anche una piccola mostra a Ca’ Giustinian che racconterà le attività di quel quadriennio attraverso le immagini dello stesso Capellini”.

Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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