Il Warsaw Gallery Weekend festeggia 10 anni. Che sia la Polonia la nuova mecca dell’arte?

Si è appena concluso il Warsaw Gallery Weekend, un evento che mette a sistema gallerie, istituzioni, centri culturali e club in una grande esposizione diffusa per la città e che si pone come obiettivo quello della creazione di un ecosistema dell’arte capace di promuovere e internazionalizzare l’arte polacca

Per comprendere cosa sia oggi il Warsaw Gallery Weekend, svoltosi dal 29 settembre al 2 ottobre diffuso in città, vale la pena spendere alcune parole sulla sua storia. Nell’estate del 2011, i rappresentati di diciassette tra gallerie e fondazioni si riunirono per discutere sul futuro dell’arte polacca e di come sviluppare un settore che nel tempo era riuscito a trovare una propria identità, scardinando l’immaginario comunista, ma che ancora soffriva per la mancanza di un reale mercato. Pochi mesi dopo apparvero per le strade cartelloni con la domanda: ”Dov’è l’arte?” Era un invito alla città a partecipare alla prima edizione di quello che sarebbe diventato l’evento simbolo del nuovo corso dell’arte polacca. Guardando indietro, dice la direttrice del Warsaw Gallery Weekend, Joanna Witek-Lipka  “non era immaginabile una crescita così nel tempo fino all’edizione attuale che sta coinvolgendo trentatre gallerie di Varsavia, istituzioni, centri culturali che cooperano insieme per promuovere artisti emergenti o già affermati con lo scopo di rendere l’arte meno distante dalle persone e favorire così la diffusione del collezionismo”.

COLLEZIONISMO E MERCATO IN POLONIA

Sì, perché tra gli obiettivi di quella prima riunione c’era anche quello di rendere il collezionismo non un’attività per soli addetti ai lavori, ma un’azione che coinvolgesse trasversalmente una sempre maggiore fetta di mercato. Difatti c’è sempre stata una grande consapevolezza da parte dei galleristi della necessità di un ecosistema dell’arte indipendente, basato su fondi privati e che riuscisse a costruire valore per la città. Nella sua densità il Warsaw Gallery Weekend riesce ad esprimere quanto l’arte e l’ecosistema che ne gravita attorno hanno assunto un ruolo e una responsabilità contribuendo attivamente alla formazione dell’identità della città. “Varsavia si è lentamente trasformata in microcosmo dell’arte e la WGW è l’evento che per tre giorni lo avvicina alla città creando un sempre maggiore entusiasmo” racconta Joanna e subito dopo afferma: ”questo entusiasmo e questo desiderio di affermare l’arte polacca ha contagiato nel nuove generazioni, che sulla scia dei grandi pionieri come Łukasz Gorczyca di Raster e dei fondatori della Fondazione Foksal, stanno investigando, con il medesimo spirito sperimentale, sempre nuove frontiere riuscendo spesso ad internazionalizzarsi”. 

Warsaw Gallery Weekend

Warsaw Gallery Weekend

WARSAW GALLERY WEEKEND: LE GALLERIE

Tra le gallerie più attive del Warsaw Gallery Weekend c’è sicuramente Gunia Nowik Gallery che espone l’artista Katarzyna Korzeniecka. La sua fondatrice Gunia Nowik è riuscita in poco più di un anno, attraverso una combinazione di scelte artistiche ed estetiche a fare della galleria un punto di riferimento e un luogo che non si può non visitare. Katarzyna Korzenieckaspecializzata nella tecnica dell’ebru e dell’intarsio costruisce un immaginario cosmologico che richiama la fragile relazione tra noi, la natura e il cambiamento climatico. La Fondazione Galleria Foksal, tre piani di architettura moderna a richiamare l’importanza che ha avuto nella crescita della città, presenta espone Karol Palczak, artista in grande ascesa che concentra la mostra attorno al sentimento della parola polacca Śrezoga, concetto che richiama un fenomeno atmosferico, simile alla foschia, visibile in autunno e in primavera e che ci porta a riflettere sulla caducità dell’essere. La Galleria Raster, che assieme a Foksal ha innescato il cambio di passo della città riuscendo a lanciare molti artisti e contribuendo così ad avvicinare al collezionismo persone che mai avrebbero pensato di comprare un’opera d’arte, espone l’artista Emilia Kina che attraverso la sua pittura riflette sulla fragilità e l’inaffidabilità del momento atteso. Tra i pilastri dell’arte in relazione al femminismo e centro culturale e di formazione, la galleria Local 30, espone le opere di Elka Krajewska & KrajM, due donne, madre e figlia che per vent’anni hanno assieme portato avanti la loro ricerca artistica. “Questa mostra dal nome -Devi essere qui!- è una riflessione sul linguaggio, sulla sua perdita e ricodificazione in altre forme” racconta Agnieszka Rayzacher, la fondatrice. Tra le altre gallerie visitate c’è BWA Warszawa – Karol Radziszewski, artista della scena queer ormai affermato che si interroga sulla politica della memoria e della non memoria nelle narrazioni ufficiali. Oltre i contenuti espressi dalle gallerie il Warsaw Gallery Weekend è sviluppato attorno a un importante panel di incontri nei luoghi della cultura di Varsavia incentrati sul collezionismo, le nuove forme di arte digitale che vedono la partecipazione di giovani emergenti, esperti e critici. Novità di questa edizione è l’introduzione della video arte, con un cinema dedicato e una speciale curatela.

Warsaw Gallery Weekend

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WARSAW GALLERY WEEKEND: GLI EVENTI SATELLITE

Ma è con il calar della notte e l’avvio degli eventi satellite che la WGW esprime il suo reale potenziale, perché a far da padrone non sono solo i nomi affermati della scena culturale ma anche le nuove generazioni di imprenditori che stanno contribuendo attivamente a fare di Varsavia una città unica per energia e carattere in Europa. Così nelle atmosfere in stile Memphis del nuovo ristorante Lupo, tra i luoghi simbolo del Warsaw Gallery Weekend, dove la pasta è fatta a mano con la stessa maestria che in Italia, così come nella terrazza del Museo della Terra, all’evento speciale promosso dalla stilista Ania Kuczynska per la Gunia Nowik Gallery, non è difficile imbattersi in monumenti come la Nobel Olga Tokarczuk così in giovani imprenditori, vicini al mondo dell’arte o che spesso si sono ispirati all’arte e alla cultura per sviluppare le proprie idee, è il caso ad esempio della start up che ha lanciato il trend delle case di legno Bookworm Cabins e che oggi occupa la copertina di diverse riviste.

Dario Nepoti

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Dario Nepoti

Dario Nepoti

Dario Nepoti è fondatore a Palermo della Scuola Politica Gibel. A Milano ha co-fondato Threes Production, società che produce il festival di musica Terraforma e co-produce alcuni artisti emergenti come i Joe Victor. Ha lavorato a varie campagne elettorali, tra…

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