Una donna dedita all’arte. Marion Greenstone a Palermo

Real Albergo dei Poveri // Spazio Contemporaneo Agorà, Palermo – fino al 24 marzo 2017. Due mostre raccontano la poetica dell’artista americana, impegnata per oltre cinquant’anni in una ricerca visiva che non conosce confini di mezzi e tecniche.

Marion Greenstone (New York, 1925-2005), pittrice americana di ricercata sensibilità e figlia della cultura artistica della New York del suo tempo, approda in Sicilia, a Palermo, in una messe di forme, colori e suggestioni.
#Composition# è il titolo della mostra antologica – organizzata da Mesime, Associazione Siculo Mediterranea per la Cultura, grazie al Polo Museale Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo – in corso all’interno delle sale espositive del Real Albergo dei Poveri. Un’infaticabile lavoro di ricerca della sorella, Cora Hahn, restituisce lustro internazionale a un’artista che ha lavorato per circa cinquant’anni, senza interruzioni o tentennamenti.
Marion Greenstone si laurea in letteratura e insegna inglese a scuola. Scopre tardivamente la “sua aspirazione segreta”: negli Anni Quaranta, per una donna borghese di Brooklyn la pittura rappresenta uno spazio di libertà, una rivoluzione di genere compiuta al chiuso di un appartamento di Park Slope. I suoi quadri non possiedono quasi mai un titolo, compare soltanto un numero di catalogazione, mentre la pittura a olio, applicata a strati sottili, origina microcosmi di colore.

Marion Greenstone, #Composition#. Exhibition view at Real Albergo dei Poveri, Palermo 2017. Photo Iolanda Carollo

Marion Greenstone, #Composition#. Exhibition view at Real Albergo dei Poveri, Palermo 2017. Photo Iolanda Carollo

UNA TECNICA MISTA

L’artista newyorchese muove dall’Espressionismo Astratto di Arshile Gorky, vive in Italia per un biennio e viaggia in Europa. Qui apprende la lezione di René Magritte, Jean Fautrier e Giorgio Morandi, in un volo pindarico di movimenti e soluzioni artistiche. Ne nascono opere a tecnica mista, dove fa uso di ritagli di stoffe in collage dalle tonalità terrose. Dipinge paesaggi dell’anima che scopre nel corso dei suoi molti viaggi, in Africa, in Sud America e in Canada. Al Minimalismo giunge dalla Pop Art, momento nevralgico del suo lavoro: immagini tagliate e incollate sulla tela – a volte scomposte a mo’ di polittico – réclame, ritagli di rossetti e anatomie femminili, cibo in scatola e automobili.

UNA PITTURA FEMMINILE

La parabola artistica di Marion Greenstone si conclude con un album d’immagini ispirate dalla natura, dove l’ordinato ripetersi dei petali dei fiori trova eco nel disegno di una conchiglia o viceversa: in mostra alla galleria Spazio Contemporaneo Agorà, trenta opere su carta – matite, inchiostri e acquerelli – di questo ciclo. Una pittura sfacciatamente femminile, mai banale, che nei toni caldi e vivaci evoca la poesia onirica di Georgia O’Keeffe. La malinconia delle carte qui convive con l’inchiostro nero dei segni che proviene dall’Oriente, come gli studi di calligrafia e i suoi pennelli sottili conservati nell’armadio.

Giusi Affronti

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Giusi Affronti

Giusi Affronti

Giusi Affronti (Palermo, 1985) è storico dell’arte e curatore; vive a Milano e Palermo e lavora nella ricerca su linguaggi e fenomenologie della cultura visiva contemporanea. Si laurea a Palermo e, poi, trascorre due anni tra Milano e Roma per…

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