La storia degli spettacoli di lirica allestiti in un camion nelle periferie di Roma
Il Barbiere di Siviglia di Rossini lascia il palco dell’Opera di Roma per raggiungere i cittadini della Capitale viaggiando su quattro ruote. Tutto ciò è reso possibile da OperaCamion. Il video
A chi pensa che la lirica sia ancora appannaggio di una ristretta élite, il Teatro dell’Opera di Roma risponde con un progetto pop e coinvolgente: si tratta di OperaCamion, un tir che viaggia tra i vari municipi della città, portando con sé palco, sipario, orchestra e attori.
OperaCamion 2025 porta in scena Il Barbiere di Siviglia in salsa circense
L’iniziativa itinerante è partita lo scorso 25 maggio da Spinaceto e proseguirà fino al prossimo 22 giugno, toccando in tutto nove tappe, dal centro alle periferie. Per la regia di Manu Lalli, andrà in scena l’opera rossiniana Il Barbiere di Siviglia, con l’Orchestra dell’Opera di Roma diretta da Carlo Donadio.
Ad esibirsi su questo insolito palcoscenico è la compagnia composta da giovani talenti, molti dei quali provenienti da “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma.
“In questo Barbiere di Siviglia vedremo pagliacci che si fingono signori, domatori crudeli, illusionisti d’amore e, al centro della scena, Figaro: un factotum ironico e trasgressivo, il ‘mago’ delle soluzioni. Perché è l’amore, nell’opera come nella vita, il vero filo conduttore” spiega la regista.
OperaCamion propone spettacoli liberi e gratuiti
“OperaCamion è una delle esperienze più originali e inclusive della nostra programmazione, pensata per portare l’opera fuori dal Teatro e dai luoghi convenzionali e nel cuore dei quartieri della città” ha dichiarato Francesco Giambrone, Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma.
A fargli eco è il Sindaco Roberto Gualtieri: “Spettacoli itineranti e gratuiti trasformeranno anche le piazze meno conosciute in un palcoscenico a cielo aperto, rendendo l’opera accessibile a tutti. Portare la lirica fuori dai suoi luoghi tradizionali significa investire nella cultura per diffonderla a tutti e quindi sostenerla, valorizzando i territori e creando nuove opportunità di rigenerazione artistica e sociale”.
Lo spettacolo dal vivo che lascia i consueti palcoscenici
OperaCamion non è tuttavia il primo format del genere. Altre realtà dello spettacolo dal vivo hanno sentito l’esigenza di andare incontro al proprio pubblico, lasciando le consuete e seppur affascinanti sedi, per sperimentare nuove location: due anni fa ha preso ad esempio vita il Sistina Chapiteau, progettata e realizzata da Massimo Romeo Piparo per portare in scena su tutto il territorio nazionale i grandi spettacoli del teatro romano, culla della commedia musicale italiana, ma sotto un tendone viaggiante.
Ancora prima, nel 2016, è invece nata FuoriOpera, da un’idea di Andrea Gottfried, “per promuovere la cultura lirica valorizzando spazi di originalità”. Proponendo i classici dell’opera lirica con libretti, scenografie, costumi, orchestra e interpreti degni dei palchi più blasonati, il progetto di Gottfried porta tutto ciò in contesti di piazza e di strada, dimostrando che l’arte è trasversale e per tutti coloro che desiderano apprezzarla.
Roberta Pisa
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