Le Alleanze dei Corpi con Communities in movement: a Milano il festival di danza urbana

Itinerante, diffuso in città, tra performance, laboratori e danze urbane: ecco il programma del festival

Inizia il 24 settembre il secondo capitolo del progetto Le Alleanze dei Corpi con Communities in movement, un programma di danze urbane, performance, laboratori e di condivisione dei processi partecipativi, nel quartiere di via Padova e diffuso e irradiato nei principali centri culturali di Milano, dalla Fabbrica del Vapore a BASE.

ALLEANZE DEI CORPI. IL PROGRAMMA

Il festival si incentra intorno al tema della cura e della performatività dei corpi nella sfera pubblica, mira ad con l’obiettivo di attivare un’esperienza collettiva, inserita in un’ampia ridiscussione sulla scrittura e configurazione della città, delle sue istituzioni e delle stratificazioni dei segni del potere economico e politico sui corpi. Appare così, sotto forme diverse, il grande ambito di lavoro che i protagonisti della performance, della danza e delle arti visive hanno messo in campo in questi anni, costruendo un territorio comune di azione, che tra manifesti politici, azioni di solidarietà organica, attivismo culturale (ne sono esempio AWI – Art Workers Italia, Campo Innocente, Art for Ubi), ha innalzato un’importante riflessione sul tema dell’interdipendenza. Communities in movement, con un titolo mutuato dall’architetto e urbanista Stavros Stavrides, apre il 24 settembre con il progetto DiscOnAir progetto nato da Barbara Stimoli e Silvia Albanese, come risposta alla pandemia. Un dispositivo che attiva un dancefloor performativo, incentrato sulla ri-creazione delle dinamiche interne a una comunità.

collected screams Ph Cillian O'Neill

collected screams Ph Cillian O’Neill

ALLEANZE DEI CORPI. IL PARTERRE

Dialoga nella serata con Internazionale Corazon di Francesca Marconi in featuring con Sonia Garcia, che attraverso sonorità ibridate con i bit provenienti dall’America Latina, evoca la sua diaspora. La performance riflette sulla migrazione di saperi e codici culturali a partire dall’abito della comunità di danzatori Sambos de Corazon, riconfigurato attraverso un viaggio fisico, concettuale e performativo, dal Perù a Milano. Tra le presenze internazionali l’artista belga Sarah Vanhee, tra i nomi più rappresentativi della scena contemporanea, nota per le sue pratiche di pedagogia radicale e per i suoi lavori interdisciplinari che spaziano tra il campo della sfera civica e dell’arte istituzionale, in contesti aperti, prigioni, salotti privati, teatri. Qui presenta la lecture performance collected screams, un lavoro sul gridare inteso come atto immediato, affettivo, che rivela sia il potere più forte che la vulnerabilità più profonda, interpretando l’urlo come arma, guarigione istantanea o mezzo per esprimere l’indicibile. Tra i protagonisti delle giornate Valentina Medda, Chiara Bersani, Ariella Vidach, Salvo Lombardo, Elisabetta Consonni che presenteranno le loro pratiche in contesti ibridi tra performance, installazioni e laboratori. Il progetto affianca la parte di performance, installazioni e spettacoli a momenti di formazione corporea, performativa e teorica attraverso un programma di workshop intensivi e un simposio, realizzato in collaborazione con BASE, con l’obiettivo di approfondire la riflessione in forme orizzontali.

Chiara Pirri

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Chiara Pirri

Chiara Pirri

Chiara Pirri (Roma, 1989), residente a Parigi, è studiosa, giornalista e curatrice, attiva nel campo dei linguaggi coreografici contemporanei e delle pratiche performative, in dialogo con le arti visive e multimediali. È capo redattrice Arti Performative per Artribune e dal…

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