La star di Tik Tok Emanuele Aloia lancia il suo disco d’arte agli Uffizi

Il giovane cantautore torinese, protagonista su Tik Tok con brani che citano opere d'arte, dalla Venere di Botticelli all’Urlo di Munch, si è esibito agli Uffizi in diretta sul popolare social per presentare il suo primo album “Sindrome di Stendhal”. Il video

Tra macinatori di visualizzazioni sui social ci si intende. Deve averlo pensato chi ha fatto incontrare il direttore degli Uffizi, da un anno sbarcati con successo su Tik Tok, con una star musicale della popolare piattaforma web per presentare il suo primo album a sfondo artistico e lanciare un messaggio di speranza per la prossima apertura dei musei. Così, in occasione della Giornata Mondiale dell’Arte – che ricorre ogni 15 aprile -, il cantautore 22enne Emanuele Aloia ha eseguito simbolicamente la sua canzone Romeo e Giulietta – ricca di riferimenti ai due massimi capolavori di Sandro Botticelli ospitati agli Uffizi, la Venere e la Primavera – proprio nella sala che accoglie la celeberrima Nascita di Venere. 

L’ESIBIZIONE AGLI UFFIZI

Oltre all’esibizione, c’è stato un dialogo, sul tema dell’importanza dell’arte, tra il cantautore e il direttore del museo Eike Schmidt: il tutto trasmesso in doppia diretta sui canali TikTok delle Gallerie degli Uffizi e di Emanuele Aloia. “In occasione della Giornata Mondiale dell’Arte è importante valorizzare l’arte visiva, ma non solo”, ha detto Schmidt. “Le arti sono tante, anche la musica è importante, non c’è una distinzione: il contemporaneo guadagna grazie all’antico e l’antico guadagna grazie al contemporaneo. Per questo li celebriamo qui oggi, purtroppo da soli, ma connessi attraverso i canali social con tutta l’Italia e il mondo intero”. 

CHI È EMANUELE ALOIA

Emanuele Aloia è un cantautore emergente di Torino, protagonista in poco tempo di un travolgente successo su TikTok grazie ai suoi singoli che rimandano alle opere d’arte, con melodie accattivanti, ritmiche pop-trap e molte ballad. Dopo il successo di L’urlo di Munch e di Girasoli, entrambi disco d’oro, e Il bacio di Klimt, doppio disco di platino e in posizione #20 nella classifica delle canzoni più acquistate del 2020 all’interno della TOP 100 FIMI Italia, Aloia oggi conta più di 92 milioni di streaming e 68,5 milioni di view con la sua musica che ha sfidato il lockdown. “Il silenzio di questi mesi è stato assordante. C’era arte anche lì e, per la prima volta, ho provato a dargli un suono, un colore”, ha raccontato il cantautore. “L’opera di Munch mi ha sempre affascinato fin da piccolo, ogni volta sfogliavo le pagine del mio libro di arte e mentre la prof spiegava la guardavo stregato, chiedendomi che suono avesse quel grido: assordante, stridulo o addirittura armonioso. Mi sarebbe piaciuto riuscire a sentirlo. Chissà in quanti lo hanno immaginato. Oggi sono qui e riguardandolo in questi giorni riesco a sentire una voce: la mia”. 

L’ALBUM D’ESORDIO LA SINDROME DI STENDHAL

È uscito per la Sony il suo album d’esordio Sindrome di Stendhal con 13 tracce che contengono tutto l’universo del cantautore, popolato da pittori, scrittori e dalle parole e dai protagonisti delle opere d’arte più famose di sempre: dalla Venere di Botticelli a Banksy, da Romeo e Giulietta all’eterno ritorno di Nietzsche. E proprio in virtù del suo forte legame con l’arte e la cultura è stato costruito questo progetto che ha visto coinvolti la Galleria degli Uffizi di Firenze e soprattutto Tik Tok, la piattaforma che – in meno di tre anni – è diventata un trampolino di lancio per gli artisti emergenti che sempre di più la scelgono per il lancio dei loro singoli. Proprio come è successo a Emanuele Aloia che, arrivato su Tik Tok nel 2019, ha iniziato a condividere sul suo profilo le sue canzoni e ha saputo – in breve tempo – costruire una relazione stabile con la community che ha scelto le sue note per dar voce alle proprie emozioni e sentimenti. Ad oggi, infatti, sono oltre 400mila i video creati utilizzando i brani di Aloia. 

IL COMMENTO DI PAUL HOURICAN, HEAD OF MUSIC OPERATIONS TIKTOK EUROPA

Anche le Gallerie degli Uffizi hanno aperto solo un anno fa un account su Tik Tok e, in breve tempo, sono riusciti a raccontare l’arte in una maniera unica, fresca e nuova, regalando alla community un nuovo modo per scoprire le loro bellezze. “Quello a cui stiamo prendendo parte oggi è qualcosa di molto speciale: un’incredibile collaborazione creativa. L’unione di musica e arte: da un lato un’istituzione culturale di fama mondiale come Le Gallerie degli Uffizi, dall’altra un giovane artista emergente Emanuele Aloia, sostenuto da un’etichetta discografica che crede e sostiene il talento”, ha concluso Paul Hourican, Head of Music Operations TikTok Europa.  “È l’incontro di fattori meravigliosi per creare qualcosa di nuovo che possa ispirare gli altri. Ciò che unisce tutto, è TikTok che diventa il luogo di condivisione, incontro e scoperta. Questo rende me, e il nostro team, molto orgogliosi. L’espressione creativa e l’arte in molte forme – inclusa la musica – avranno sempre un posto speciale su TikTok. Ci impegniamo per essere, oggi e sempre, una casa per la musica, per gli artisti e i creator e continueremo a sostenere il business musicale a livello globale”.   

-Claudia Giraud

https://smi.lnk.to/SindromediStendhal

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

Scopri di più