Presentata la Biennale Musica di Venezia 2021: il programma di eventi in spazi storici della città

La voce sarà al centro dell’edizione di quest’anno, curata dalla compositrice Lucia Ronchetti, in forma diffusa: concerti, installazioni sonore, tra cui una composizione nella Basilica di San Marco e un'opera processionale tra le calli veneziane

Il 65. Festival Internazionale di Musica Contemporanea, al via dal 17 al 26 settembre – in linea con questi tempi pandemici che hanno imposto l’evento in forma diffusa come condizione per potersi svolgere – si sviluppa in diversi luoghi storici di Venezia e tende a mettere in risalto la tradizione musicale veneziana collegandola all’attualità compositiva contemporanea. Si intitola Choruses – Drammaturgie vocali e, sotto la neo-direzione della compositrice Lucia Ronchetti, mette al centro dell’attenzione “il trattamento compositivo della voce, a partire dai lavori corali monumentali delle ultime decadi fino alle esplorazioni drammaturgiche della produzione vocale più recente”. Dall’Arsenale (Tese, Sale d’Armi, Piccolo Arsenale) alla Basilica di San Marco al Teatro La Fenice al Malibran, dall’Auditorium Lo Squero della Fondazione G. Cini al Conservatorio B. Marcello fino al Teatro Parco Bissuola a Mestre, sarà un susseguirsi di concerti, installazioni sonore, performance sperimentali, happening vocali, tra cui un’opera processionale e un lavoro di teatro musicale da camera, che presenteranno i differenti aspetti della voce nella creatività contemporanea.

GLI HIGHLIGT DELLA BIENNALE MUSICA 2021

Tra gli highlight di questa edizione: Kae Tempest performer di spoken word che infiammano le giovani generazioni, David Lang, pluripremiato compositore protagonista del post-minimalismo americano (che ha scritto le musiche per Youth di Sorrentino); i Leoni d’oroKaija Saariaho – la cui musica vocale è basata su testi di autori importanti di diverse epoche che trattano temi universali quali la solitudine del viaggio, la distanza, la morte – e d’argento Neue Vocalsoliste, per i quali Luca Francesconi ha scritto il lavoro per ensemble vocale Herzstück. E ancora Elina Duni, cantante e compositrice jazz emigrata a dieci anni in Svizzera dall’Albania che canta in nove lingue mescolando stili e repertori ed è considerata “fra le voci più intense della nuova scena musicale europea”; Arvo Pärt, che ha raggiunto un pubblico vario con la sua musica incantatoria, del quale verrà eseguito lo Stabat Mater nella versione originale del 1985 per trio di voci e archi; e Morton Feldman del quale verrà eseguito Rothko Chapel che, come molti lavori del compositore statunitense, si ispira alle grandi tele dell’espressionismo astratto americano, in questo caso l’edifico ottagonale della Rothko Chapel. Infine, il quasi 90enne Sylvano Bussotti è alla Biennale con Per 24 voci adulte o bianche, una sorta di happening vocale che vanta una versione teatrale del Living Theatre (nel 1967 a Bordeaux).

COMPOSIZIONE PER LA CAPPELLA MARCIANA DELLA BASILICA DI SAN MARCO

Una composizione site specific commissionata dalla Biennale a Christina Kubisch, pioniera della sound art tedesca, troverà spazio nell’acustica perfetta della Cappella Marciana della Basilica di San Marco: è Il viaggio della voce per voci registrate: “Che cosa succederebbe se quei viaggi si ripetessero con le possibilità di oggi? Se le voci rinascimentali dei compositori di San Marco tornassero al loro paese d’origine ma in un mondo contemporaneo?”, si chiede Kubisch, colpita dalla Venezia rinascimentale e barocca verso cui convergono musicisti da tutta Europa. Da qui l’idea di far dialogare le voci registrate dei cantori di San Marco con altri spazi campionati in giro per i paesi europei. “Tutto questo materiale torna a Venezia a San Marco per essere diffuso, alternato in una serata con il canto ‘reale’ del coro del maestro Gemmani”.

BIENNALE MUSICA 2021: OPERA PROCESSIONALE TRA LE CALLI E I CAMPI DI VENEZIA

Sempre commissionata dalla Biennale, l’opera processionale intitolata Moving still – processional crossings è ideata dalla compositrice di formazione internazionale Marta Gentilucci in collaborazione con quattro poetesse contemporanee autrici dei testi inediti: Elisa BiaginiIrène GayraudShara McCallum e Evie Shockley. L’opera si svolgerà lungo un percorso che parte nel tardo pomeriggio dai Giardini attraversa le calli e i campi di Venezia incontrando il pubblico in movimento per la città, per concludersi all’interno del Teatro alle Tese. Una riflessione sull’andare e lo spostarsi di un gruppo di persone in tutte le sue varianti – dall’atto religioso al corteo di protesta alla migrazione, “sul dovere o potere andare altrove”.

BIENNALE COLLEGE

Venezia non sarà solo palcoscenico dello spettacolo dal vivo, ma anche officina del fare per quei giovani che si affacciano al mondo dell’arte e dello spettacolo grazie ai programmi di Biennale College, parte integrante dei Festival. In sintonia con il tema del Festival, Biennale College affronta, infatti, quest’anno “le potenzialità drammaturgiche della voce”, spiega Ronchetti, “promuovendo nuove opere musicali a cappella, installazioni sonore e performance site specific sempre dedicate alla voce e dislocate in diversi luoghi della città di Venezia”.

-Claudia Giraud

65. Festival Internazionale di Musica Contemporanea
Dal 17 al 26 settembre 2021
Sedi varie Venezia
www.labiennale.org

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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