Sessione d’ascolto. A Torino Barriera invasa da altoparlanti e suoni da ALMARE

Barriera di Torino ospita il primo di una serie di incontri atipici sul suono, a cura dell’associazione ALMARE in collaborazione con Vincenzo Santarcangelo, firma musicale di Artribune. Ne abbiamo parlato con gli organizzatori

Un percorso d’ascolto, che analizza tre diversi modelli di spazio sonoro, ognuno incentrato su un preciso rapporto tra percezione uditiva e spazialità. Stiamo parlando di Coming Together – Sessione d’ascolto n°1, il primo di una serie di incontri dedicati alla percezione del suono che Barriera presenterà a Torino nei suoi spazi a partire dal 24 maggio. Questa associazione no-profit, fondata nel 2007 da un gruppo di collezionisti non dispone solo di uno spazio espositivo, una sala per incontri e un deposito di opere all’interno di un’ex fabbrica farmaceutica nel quartiere operaio e multiculturale di Barriera di Milano, ma di qualcosa di più.

IL PROGRAMMA

A partire dal 2018, infatti, è iniziata una programmazione molto serrata, suddivisa in tre contenitori che riflettono la sua natura policentrica: MIRROR e Colazione (Barriera Classic); progetti ospitati di altre realtà artistiche (Barriera Host); mostre/eventi curati da uno o più membri del gruppo, orientati alla condivisione di pratiche e la sperimentazione di format (Barriera Dwell). Tutte e tre sono coordinati da Sergey Kantsedal che, dal 2016, ha preso in gestione lo spazio insieme a Giulia De Giorgi, Clara Madaro e Maria Elena Marchetti. Ora è il momento di questo incontro sul suono, il primo di una serie realizzata da ALMARE, un’associazione fondata a Torino nel 2017 da Amos Cappuccio, Luca Morino e Gabriele Rendina Cattani con lo scopo di proporre una prospettiva sinergica tra gli ambiti della produzione artistica contemporanea: dalle arti visive alle performance, passando dalla ricerca teorica. Per farlo, organizza concerti, esposizioni e dibattiti, curandone sia gli aspetti comunicativi che produttivi, e collaborando con istituzioni nazionali e internazionali quali Cité International Des Arts di Parigi, oppure con artisti e filosofi. “Per la prima sessione d’ascolto, che si svolgerà negli spazi di Barriera, coordinati da Sergey Kantsedal, abbiamo invitato a collaborare il ricercatore e collaboratore di Artribune Vincenzo Santarcangelo, affiancati dalla curatrice Giulia Mengozzi”, racconta ad Artribune ALMARE. “Nel confrontarsi è emersa la necessità di trattare un tema ricorrente nel dibattito musicale, ovvero quello del concetto di spazio in musica. Le domande che poniamo  sono «che cosa è il suono?» e «dove è il suono?»”.

GLI AMBIENTI SONORI DI BARRIERA

Lo spazio di Barriera sarà, così, articolato in tre ambienti distinti da attraversare per rispondere a tali domande, e ciascuno di loro sarà associato a un brano e a una specifica modalità di ascolto, caratterizzata dalla disposizione di alcuni altoparlanti e dalla scelta del supporto di playback. “Brani più o meno storicizzati”, spiega Santarcangelo, “saranno trattati da oggetti – non da concetti! – ed esposti in una sorta di «Museo Immaginario delle Opere Musicali», per citare Lydia Goehr, che durerà il tempo necessario a farne esperienza ma che, speriamo, ognuno si porterà a casa”. Quanti saranno gli incontri in tutto e come si svilupperanno? “Ogni incontro sarà un evento site specific, che unirà, come in questo caso, il piano teorico alla componente performativa di interpretazione  della musica acusmatica, sfruttando le caratteristiche degli spazi in modo da inserirci all’interno e all’esterno dell’architettura che ci ospita”, risponde ALMARE. “Non sappiamo ancora quanti saranno gli incontri. Ci stiamo lavorando. Sicuramente vogliamo continuare a sviluppare il tema della relazione tra ascolto e spazio. Questa prima sessione ci servirà anche da banco di prova per vedere come risponderà il pubblico. Gli incontri futuri scaturiranno proprio dal confronto con i feedback che riceveremo”.

– Claudia Giraud

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

Scopri di più