Oggi Kurt Cobain (nato a Aberdeen, e morto suicida a Seattle nel 1994) avrebbe compiuto 50 anni. I primi “concerti” dei Nirvana si tenevano a casa di Krist Novoselic, il bassista spilungone che nella band è stato sempre la sua spalla ironica. A ventidue anni ha pubblicato, con la leggendaria etichetta Sub Pop e la produzione di Jack Endino, Bleach, che fissa i canoni di un genere. Nel 1991, Nevermind è un autentico big bang: l’album, tra i più importanti degli ultimi 30 anni, trova il punto di equilibrio tra punk e melodia, tra sottocultura e mainstream. Insoddisfatto della produzione pulita e “monodimensionale” affidata a Butch Vig, per il successivo disco decide di chiamare Steve Albini, famoso per la sua filosofia radicale. Il risultato è In Utero, registrato in appena 6 giorni nel febbraio 1993 e pubblicato dopo mesi di trattative con i discografici. Un gioiello ancora oggi sottovalutato – e una miniera di creatività, espressione, stile.
Christian Caliandro