Sarah Bernhardt. La Divina di Francia: il film sulla rivale di Duse in arrivo al cinema

Dopo “Duse” di Pietro Marcello, arriverà al cinema “Sarah Bernhardt. La Divina di Francia”, dedicato all’attrice teatrale francese contemporanea alla diva italiana. Il trailer

Sembra che il destino voglia mettere di nuovo le due attrici a confronto: le storie di Eleonora Duse e Sarah Bernhardt saranno nei cinema quasi in contemporanea grazie all’uscita di due film a loro dedicati.

Se Duse di Pietro Marcello, dopo la presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia, arriverà in sala dal 18 settembre con PiperFilm, Sarah Bernhardt. La Divina di Francia uscirà invece il 23 ottobre distribuito da Wanted.

Sarah Bernhardt. La Divina di Francia: la trama

Il film narra il dietro le quinte della folgorante carriera dell’attrice più famosa nell’Ottocento francese: Sarah Bernhardt viene mostrata in tutto il suo carisma e umanità, innamorata dell’attore Lucien Guitry e costretta all’amputazione della gamba destra nel 1915.

A far da sfondo alla narrazione, c’è una Parigi in pieno fermento culturale, dove la personalità forte dell’attrice, soprannominata la Divina e La voce d’oro, calamitava l’attenzione di artisti e letterati.

Il temperamento di Sarah Bernhardt

Bernhardt ha lasciato un segno indelebile nel panorama culturale, infrangendo le convenzioni sociali grazie alla sua personalità audace e alle sue interpretazioni.

Ebbe un figlio a vent’anni dal legame con un nobile belga, ma si sposò poi con un attore greco la cui dipendenza da morfina causò la fine del rapporto. Si dichiarò pubblicamente bisessuale e intrattenne diverse relazioni con artisti e colleghi: tra loro Gustave Doré, Georges Clairin, e attori come Mounet-Sully, Lou Tellegen. Visse per anni con la pittrice Louise Abbéma, che la ritrasse in alcuni suoi dipinti.

Si circondò inoltre di artisti come Alphonse Mucha – che per lei realizzò alcune scenografie – Victor Hugo, di cui si pensa sia stata l’amante e Gabriele D’Annunzio, il cui epistolario rivela che oltre alla collaborazione teatrale vi fosse anche una relazione intima. 

L’incontro con Eleonora Duse

Proprio il rapporto con D’Annunzio, oltre al successo in scena, ha fatto ipotizzare la competizione tra Bernhardt e Duse, scomparse a distanza di un anno l’una dall’altra.

“Ora è qui, recita, trionfa, prende possesso di noi tutti, e se ne parte… Ma, come una grande nave, lascia una scia dietro di sé… e per un pezzo ancora, nel vecchio teatro rimane l’atmosfera che questa vi ha recato. Una donna era riuscita a tutto questo! Indirettamente mi sentii liberata anch’io. Sentii di avere diritto di far ciò che mi sembrava il meglio, cioè diversamente da quello che mi costringevano a fare. In realtà in quel momento mi lasciarono in pace”: così la Divina italiana descrisse le sensazioni suscitate in lei durante il primissimo e fugace incontro con l’attrice francese, avvenuto a Torino insieme agli attori della compagnia di Cesare Rossi.

Tale nota lascia pensare che Duse rimase ammirata e ispirata da Bernhardt: ci piacerebbe allora immaginare le due attrici, magari rivali in amore – che si contesero La città morta, tragedia di D’Annunzio, recitata poi dalla Bernhardt – ma alleate nell’amore per il teatro.

Roberta Pisa

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Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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