After the hunt: il thriller psicologico di Guadagnino con Julia Roberts

Presentato Fuori Concorso a Venezia 82, il nuovo film di Guadagnino con Julia Roberts intreccia accuse, ambizioni e segreti ma inciampa in una sceneggiatura che non regge il peso delle sue promesse. Il trailer

“Quando ho iniziato a pensare a questo film con i miei collaboratori, non riuscivamo a smettere di pensare a Crimini e misfatti, a Un’altra donna o a Hannah e le sue sorelle. E c’era un’infrastruttura nella storia che sembrava molto legata alla grande opera di Woody Allen tra il 1985 e il 1991”, ha raccontato Luca Guadagnino alla stampa. Il regista ha presentato After The Hunt – Dopo la caccia, scritto da Nora Garrett, Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia edizione 82. Nel film Andrew Garfield e Ayo Edebiri fanno da spalla a Julia Roberts, alla sua prima volta al Lido di Venezia.

After The Hunt: al centro il tema del potere

“Il tema è nato dall’idea del potere, che cosa vogliamo perché cerchiamo il potere e perché lottiamo per toglierlo agli altri e impossessarsene. Mi chiedo sempre che cosa vuoi e mi dico tranquillità, ma è interessante vedere come l’ambizione in certe persone diventi una dannazione”, ha continuato Luca Guadagnino.“Melville diceva “preferisco di no”. Stavolta ho voluto sovvertire la prospettiva e raccontare un altro aspett”.

Al centro della vicenda di After The Hunt – Dopo la caccia c’è Alma (Julia Roberts), docente di filosofia a Yale, travolta da una crisi tanto privata quanto professionale. L’equilibrio si incrina quando Meg (Ayo Edebiri), studentessa brillante e ambiziosa, denuncia per molestie Hank (Andrew Garfield), collega stimato e amico di lunga data di Alma. L’accusa si insinua come una crepa che non riguarda solo il presente: il rischio è che dal passato riaffiorano zone d’ombra che la protagonista pensava sepolte, rimettendo in discussione legami, ruoli, certezze.

Guadagnino propone un thriller psicologico tra le aule di Yale

Girato tra i corridoi e le aule monumentali dell’ateneo, il film fa dell’università non un semplice sfondo, ma un laboratorio drammatico, un microcosmo dove potere, desiderio e verità si fronteggiano. Yale diventa così un dispositivo scenico che amplifica la tensione, luogo di conflitto simbolico, come sottolinea lo stesso Guadagnino: “Yale è un luogo iconico, che parla di ambizione e conflitto”

After the hunt, nelle sale italiane dal 16 ottobre con Eagle Pictures, è il thriller psicologico – purtroppo non risolto e decisamente un’occasione mancata in cui molto pesa sulla sceneggiatura! – in cui sono intrecciate accuse di molestie, segreti sepolti e conflitti di potere. Un racconto cinematografico esteticamente seduttivo e tematicamente complesso, accompagnato da una colonna sonora firmata da Trent Reznor & Atticus Ross, che interroga rapporti umani tra verità, femminismo e fragilità contemporanee.

After The Hunt: un film irrisolto e divisivo 

La speranza dichiarata di Luca Guadagnino è che il pubblico vedendo questo film si possa arrabbiare. Lo definisce audace e provocatorio. Di certo ha diviso la stampa tra chi lo trova un gran film da festival e chi ha provato solo molta noia nelle sue due ore circa. After the hunt non è il suo miglior film e di certo non resterà nella memoria di molti, ma forse è riuscito nell’intento di creare scompiglio, di portare un po’ di movimento e dibattito in un festival in cui al quarto giorno tutto è immobile, tranne il tempo caratterizzato da pioggia e vento.

La pensa così anche la Roberts: “Non so se ci saranno polemiche e controversie per il film, ma noi sfidiamo le persone affinché si appassionino, si arrabbino anche. Non facciamo dichiarazioni, condividiamo le vite di questi personaggi nel momento che vivono. La parte più emozionante è che le persone poi ne parlino, perché l’umanità sta perdendo l’arte della conversazione”.

Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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