Nastri d’Argento 2025. Premiate le registe Francesca Comencini e Greta Scarano

“Il tempo che ci vuole” e “La vita da grandi” conquistano i giornalisti cinematografici. Premiati anche “Diamanti” di Ferzan Ozpetek e “Follemente” di Paolo Genovese. Una serata di festa al MAXXI per celebrare il grande cinema italiano dell’ultimo anno

I Nastri d’Argento 2025, nella selezione finale, votata da oltre 90 giornalisti specializzati, hanno premiato come Miglior Film Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini, film dedicato al padre Luigi e presentato Fuori Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia dello scorso anno, e come Miglior esordio Greta Scarano al suo primo lungometraggio per La vita da grandi. Due grandi film e due storie potenti e autentiche, entrambe concentrate in storie di vita familiare che diventano racconto universale. Tra gli altri premi anche con un riconoscimento corale, il Nastro come Film dell’anno, a Diamanti di Ferzan Ozpetek e come Miglior Commedia a Follemente di Paolo Genovese, due titoli che, durante i mesi invernali, hanno conquistato il box office e quindi coinvolto ed emozionato il grandissimo pubblico.

Premiati anche Zingaretti, Mainetti, Comencini e Giordana

Un Nastro d’Argento speciale è stato assegnato a Luca Zingaretti per il suo debutto alla regia con La casa degli sguardi, riconoscimento deciso dal Direttivo Nazionale per la sensibilità d’autore del regista, che ne è anche interprete, di mettere a fuoco, all’interno di un complesso rapporto padre-figlio, una riflessione sul tema del riscatto, sulla vita che offre nuove possibilità e sul valore ‘salvifico’ del lavoro – come si legge nella motivazione del Premio. Mentre premiato come Miglior regia è Gabriele Mainetti per La città proibità, film insolito, inusuale e avvincente per l’industria italiana, una storia action tinta di rosso sangue e rosso amore, che ha trovato largo consenso. Non mancano nel palmares i Nastri alla carriera con i quali i Giornalisti hanno scelto, in questa edizione, di festeggiare due maestri del cinema italiano come Cristina Comencini che ci ha regalato attraverso Il treno dei bambini,  tratto dal romanzo di Viola Ardone, emozioni forti, pure e condivise, e Marco Tullio Giordana che con La vita accant basato sul romanzo omonimo di Mariapia Veladiano,ha creato un piccolo grande momento di riflessione riguardo i fantasmi e le storture della famiglia.

Il ricambio nel cinema italiano 

Con i Nastri d’Argento si chiude un anno di grandi sorprese che i Giornalisti Cinematografici hanno siglato con un verdetto decisamente imprevedibile”, commenta a nome del Direttivo Nazionale Laura Delli Colli, presidente. “Un risultato che disegna una strada di novità e segnala soprattutto un’attenzione speciale ai temi del sociale ma anche lo sguardo di un cinema che sostiene nuove generazioni di autori, scrittori, tecnici e certamente giovani attrici e attori che entrano nel cinema di oggi in punta di piedi segnando l’inizio di un ricambio significativo”. Come è evidente, i premi assegnati dai Giornalisti cinematografici con i Nastri d’Argento 2025 riguardano film legati a temi particolarmente aderenti alla realtà e alla cronaca che ci circonda, sono storie che mettono a fuoco la difficoltà nei rapporti familiari e di coppia, la violenza in varie sue forme e anche tra le mura domestiche, e più in generale la perdita di valori e di passioni che filtra anche dall’insicurezza dei giovani, non tralasciando però il calore dei buoni sentimenti e la grande risata, quella consapevole, intelligente e che ci riflette allo specchio tra pregi e difetti.

Tutti i premi assegnati ai Nastri d’Argento 2025

FILM DELL’ANNO – Diamanti di Ferzan Ozpetek

NASTRI d’ARGENTO ALLA CARRIERA – Cristina Comencini e Marco Tullio Giordana

MIGLIOR FILM – Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini 

MIGLIORE REGIA – Gabriele Mainetti per La città proibita

MIGLIOR ESORDIO – Greta Scarano per La vita da grandi

MIGLIORE COMMEDIA – Follemente di Paolo Genovese

MIGLIOR SOGGETTO – Nonostante di Enrico Audenino e Valerio Mastandrea

MIGLIOR SCENEGGIATURA – Il tempo che ci vuole di Francesca Comencini 

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA (ex aequo) – Valeria Golino per Fuori e Romana Maggiora Vergano per Il tempo che ci vuole

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA – Fabrizio Gifuni per Il tempo che ci vuole

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA – Matilda De Angelis e Elodie per Fuori

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA – Francesco Di Leva per Familia

MIGLIORE ATTRICE COMMEDIA – Pilar Fogliati per Follemente

MIGLIOR ATTORE COMMEDIA (ex aequo) – Pietro Castellitto per Diva futura e Yuri Tuci per La vita da grandi

MIGLIOR CASTING DIRECTOR – Laura Muccino per Le assaggiatrici e con Sara Casani per  Il tempo che ci vuole

MIGLIOR FOTOGRAFIA – Daria D’Antonio per Parthenope

MIGLIOR SCENOGRAFIA – Tonino Zera per Le Déluge 

MIGLIOR COSTUMI – Massimo Cantini Parrini per Le Déluge 

MIGLIOR MONTAGGIO – Cristiano Travaglioli per Familia e Parthenope

MIGLIOR SONORO – Angelo Bonanni per Hey Joe e La città proibita

MIGLIOR COLONNA SONORA – Lele Marchitelli per Parthenope

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE – Canta ancora, Il ragazzo dai pantaloni rosa Interpretata da Arisa

NASTRO d’ARGENTO SPECIALE – Luca Zingaretti per La casa degli sguardi

NASTRO d’ARGENTO SIAE per la sceneggiatura – Andrea Segre e Marco Pettenello per Berlinguer – La grande ambizione

PREMIO BNL BNP Paribas per Familia di Francesco Costabile

PREMI GUGLIELMO BIRAGHI – Celeste Dalla Porta per Parthenope e Francesco GHEGHI per Familia

PREMIO GRAZIELLA BONACCHI – Rachele Potrich per Vermiglio

PREMIO NASTRI D’ARGENTO – FONDAZIONE CLAUDIO NOBIS – Gianmarco Franchini

PREMIO NASTRI d’ARGENTO – NUOVO IMAIE – Ludovica Nasti per La storia del Frank e della Nina e Samuele Carrino per Il ragazzo dai pantaloni rosa

PREMIO NINO MANFREDI – Barbara Ronchi

NASTRI d’ARGENTO HAMILTON BEHIND THE CAMERA – Paolo Genovese per Follemente

IL ‘CAMEO DELL’ANNO’ – Francesco Gheghi per Fuori

MENZIONE SPECIALE – Anne Riitta Ciccone per Gli immortali

Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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