Morto Paolo Taviani. Il ricordo attraverso i suoi film più recenti

Attore, regista, sceneggiatore, insieme al fratello Vittorio ha scritto la storia del cinema italiano con film come "Padre Padrone", "San Michele aveva un gallo", "Cesare deve morire" e il primo lavoro da solista "Leonora addio"

Muore a 92 anni dopo una breve malattia Paolo Taviani (San Miniato, 8 novembre 1931 – Roma, 29 febbraio 2024), attore, regista e sceneggiatore che, insieme a suo fratello Vittorio (scomparso nel 2018), ha scritto una celebra pagina del cinema italiano. Padre Padrone, San Michele aveva un gallo, Cesare deve morire non sono semplici film, ma passione, cultura, eredità e mistero. Nel febbraio del 2022, si trovava alla Berlinale per presentare il suo primo film da solista, Leonora addio, mentre il nuovo progetto Il canto delle Meduse, che doveva avere come protagonista l’attrice Kasia Smutniak, rimane incompiuto. 

Paolo Taviani. La forza del cinema 

Entrammo per caso al cinema Italia, nella sala semivuota veniva proiettato Paisà di Rossellini. Per noi due fu un’inaspettata emozione ritrovare sullo schermo quelle verità di guerra vissute pochi anni prima. Il cinema si rivelava come il mezzo più nuovo, più diretto per ricordare quell’esperienza e capirla fino in fondo. Se il cinema– ci dicemmo tornando a casa – ha questa forza, sappiamo il lavoro che faremo: il cinema”. È questo uno dei tantissimi commenti di Paolo Taviani che si possono leggere in Fratelli di cinema (edito da Donzelli editore), un piccolo libro in cui insieme a Vittorio ripercorre la parabola del loro cinema e della loro vita. Un racconto attraverso le conversazioni tra i fratelli, che offrono ai lettori (e anche spettatori) più di un suggerimento. Uno, in particolare, riguarda la visione dei film più amati: “vedeteli e rivedeteli. E rivedeteli ancora: come ladri che spiano i movimenti di una banca da derubare. A poco a poco, ad ogni nuova visione scoprirete alcuni segreti del vostro amato regista. Non esitate ad abbandonarvi all’ammirazione: è un sentimento umile e forte, vi aiuterà a capire. Poi ricominciate tutto da capo, disfacendo e rifacendo il già fatto. Cercate in voi stessi”. 

Paolo Taviani. Le ultime collaborazioni con il fratello fino al film da solista 

Nel 2015 esce al cinema Maraviglioso Boccaccio, liberamente ispirato al Decamerone, un film in cui ai colori cupi della peste i due autori contrappongono i colori trasparenti dell’amore, dell’impegno, della fantasia. Un film inevitabilmente episodico e corale, a cui hanno preso parte volti noti del cinema italiano come Paola Cortellesi, Kim Rossi Stuart, Carolina Crescentini, Michele Riondino e Jasmine Trinca. Nel 2017 è la volta di Una questione privata, l’ultimo girato in coppia. Liberamente tratto dal capolavoro di Beppe Fenoglio – considerato da Calvino uno dei più bei romanzi italiani del Novecento – quando è uscito in Francia il giornale Le monde ha elogiato il cinema dei Taviani fatto di arte, politica e storia ancora attuale. Mentre nel 2022, senza Vittorio, Paolo riesce nel suo esordio da solistaLeonora addio: la rocambolesca avventura delle ceneri di Pirandello e il movimentato viaggio dell’urna da Roma ad Agrigento, fino alla sepoltura avvenuta dopo 15 anni dalla morte. A chiudere il film è l’ultimo racconto scritto dallo stesso Pirandello, 20 giorni prima di morire dal titolo Il chiodo.

Margherita Bordino

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

Scopri di più