La sala professori: al cinema il thriller ambientato in una scuola

Arriva al cinema "La sala professori" di İlker Çatak, candidato agli Oscar come miglior film internazionale. Si tratta di un thriller interamente ambientato in un istituto scolastico. Ecco una clip esclusiva

Candidato agli Oscar 2024 come Miglior film internazionale, La sala professori è un piccolo grande film che descrive le difficoltà e i limiti che devono affrontare gli insegnanti. Un racconto per il cinema che riflette sul sistema educativo e sulla scuola.

La sinossi de La sala professori

Una storia intensa con protagonista Carla Nowak (interpretata da Leonie Benesch), una giovane e promettente insegnante al suo primo incarico.

Tutto sembra andare bene, fino a quando una serie di piccoli furti all’interno della scuola mette in subbuglio l’istituto. Quando i sospetti cadono su uno dei suoi studenti, Carla decide di andare a indagare personalmente, scatenando una serie inarrestabile di reazioni a catena.

Definito dal The Guardian come intenso, doloroso e snervante, La sala professori, supportato da una colonna sonora inquietante, mette in atto un melodramma contemporaneo in cui le buone intenzioni vengono vanificate.

Un film tra apparenze e verità

Il film diretto da İlker Çatak, berlinese di origini turche, arriva nelle sale italiane dal 29 febbraio con Lucky Red.

È un film per tutti. Per chi è stato ed è studente, per chi è stato ed è insegnante, per chi vive la scuola e per chi crede che sia il vero primo punto di partenza per la formazione di ogni individuo.

La sala professori riguarda la nostra società, il nostro presente. E in un momento storico in cui l’autorità degli insegnanti è stata del tutto accantonata, e non solo dagli studenti, ma anche dai loro genitori, questo progetto cinematografico si presenta come un faro nel buio.

Presentato alla Berlinale del 2023 in Panorama, il film si svolge interamente all’interno dell’edificio scolastico ed è un vero e proprio thriller in cui non manca il colpo di scena.

Quello che devono aspettarsi gli spettatori è un film che una volta finito torna a casa con noi. Resta nella mente e scuote. Camera a mano, i movimenti veloci e i primi piani soffocanti, tutto serve a mostrare come in ogni storia c’è l’apparenza e c’è la verità.

Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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