Arte, cinema e letteratura: gli omaggi al 38esimo Torino Film Festival

Un film su Pino Pascali e uno diretto da Fabrizio Bellomo ma non solo. I film da non perdere al Torino Film Festival! Dall’arte alla letteratura fino a leggende del cinema e della musica, titoli da tenere a mente in questi giorni di festival online.

Al via il Torino Film Festival edizione 38 che si svolgerà dal 20 al 28 novembre sulla piattaforma di MyMovies. L’atmosfera di questo festival mancherà tantissimo ai frequentatori abitudinari, ma la selezione dei titoli che è stata messa in piedi non è per nulla deludente. Certo, mancano i film delle major ma tantissimi altri sono pronti a presentarsi al grande pubblico. Molti di questi riguardano chi l’arte, chi la fotografia, chi la letteratura, chi personalità del cinema o della musica. Qui una selezione di titoli imperdibili.

Margherita Bordino

PINO IN ITALIANA.DOC

PINO di Walter Fasano (c) foto di Pino Musi

PINO di Walter Fasano (c) foto di Pino Musi

Roma, 1968: l’artista Pino Pascali, all’apice del percorso artistico, muore a poco più di trent’anni in un incidente in motocicletta. Cinquant’anni dopo il Museo Pascali di Polignano a Mare, in Puglia, terra d’origine di Pino, compra ed espone la sua opera Cinque Bachi da Setola e un Bozzolo. Attraverso le fotografie di Pino Musi e dello stesso Pino Pascali, il racconto nel docufilm Pino, diretto da Walter Fasano, è quello del ritorno di un’opera nei luoghi delle proprie origini ed è l’occasione per una riflessione su Pascali, in una dimensione narrativa in cui spazio e tempo si piegano e si cancellano. Le voci sono quelle di Suzanne Vega, Alma Jodorowsky, Monica Guerritore e Michele Riondino.

FILM IN ITALIANA.DOC

Film, Fabrizio Bellomo

Film, Fabrizio Bellomo

La “fabbrica diffusa” si espande. Il film di Fabrizio Bellomo la racconta tra edifici abbandonati, miniere trasformate in attrazioni turistiche, opifici dell’Europa dell’est riconvertiti alla produzione di automobili italiane; attraversa città e paesi industriali come Sesto San Giovanni (ex Stalingrado d’Italia) e Lumezzane (la città “officina” del bresciano) oggi trasfigurati. I luoghi, le immagini, i suoni. L’autore appunta e racconta mescolando telefonate, conferenze, poesie, vecchi film, spot della tv jugoslava, balletti russi, performance sperimentali. Un unico flusso che si espande in molteplici sensi e direzioni. Proprio come la fabbrica. 

BILLIE IN FUORI CONCORSO

Billie Holiday circa 1940s

Billie Holiday
circa 1940s

Alla fine degli anni ’60, la giornalista Linda Lipnack Kuehl decise di scrivere la biografia definitiva su Billie Holiday, una delle più grandi voci di tutti i tempi, figura controversa di artista nera in un mondo di bianchi, vittima e insieme ribelle. Le testimonianze raccoglievano grandi nomi della musica (Charles Mingus, Tony Bennett, Sylvia Syms, Count Basie), parenti, amici e amanti di Billie, avvocati, magnaccia e persino gli agenti dell’FBI che l’avevano arrestata. La biografia, però, non vide mai la luce e ora, a distanza di cinque decenni, il regista James Erskine ha avuto accesso alle 200 ore di interviste inedite, grazie alle quali ha costruito il ritratto di una leggenda americana catturandone la profondità e la complessità.

HELMUT NEWTON – THE BAD AND THE BEAUTIFUL IN FUORI CONCORSO

Helmut Newton, the Bad and the Beautiful

Helmut Newton, the Bad and the Beautiful

Uno dei grandi maestri della fotografia, Helmut Newton ha scolpito il suo nome nell’Olimpo della fotografia esplorando la forma femminile. Il suo lavoro ha continuato per molto tempo ad essere oggetto di culto, anche dopo la sua tragica morte in un incidente d’auto a Los Angeles, nel 2004.Newton ha lavorato in tutto il mondo, da Singapore all’Australia, da Parigi a Los Angeles, ma la Germania di Weimar è stata a lungo il suo segno distintivo. Il modo unico e sorprendente di Newton di ritrarre le donne ha sempre posto una domanda: dava potere ai suoi soggetti o li trattava come oggetti sessuali? Attraverso alcune interviste a Grace Jones, Charlotte Rampling, Isabella Rossellini, Anna Wintour, Claudia Schiffer, Marianne Faithfull, Hanna Schygulla, Nadja Auermann e la moglie di Newton June (alias la fotografa Alice Springs), questo documentario cattura la sua eredità e cerca di rispondere alle domande sui temi al centro del lavoro della sua vita: la creazione di immagini provocatorie e sovversive della donna.Il film presenta anche filmati casalinghi di Newton, riprese d’archivio (compreso uno scambio acuto con Susan Sontag) e, naturalmente, decine di iconiche fotografie. Il risultato è un ritratto estremamente divertente di un genio controverso.

EZIO GRIBAUDO – LA BELLEZZA CI SALVERÀ IN FUORI CONCORSO DOCUMENTARIO

Ezio Gribaudo, Courtesy of © Ezio Gribaudo

Ezio Gribaudo, Courtesy of © Ezio Gribaudo

Ezio Gribaudo, artista, editore e promotore culturale torinese, oggi novantenne, apre le porte del suo studio: uno spazio traboccante di tele, fotografie, oggetti, attrezzi del mestiere. Racconta del suo incontro con l’arte, di come non abbia mai cessato di dipingere, scolpire, costruire, sperimentando tecniche e materiali. Nella sua vita è stato consacrato dalla Biennale di Venezia, dal Quadriennale nazionale d’arte di Roma, dalla Biennale di San Paolo; è stato insignito della Medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte; oggi le sue opere sono esposte al MoMA, alla Peggy Guggenheim Collection, alla Ca’ Pesaro di Venezia, al Musée des Arts Decoratifs di Parigi… Fin da giovane, poi, ha avviato l’attività di editore, pubblicando più di ottanta monografie sull’arte novecentesca. Il film racconta la singolare vicenda di un artista che ha plasmato la propria vita sulla propria vocazione, ampliando i propri confini e le possibilità di fare esperienza del mondo.

SUOLE DI VENTO – STORIE DI GOFFREDO FOFI IN FUORI CONCORSO DOCUMENTARIO

Goffredo Fofi

Goffredo Fofi

Goffredo Fofi non vuole essere considerato un intellettuale, però ha passato la vita a fondare riviste, scrivere libri, recensire film. Il film racconta il suo instancabile lavoro politico e culturale e i suoi incontri con figure illustri come Elsa Morante, Carmelo Bene, Danilo Dolci, Aldo Capitini, Totò, Luis Bunuel, Ada Gobetti, Raniero Panzieri, Pasolini, Fellini… Persone con cui «è stato bello litigare», ma con cui, in certi casi, è stato altrettanto bello riconciliarsi.  E poi il ’68, i gruppi extraparlamentari, gli eccessi ideologici, la scoperta di nuovi scrittori e registi, il lavoro sociale come risorsa della politica.  Dal profilo di un intellettuale eretico e di uno straordinario organizzatore culturale emerge una visione fortemente critica della società italiana, dei suoi meccanismi di potere, delle ingiustizie che la segnano.

LA RIVOLUZIONE SIAMO NOI IN FUORI CONCORSO DOCUMENTARIO

Joseph Beuys

Joseph Beuys

Tra la metà degli anni ’60 e il 1980, l’arte in Italia conosce un momento di gloria sulla scena internazionale. Le opere escono dalla cornice per invadere il mondo, entrare nelle strade e nelle piazze, nei garage e nei parcheggi sotterranei, in un incredibile intreccio con la realtà quotidiana dell’epoca. I galleristi e i critici italiani aprono le porte agli artisti internazionali più estremi, come Joseph Beuys, Hermann Nitsch o Marina Abramovic, che trovano nel nostro paese occasioni di sperimentare con grande libertà linguaggi visionari e provocatori. Il film racconta un periodo che vede l’Italia al centro dell’avanguardia.

ZONA FRANCA IN FUORI CONCORSO DOCUMENTARIO

Franca Valeri, 2011

Franca Valeri, 2011

Attingendo al prezioso archivio di performance artistiche di Franca Valeri (scomparsa a cento anni lo scorso agosto) conservato nelle Teche Rai, il film offre una visione a tutto tondo di una delle attrici che hanno segnato la storia del teatro e della televisione, capace di offrire con la sua arguzia, la sua ironia e i suoi personaggi iconici uno spaccato della società dell’Italia del dopoguerra. La Rai ha avuto da Franca Valeri un contributo straordinario: l’originalità delle sue partecipazioni, l’intelligenza con la quale ha raccontato i mutamenti di costume hanno creato, dalla radio alla tv, un nuovo linguaggio della comicità femminile.

DEAR WERNER IN TFFDOC/PAESAGGIO

Dear Werner

Dear Werner

Nel 1974 Werner Herzog andò da Monaco a Parigi, un atto di fede per impedire la morte del suo mentore Lotte Eisner. Nel 2020, un giovane regista cammina seguendo le orme di Herzog in un atto d’amore verso uno dei migliori registi del nostro tempo. Un viaggio tra borghi, natura, solitudine e freddo, alla ricerca del senso del cinema. Compresi frammenti del libro “Of Walking in Ice” del leggendario regista Werner Herzog narrato da lui stesso esclusivamente per il film.

SULLE TRACCE DI GOETHE IN SICILIA IN TFFDOC/PAESAGGIO


Il grande regista teatrale Peter Stein ripercorre con una troupe le orme del viaggio in Sicilia di Wolfgang von Goethe, iniziato a Palermo il 2 aprile 1787 e raccontato in Viaggio in Italia. Dopo la grandiosa rappresentazione del Faust, punto culminante della riflessione di Stein su Goethe, questo nuovo viaggio serve al regista per mettere a confronto la Sicilia di fine XVIII secolo con quella di oggi, mostrando differenze inaspettate e sorprendenti somiglianze. In Sicilia Goethe cercava e trovò la classicità; allo stesso modo fa ora Stein, andando egli stessi alle origini della cultura europea.

UN BRINDISI GEORGIANO IN BACK TO LIFE

Un brindisi georgiano

Un brindisi georgiano

Durante le riprese del film Il dono, Giuliano Fratini incontra Marlen Khutsiev, il quale accetta di parlare di Tarkovskij. Ma prima che gli venga rivolta qualunque domanda, in segno di ringraziamento verso gli ospiti italiani, vuole parlare dell’Italia e in particolare di Fellini e della loro amicizia nata al Festival di Mosca del 1963. I suoi occhi s’illuminano tornando agli anni giovanili, quando il maestro italiano a Mosca chiede di incontrare proprio lui, quel piccolo georgiano che aveva problemi con la censura di regime. Questo piccolo film è un omaggio al genio italiano di Fellini nel centenario della nascita e al maestro georgiano, scomparso da pochi mesi.

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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