Venezia77. Fuori concorso Almodovar e il debutto alla regia di Regina King

La Biennale di Venezia annuncia altri due film in programma alla 77esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica diretta da Alberto Barbera, in programma dal 2 al 12 settembre 2020 al Lido di Venezia. Due sorprese cinematografiche inattese e molto interessanti: il nuovo film di Almodovar e il debutto alla regia del premio Oscar Regina King.

La Mostra del Cinema di Venezia presenta due nuovi film Fuori Concorso. L’adattamento di una pièce teatrale che il regista di Volver sognava da un decennio e la storia del campione Muhammad Ali raccontata dall’occhio di Regina King che cambia ruolo e si piazza dietro la macchia da presa. Venezia 77 sarà indubbiamente una Mostra molto femminile e non solo perché siamo nel pieno di una pandemia mondiale, come qualcuno ha ironizzato. Sarà femminile perché le donne iniziano ad essere più presenti nel mercato cinematografico e alcune si stanno già ben collocando tra storie, seguito del pubblico e talento indiscutibile. I nuovi film che la Mostra inserisce in programma sono altrettanto da considerarsi “femminili”: uno è diretto da un regista che ama le donne e che da sempre le racconta anche tra passioni e tormenti; l’altro è un debutto alla regia molto curioso e anche desiderato. Si tratta del nuovo film di Pedro Almodóvar, girato e montato a tempo di record subito dopo la fine del confinamento. Il suo titolo è The Human Voiceed è tratto da Jean Cocteau. Protagonista del film è Tilda Swinton, la stessa che sarà premiata con il Leone d’Oro alla Carriera. L’altro film annunciato è un vero e proprio hollywoodiano. Si tratta di One Night in Miami e alla regia c’è il premio Oscar Regina King (film di recente acquisizione Amazon).

PRIMO FILM IN INGLESE PER ALMODOVAR

Dopo lo strepitoso succedo di Dolor y Gloria, presentato al Festival di Cannes 2019 e che ha ricevuto diversi riconoscimenti anche in Italia, Pedro Almodovar è tornato sul set a fine lockdown come una cavalletta pronta e veloce. Lo scorso anno il regista era presente al Lido di Venezia per il premio alla carriera e questa volta torna con un suo film tanto sognato. “Sono entusiasta di tornare a Venezia in questo anno speciale, con il Covid 19 come involontario ospite. Tutto sarà differente, e non vedo l’ora di scoprirlo di persona. È un onore affiancare Tilda in un anno in cui riceverà un premio meritatissimo. Per la verità, The Human Voice è un festival di Tilda, una rassegna dei suoi infiniti e assortiti registri come attrice. È stato uno spettacolo dirigerla”. The Human Voice, che è un mediometraggio, racconta la storia di una donna disperata che aspetta la telefonata dell’amato che l’ha appena abbandonata. Si tratta del primo film in inglese di Pedro Almodóvar. E Alberto Barbera per presentare il film ha detto:“è il modo più bello per celebrare insieme il desidero di tornare al cinema in compagnia di uno dei più grandi registi contemporanei”.

REGINA KING CONTRO IL RAZZISMO

La regista di One Night in Miami, Regina King, nell’accogliere la notizia ha dichiarato: “Mi sono data un pizzicotto quando ho saputo di essere stata selezionata per la Mostra di Venezia, un festival così prestigioso. Felice di annunciare un’altra tappa nel viaggio di questo film”.Mentre Barbera sul film ha aggiunto: “non potrebbe essere più in sintonia con gli avvenimenti degli ultimi mesi e la necessità di combattere ogni forma di razzismo che ancora alligna nelle nostre società. Siamo felici che Venezia possa contribuire a far conoscere un film importante per i suoi contenuti e la conferma del talento di una grande attrice al suo debutto come regista”. Ambientato durante la notte del 25 febbraio 1964, One Night in Miami racconta la storia del giovane Cassius Clay, in seguito noto col nome di Muhammad Ali, nel momento in cui diventa il nuovo campione dei pesi massimi al Miami Beach Convention Center. Contro ogni aspettativa, Clay sconfigge Sonny Liston con la sorpresa di tutto il mondo sportivo. Mentre una grande folla si raduna a Miami Beach per festeggiare la vittoria, Clay, che non può restare sull’isola a causa delle leggi di Jim Crow sulla segregazione razziale, trascorre la nottata all’Hampton House Motel in uno storico quartiere nero di Miami E assieme a tre dei suoi amici più stretti: l’attivista Malcom X, il cantante Sam Cooke e la star del football americano Jim Brown. Lo sceneggiatore Kemp Powers esplora in One Night in Miamicosa è accaduto quella notte, soffermandosi sull’amicizia tra i quattro e sulle battaglie che li accomunavano, e che oggi li rendono icone dei diritti civili.

Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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