Venezia 76. Leone d’Oro a Joker

Alla 76esima Mostra del Cinema di Venezia trionfa il cinema italiano. Coppa Volpi a Luca Marinelli e Ariane Ascaride, e tanta contentezza per un autore come Polanski. Per avere trionfato la sua storia artistica e non quella personale.

Familiare, psicologica, storica. Di grande impatto emotivo e attuale. Dopo un’apertura elegante e nostalgica con Le verità di Kore-Eda Hirokazu la 76esima Mostra del Cinema di Venezia chiude con The Burnt Orange Heresy di Giuseppe Capotondi, in cui il mondo dell’arte e della malavita si scontrano in un thriller neo-noir a tratti anche erotico. A festeggiare questa notte è Todd Phillips con il film Joker, Leone d’Oro 2019. In un’edizione dall’inizio un po’ sospirato, a causa dalle dichiarazioni forti della Presidente di Giuria Lucrezia Martel su Roman Polanski, era impossibile fare un reale pronostico. Fino all’ultimo per le strade del Lido di Venezia regnava l’incertezza, anche se per il cinema italiano, sin dai giorni scorsi, arrivavano chiari segnali. Venezia 76 si conferma un’edizione particolare, al momento la penultima sotto la guida artistica di Alberto Barbera. Da qui partiranno alcuni film che andranno agli Oscar, tra tutti il Joker di Todd Phillips con il volto eclettico di Joaquin Phoenix, e altri avranno un indubbio e strepitoso successo online, su Netflix, come Marriage Story e The Laundromat. A fare la differenza sono stati in particolare due film: Ema di Pablo Larraín, un chiaro esempio di autore maturo e capace che vuole essere riconosciuto come tale ma che in questa circostanza ha osato troppo sulle estetica e poco sul contenuto; Ad Astra di James Gray, tanto atteso e tanto deludente, con un Brad Pitt sempre più bello ma dedicato a una storia non del tutto chiara e comprensibile. Anche qui bella estetica.

NOI ABBIAMO IL MARINAIO MARINELLI

Entrando nel vivo della cerimonia di premiazione… “E ora signori e signori è l’ora di cominciare”, dice una voce dolce e sospirata, quella di Alessandra Mastronardi Madrina di Venezia 76, insignita nei giorni scorsi del ruolo di Ambasciatrice Unicef Italia. In questa edizione della Mostra del Cinema trionfa un po’ di bel cinema italiano e non solo con la Coppa Volpi a Marinelli ma anche con il Premio speciale della giuria a La mafia non è più quella di una volta di Franco Maresco. A consegnare il premio a Marinelli è colui che lo ha consacrato sul grande schermo, il regista e giurato Paolo Virzì. “Sono un appassionato del talento di Luca. La sua forza ed energia, sensualità e genuinità hanno contagiato tutti”. E Marinelli nel ricevere la Coppa commenta: “È una emozione gigantesca e prima che vi rendiate contro dell’errore che avete fatto io vado avanti con i ringraziamenti. Vorrei ringraziare Pietro Marcello, il mio regista, per dedizione e il coraggio e per avermi ha lasciato scoprire la sua anima. Se ho questo premio tra le mani devo ringraziare Jack London che ha scritto di un marinaio che cercava la verità. Io dedico questo riconoscimento a tutte le persone che sono in mare e che fuggono da situazioni inumane. Viva l’umanità e viva l’amore”.

GLI ASSENTI E IL VILLAIN

Non è presente invece Maresco per prendere il suo riconoscimento, al suo posto il produttore. Cosa che accade anche per J’accuse di Roman Polanski. Al film che ha dato vita alla polemica iniziale va il Gran premio della giuria. Inevitabile un commento della Presidente di Giuria Lucrezia Martel: “i premi sono frutto di grandi dialoghi. Sono la presidente di una giuria democratica quindi non abbiamo avuto bisogno di unanimità per decidere. Polanski ha dimostrato di avere una visione molto interessante sul mondo”. Su questo film aggiunge e sottolinea Virzì: “si è parlato solo del film, della qualità del film, della tipologia usata dal regista su una storia appartenente ai libri di storia. Certe polemiche uscite sui giornali non hanno fatto parte della nostra giuria”. A vincere la 76esima Mostra di Venezia, anche con un po’ di sorpresa, è Joker. Un film che altro non è che un ritratto potentissimo del nostro tempo. Al suo interno c’è la ferocia, l’esclusione, l’instabilità mentale. Tantissimi i riferimenti bellissimi al cinema. Joker è una vera lettera d’amore al cinema. Il regista nel commentare il premio ha dichiarato: “ho visto il pubblico che sembra aver capito cosa volevamo dire. Sono sicuro che tutti hanno capito quello che abbiamo cercato di fare. Io e Phoenix siamo orgogliosissimi. Abbiamo avuto molte resistenze nel farlo ma siamo orgogliosi. È l’origine di una storia che distrugge un personaggio”. La Mostra del Cinema si chiude quindi con il trionfo di un grande film che riflette attentamente sugli eroi o sugli antieroi, mostrando un mondo attuale in cui il nemico non è l’uomo ma il sistema. Un film molto interessante per noi italiani e per gli Stati Uniti, che dal Lido di Venezia inizia il suo viaggio inevitabile verso l’attenzione mondiale.

TUTTI I PREMI DI VENEZIA 76

– LEONE D’ORO per il miglior film a: Joker
– GRAN PREMIO DELLA GIURIA a: J’accuse di Roman Polanski
– LEONE D’ARGENTO per la migliore regia a: Roy Andersson per About Endlessness
– COPPA VOLPI per la migliore attrice a: Ariane Ascaride per Gloria Mundi
– COPPA VOLPI per il miglior attore a: Luca Marinelli per Martin Eden
– PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a: No. 7 Cherry Lane
– PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a: La mafia non è più quella di una volta di Franco Maresco
– PREMIO MARCELLO MASTROIANNI a un giovane attore emergente a: Toby Wallace per Babyteeth
– LEONE DEL FUTURO – PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA «LUIGI DE LAURENTIIS» a: You  Will Die at 20
– PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM a: Atlantis
– PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE REGIA a: Théo Court per Blanco en Blanco
– PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ORIZZONTI a: Verdict
– PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE ATTRICE a: Marta Nieto per Madre
– PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR ATTORE a: Sami Bouajila per Un fils
– PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a: Revenir
– PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO a: Darling
– PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR DOCUMENTARIO SUL CINEMA a: Babenco
– PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR FILM RESTAURATO a: Extase
– PREMIO MIGLIOR VR STORIA IMMERSIVA: Daughters of Chibok
– PREMIO MIGLIOR ESPERIENZA VR: A Linha
– PREMIO MIGLIORE STORIA VR: The Key

Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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