Cinema. L’apocalisse di “Into the Forest”

Un black out, una foresta e due sorelle che devono restare unite per sopravvivere. Sono questi gli ingredienti di “Into the Forest”, il film diretto nel 2016 da Patricia Rozema e “rispolverato” dalla nostra rubrica Lost in projection.

In un futuro prossimo, un improvviso collasso del sistema tecnologico provoca un black out planetario. Eva e Nell, due giovani sorelle che vivono con il padre vedovo in una casa isolata in mezzo ai boschi, si trovano ben presto impossibilitate a comunicare con il mondo esterno. Oramai senza carburante per raggiungere il centro abitato più vicino e con le scorte di cibo in esaurimento, le due ragazze dovranno affrontare momenti difficili che metteranno a nudo sia le rispettive fragilità sia la forza di un legame forte e indissolubile che le sosterrà nella dura lotta per la sopravvivenza.
In Into the Forest il lento e inesorabile sgretolarsi della tecnologizzata civiltà contemporanea ha inizio con un banale black out. Patricia Rozema adatta per il grande schermo l’opera omonima di Jean Hegland e dirige un film post-apocalittico delicato e intimista, mostrando la fine del mondo così come lo conosciamo attraverso gli occhi speranzosi e increduli di due giovani e promettenti sorelle.

LA TRAMA

Lo scenario prescelto è, come dice il titolo, una casa (moderna) immersa in una splendida foresta secolare. Il suo isolamento, se da un lato costituisce in un certo senso un elemento di protezione dai disordini sociali conseguenti il black out, dall’altro accelera la perdita di contatto con il mondo e amplifica l’assenza di sostegno da parte di una comunità di riferimento. Elementi particolarmente disturbanti, su cui il film gioca, e che permettono alla tensione latente di mantenersi sottile e costante per poi deflagrare. Ogni rumore è un potenziale pericolo, ogni notte è pervasa da un’oscurità senza precedenti, ogni elemento della quotidianità cambia aspetto e priorità. Una vecchia radio diventa l’unico oggetto che permette alle protagoniste di sperare ancora nella fine di un incubo, mentre computer e cellulari, prima fondamentali, risultano, una volta esauriti, completamente inutili. Disattenzioni e leggerezze che prima dell’evento non avrebbero causato problemi insormontabili, nella nuova realtà fanno la differenza fra la vita e la morte.

Patricia Rozema, Into the Forest (2016)

Patricia Rozema, Into the Forest (2016)

LE PROTAGONISTE

Eva e Nell (interpretate dalle brave Ellen Page ed Evan Rachel Wood), rimaste completamente sole, imparano a sopravvivere affidandosi completamente l’una all’altra, nella consapevolezza che il nuovo mondo non ammette conflitti, ma solo alleanze.
Into the Forest ci racconta il ritorno alle origini dell’umanità attraverso una storia d’amore e fratellanza, restando lontano dalle spettacolarizzazioni del genere a cui appartiene e conservando l’intima semplicità di una “storia di famiglia”.

Giulia Pezzoli

Canada, 2016 | drammatico | 101’ | regia: Patricia Rozema

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #43

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Giulia Pezzoli

Giulia Pezzoli (Bologna 1978) si occupa di arte contemporanea dal 2003. Ha lavorato per la Fondazione Querini Stampalia di Venezia, per la 50esima Biennale d'Arte di Venezia, per il Centro d'Arte Contemporanea di Villa Manin e per il MAMbo di…

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