Dal muto al videoclip. Al Museo del Cinema di Torino una mostra immersiva tra i suoni
A 100 anni dalla nascita di Bernstein, il museo torinese dedica una mostra al rapporto tra musica e immagini. Con un calendario di eventi lungo un anno: tra una sonorizzazione live dei Julie’s Haircut e una retrospettiva di Anton Corbjin
Con Soundframes – una mostra multimediale e immersiva che indaga la complessità del rapporto tra musica e immagini in movimento – il Museo Nazionale del Cinema di Torino si avvia verso il cambiamento. “Soundframes è un progetto innovativo rispetto alle mostre che ospitiamo abitualmente”, ha spiegato durante la conferenza stampa la sua ideatrice Donata Pesenti Campagnoni, direttrice pro tempore del museo torinese ancora per qualche mese: tra pochi giorni, come ci ha assicurato la presidente Laura Milani, direttrice di IAAD, uscirà il bando internazionale e, dopo un iter di 4 mesi, sarà effettivo il nuovo direttore.
IL PROGETTO
“Soundframes è un nuovo palinsesto che raccoglie un’esposizione, il festival Seeyousound e diversi eventi spalmati durante tutto l’anno”, spiega Donata Pesenti Campagnoni, “a consacrazione di un luogo dove il cinema non solo è in mostra, ma si può anche vedere”. Nell’anno in cui si celebra il centenario dalla nascita di Leonard Bernstein – direttore e pianista, docente e compositore, capace di scrivere sinfonie complesse e colonne sonore travolgenti (Fronte del porto), e musical come West Side Story – questa mostra (a cura di Grazia Paganelli e Stefano Boni, con la collaborazione di Maurizio Pisani, direttore del festival di cinema musicale Seeyousound in corso fino al 4 febbraio) presenta un percorso cronologico e tematico che è un viaggio in 100 anni di storia del cinema, da quello muto al videoclip. E lo fa offrendo un’esperienza immersiva grazie all’uso di cuffie wireless che si attivano automaticamente davanti a ciascuno dei 50 schermi che si snodano lungo tutta la rampa elicoidale dell’Aula del Tempio alla Mole Antonelliana, proponendo montaggi di sequenze tratte da film, documentari, making of, interviste e tanti videoclip.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Alla mostra – che durerà fino al 7 gennaio 2019 – si affiancherà un fitto calendario di appuntamenti che si svolgeranno nel corso di tutto l’anno negli spazi del Museo Nazionale del Cinema: a novembre è previsto un incontro con Michael Nyman, e sempre in autunno uno spettacolo del musicista Colapesce con le immagini del regista Vittorio De Seta. Al Cinema Massimo sarà la volta degli appuntamenti che prevedono sonorizzazioni live, come quella dell’11 aprile dei Julie’s Haircut per il film del 1928 The Last Command di Josef von Sternberg, o retrospettive come quella su Anton Corbjin presente anche in mostra con uno spezzone tratto dal suo film cult sul leader dei Joy Division, Ian Curtis: Control.
– Claudia Giraud
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