Cosa vedremo a Romaeuropa e Short Theatre, i festival di arti performative al via a Roma

La prima settimana di settembre segna l’esordio di due importanti festival che portano nella capitale le esperienze, nazionali e internazionali, più interessanti nel campo delle arti performative

Il corposo e prolungato Romaeuropa Festival e il più concentrato ma denso di stimoli creativi Short Theatre: a Roma arrivano due festival consacrati all’indagine dell’ampio e composito territorio delle arti performative, con un’attenzione privilegiata a quegli artisti costantemente dediti alla ricerca e alla sperimentazione e per nulla refrattari alla messa in discussione di linguaggi e dispositivi, magari da loro stessi elaborati e/o modificati, di sicura efficacia scenica. Due festival che, non a caso, condividono un atteso spettacolo – A little bit of the moon, co-creazione realizzata dalla coreografa e danzatrice Anne Teresa de Keersmkaer e dal drammaturgo e performer libanese Rabih Mroué – e, pur in dimensioni differenti, un’analoga volontà di “sprovincializzare” la scena romana e di stimolare il fertile dialogo fra creatività nazionale e internazionale.

L’edizione 2025 del Romaeuropa Festival

Compie quarant’anni Romaeuropa, la cui prima edizione, nel 1986, “nasceva come un’utopia, con l’entusiasmo di chi crede che la cultura possa cambiare una città, una stagione, una generazione.” Oggi il festival romano, diretto da Fabrizio Grifasi, conserva la medesima vocazione, diventata in questi anni un’indiscussa e fertile realtà, frutto di un costante e meticoloso lavoro di esplorazione dell’universo artistico nazionale e internazionale alla ricerca delle più pregnanti e interroganti sensibilità del presente.

Il risultato è un programma eterogeneo e fittissimo, dal 4 settembre al 16 novembre, con oltre 110 titoli in cartellone: spettacoli portati in scena grazie al lavoro di più di 700 artisti e capaci di mettere in discussione le ormai polverose distinzioni fra musica, teatro, danza, arti digitali e creazione per l’infanzia. Un festival che supera anche le “barriere” interne alla città, colonizzandone molti spazi, anche non teatrali, come Villa Medici e il MAXXI.

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Dewey Dell Echo Dance of Furies, Eva Castellucci

L’opening di Romaeuropa Festival 2025

È all’insegna del dialogo culturale fra Italia e Spagna l’inaugurazione dell’edizione 2025 di Romaueropa Festival: il 4 settembre, al Teatro dell’Opera di Roma, il Ballet Nacional de España è protagonista di Afanador, coreografia di Marcos Morau ispirata alla figura del celebre fotografo colombiano Ruvén Afanador, noto per il suo stile capace di trasformare la moda, il ritratto e la danza in visioni oniriche e surreali. Gli scatti raccolti nei suoi libri Ángel Gitano e Mil Besos si tramutano sul palcoscenico in movimenti e in musica, grazie a un ensemble di 33 ballerini e a nove musicisti. 

William Forsythe, fra i massimi coreografi del XX Secolo, è invece l’autore di Undertainment, nuova creazione che, insieme a Lisa, disegnato dal greco Ioannis Mandafounis, compone il doppio programma portato in scena, il 9 e 10 settembre all’Auditorium Conciliazione, dalla Dresden Frankfurt Dance Company. Il travolgente talento della coreografa fiamminga Miet Warlop, infine, è all’origine di Inhale, Delirium, Exhale: 1500 metri di seta che sul palco del Teatro Argentina proveranno l’imprevedibile potenza della forza creativa (23-24 settembre).

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U-Theatre, Sword of Wisdom by Khalid Albusaidi 2024 ROHM

L’edizione 2025 di Short Theatre

La ventesima edizione di Short Theatre, festival internazionale dedicato alla creazione contemporanea e alle performing art, è la prima del nuovo ensemble curatoriale, formato da Silvia Bottiroli, Silvia Calderoni, Ilenia Caleo e Michele Di Stefano. Una nuova modalità di concepire e agire la curatela artistica cui corrisponde anche un “ripensamento della forma festival, attraverso la generazione di formati e attitudini innovative.” E se la fisionomia generale di Short Theatre rimane invariata – transdisciplinarietà, accessibilità, internazionalità, radicamento sul territorio – a essa si aggiungono dunque nuovi dettagli, in primo luogo la predisposizione a offrirsi quale spazio privilegiato per coltivare nuovi semi artistici. L’edizione 2025 di Short Theatre, in programma dal 5 al 14 settembre, si pone programmaticamente “alla ricerca di nuovi immaginari in un approccio cross-disciplinare che abbraccia per la prima volta la co-creazione con altri linguaggi, come il cinema, e inaugura formati che fanno della sperimentazione il proprio focus: camere drammaturgiche che schiudono i processi creativi da cui muove il lavoro per la scena, classi in cui la relazione tra teorie e corpi chiama direttamente in causa la pratica, spazi creativi attraversabili nella forma del ‘set cinematografico’ dal vivo, residenze sperimentali aperte al pubblico”.

Miet Warlop, INHALE, DELIRIUM, EXHALE, Ph Reinout Hiel
Miet Warlop, INHALE, DELIRIUM, EXHALE, Ph Reinout Hiel

Gli artisti in cartellone a Short Theatre 2025

Sono oltre 35 gli artisti e le compagnie che, per dieci giorni, animeranno vari luoghi della capitale: Mattatoio di Roma, Teatro India, Teatro Vittoria e Palazzo dei Congressi. Provenienti dall’Italia, ma anche da Spagna, Grecia, Cipro, Filippine, Iran, Libano, Costa d’Avorio, Repubblica Democratica del Congo, Francia, Svizzera e Paesi Bassi, saranno protagonisti di oltre settanta appuntamenti, attraversati dal filo rosso della contaminazione dei linguaggi artistici e della riflessione non ortodossa sul presente. Fra i tanti nomi in scena, Alessandro Sciarroni e Cristina Kristal Rizzo, Rabih Mroué e Clara Delorme, Dewey Dell e Silvia Rampelli, Fulu Miziki e Nadia Beugré.

Laura Bevione

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Laura Bevione

Laura Bevione

Laura Bevione è dottore di ricerca in Storia dello Spettacolo. Insegnante di Lettere e giornalista pubblicista, è da molti anni critico teatrale. Ha progettato e condotto incontri di formazione teatrale rivolti al pubblico. Ha curato il volume “Una storia. Dal…

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