Ucraina è Ucraina. A Milano il festival che racconta arte, cinema, letteratura e musica del Paese in guerra

Prima edizione per la rassegna culturale ospitata al Circolo Filologico Milanese con l’obiettivo di raccontare l’Ucraina più viva e creativa, oltre lo spettro della guerra. In compagnia di ospiti internazionali, tra talk, performance e spettacoli musicali

Artisti, storici, registi, scrittori e musicisti si ritrovano al Circolo Filologico Milanese per animare cinque serate di incontro e approfondimento sulla cultura ucraina contemporanea. È questo il plot della prima edizione del festival Ucraina è Ucraina, organizzato dall’Associazione Boristene nella sala Liberty del centro culturale meneghino, con l’obiettivo di invitare un pubblico trasversale ad avvicinarsi alla cultura di uno dei Paesi più antichi d’Europa. Balzata suo malgrado ai (tristi) onori della cronaca per la guerra d’occupazione avviata ormai più di due anni fa ai suoi danni da parte della Russia, l’Ucraina può raccontare un’identità cosmopolita e complessa: la settimana di incontri, talk e performance artistiche organizzata a Milano si propone, dunque, di spostare temporaneamente i riflettori dalla guerra che la dilania, per mostrare le esperienze e le storie che non vogliono e non possono essere cancellate dalle bombe. 

L’Ucraina si racconta al Circolo Filologico Milanese

Ogni giorno, dal 27 al 31 maggio (dalle 18 alle 22), al Circolo Filologico si alterneranno esposizioni, conferenze e proiezioni che racconteranno la cultura ucraina, la sua storia, le arti visive, la musica, la sua letteratura e il suo cinema. A curare la programmazione, insieme a Luciano Tellaroli, è Svitlana Tereshchenko: “Da più di due anni il mondo osserva con stupore un Paese, una volta poco conosciuto e raramente menzionato nelle alte sfere della politica e della cultura internazionale, che oggi sta combattendo per la propria identità e indipendenza. Per gli ucraini, la guerra non è iniziata due anni fa, né nel 2014, ma 300 anni fa. Stiamo combattendo e difendendo i valori in cui crediamo fermamente: libertà, democrazia e dignità. E oggi noi siamo pronti a raccontare e a mostrare il meglio che ogni popolo ha di suo: la cultura e la storia”.

Il Parlamento dell'Unione Europea con i colori della bandiera ucraina
Il Parlamento dell’Unione Europea con i colori della bandiera ucraina

L’Ucraina, l’Europa e la cultura della democrazia

Ucraina è Ucraina è, non a caso, il titolo scelto per mettere in luce il messaggio su cui poggia l’iniziativa, votata a sottolineare l’unicità e l’identità peculiare dell’Ucraina, costituitasi in centinaia di anni. Come non è casuale la scelta dello spazio che ospiterà la manifestazione, che a Milano promuove, per statuto, lo studio delle lingue e delle civiltà straniere (tutti gli incontri saranno in italiano o in traduzione simultanea in cuffia per il pubblico presente). Fondato nel 1872, il Circolo Filologico Milanese è la più antica associazione culturale della città e una delle prime in Italia.
Dal canto suo, l’Associazione Boristene, fondata e presieduta da Tereshchenko, si preoccupa di promuovere la cultura e la storia ucraina mediante l’organizzazione di eventi culturali e artistici volti a mostrarne l’appartenenza all’Europa, e una volta al mese organizza incontri di approfondimento e discussione a tema, con il contributo di ospiti internazionali. Un approccio partecipativo e creativo “per promuovere una maggiore consapevolezza sulla storia ucraina, su falsi miti e soprattutto una totale comprensione reciproca”.

Circolo Filologico Milanese
Circolo Filologico Milanese

Il programma e gli ospiti del festival “Ucraina è Ucraina” a Milano

Lunedì 27 maggio l’apertura del festival è affidata alla conferenza di Yaroslav Hrytsak, storico ucraino di fama internazionale e direttore dell’Istituto di Storia dell’Università di Lv’iv, che presenterà il suo ultimo libro Storia dell’Ucraina dal Medioevo a oggi. Ad accompagnarlo Giulia Lami, docente ordinaria di Storia dell’Europa orientale presso l’Università degli Studi di Milano, autrice del libro Ucraina in 100 dati.
Martedì 28 maggio il palinsesto prosegue all’insegna dell’arte con Kseniia Konstantynenko, filologa, critica, storica dell’arte, che introdurrà la platea alla storia dell’arte visiva ucraina. Seguirà la performance live dell’artista ucraina Alissa Marchenko presentata da Mariaelena Maieron, storica dell’arte e curatrice dei progetti artistici della Galleria BIANCHIZARDIN Contemporary Art di Milano.
Il 29 maggio, invece, la serata sarà dedicata alla musica, con la pianista ucraina Marta Kuziy, che proporrà un excursus nella musicale del Paese; a seguire, il concerto della pianista di origine ucraina Anastasiia Stovbyr e della violinista milanese Francesca Bonaita, prima del concerto del compositore e pianista Cesare Picco, che interpreterà le sue composizioni dedicate alla cultura e al popolo ucraino. La letteratura sarà protagonista il 30 maggio con Yaryna Grusha, scrittrice, pubblicista, traduttrice e docente di Lingua e Letteratura ucraina presso l’UNIMI e l’UNIBO, alla scoperta dei grandi scrittori ucraini, dai primi testi antichi fino alle opere contemporanee. A chiudere la serata saranno gli attori Letizia Bravi e Marco De Francesca.
L’ultimo appuntamento del festival, venerdì 31 maggio,si concentrerà infine sul cinema, ospite il regista Ivan Kozlenko, che illustrerà la storia del cinema ucraino a partire dal primo studio cinematografico di Odessa fino al Premio Oscar del 2024.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, previa registrazione sul sito dell’Associazione Boristene.

Livia Montagnoli

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati