Doraemon incontra (anche) Leonardo da Vinci nella collezione di UNIQLO x Louvre

Non solo T-shirt, ma anche uno short film che unisce l’arte alla pop culture in modo simpatico. Ecco lo spot che promuove la nuova capsule UNIQLO x Louvre

Leonardo da Vinci e Johannes Vermeer non furono contemporanei, ma entrambi hanno lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte. Oggi, i loro capolavori si uniscono sorprendentemente a un’icona della cultura pop giapponese: Doraemon, personaggio d’invenzione noto per fumetti e pellicole a lui dedicati.

La collaborazione UNIQLO x Louvre

La nuova linea di T-shirt Doraemon Meets the Louvre, appena lanciata da Uniqlo e anticipata da uno short film, celebra questo inedito incontro tra arte classica e manga attraverso quattro magliette a maniche corte, portando il celebre gatto robot del futuro e il suo inseparabile amico Nobita tra le sale del museo più famoso del mondo.

Doraemon, un’icona pop

Dietro Doraemon ci sono due nomi fondamentali dell’animazione giapponese: Hiroshi Fujimoto e Motoo Abiko, meglio conosciuti con gli pseudonimi Fujiko F. Fujio e Fujiko Fujio A, e con il nome collettivo Fujiko Fujio, usato per i progetti realizzati insieme, tra cui proprio il mitico Doraemon.

Doraemon incontra Leonardo da Vinci

Tra i design proposti, spiccano due magliette: una ispirata alla Gioconda di Leonardo da Vinci, in cui Doraemon e Nobita osservano l’opera come semplici visitatori; l’altra rilegge L’Astronomo di Vermeer, dove il gatto robot usa uno dei suoi gadget futuristici per interagire con il dipinto in modo unico.

La collezione arriva in un momento perfetto: nelle sale giapponesi è infatti uscito il nuovo film Doraemon: Nobita’s Art World Tales, che ruota proprio attorno al mondo dell’arte. E in fondo, immaginare Doraemon che porta Nobita in una gita culturale al Louvre è coerente con la sua missione: aiutarlo a crescere e migliorare, anche attraverso l’arte.

Giulio Solfrizzi

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Giulio Solfrizzi

Giulio Solfrizzi

Barese trapiantato a Milano, da sempre ammaliato dall’arte del vestire e del sapersi vestire. Successivamente appassionato di arte a tutto tondo, perseguendo il motto “l’arte per l’arte”. Studente, giornalista di moda e costume, ma anche esperto di comunicazione in crescita.

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