La primavera della pittura: la mostra di Felice Casorati a Palazzo Reale a Milano

L’insegnamento, le donne, il teatro: una mostra a Milano celebra l’opera di Felice Casorati, maestro della pittura a cavallo tra due secoli

Ero una studentessa quando nel 1990 ho avuto occasione di vedere la mostra di Felice Casorati (Novara, 1883 – Torino, 1963) a Palazzo Reale. Accompagnava un piccolo gruppo la nostra docente di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università Statale, Maria Mimita Lamberti, esperta di quel raffinato artista che stavo scoprendo nella sua grandezza proprio in quel momento. Nel corso degli anni ogni volta che ne ho avuto l’occasione ho cercato di approfondire la mia conoscenza su questo artista riservato, colto, per certi versi esoterico.

La mostra di Felice Casorati a Milano

La mostra milanese è una ghiotta occasione in tal senso. Vede coinvolti gli autori del catalogo generale dell’artista, Giorgina Bertolino e Francesco Poli e Fernando Mazzocca, importante studioso di storia dell’arte. Una mostra questa che fa il punto su un protagonista dell’arte e della cultura italiana. Pur avendo vissuto i suoi anni più importanti durante il fascismo, Casorati ha sempre avuto una posizione distaccata dal regime.
Amico del giovane Piero Gobetti, legato al compositore Alfredo Casella, che ritrae in un dipinto presente a Milano, Casorati, laureato in Giurisprudenza, ha lasciato nella città che lo aveva adottato, Torino, tracce fondamentali. Riferimento per intere generazioni ha insegnato all’Accademia Albertina. Alcuni anziani artisti ancor alo ricordano con il suo piglio magistrale e severo, ma ha anche diretto una sua scuola privata di pittura, dove si è formato il gruppo dei Sei.

Casorati: gli esordi

La mostra antologica milanese è divisa in sezioni. Dagli esordi tra Padova e Napoli, in cui è compreso tra gli altri Le ereditiere del 1910 alle Allegorie e Simboli che segnano il periodo veronese dal 1912 al 1914, una sezione particolarmente ricca in cui sono anche opere grafiche e sculture, come le tre maschere del 1914, qui riunite.

Casorati a Torino

Il terzo gruppo di opere riguarda il periodo torinese con le grandi tempere realizzate fra il 1918 e il 1920. Maschere e armature tra il 1914 e il 1921 propone le straordinarie tempere dedicate ai giocattoli. Cuore della mostra può essere considerato il gruppo di lavori dell’inizio dei Venti dei quali fanno parte tra gli altri la pierfrancescana Silvana Cenni e Le uova sul cassettone, in cui il richiamo è a certa arte fiamminga. Interessante il rapporto dell’artista con l’industriale intellettuale Riccardo Gualino. Sono qui in mostra, rari a vedersi, i bassorilievi per il teatro privato di casa Gualino, realizzato dall’architetto Alberto Sartoris, e dai pittori Chessa e Casorati, che eseguì in quello stesso periodi gli stupendi ritratti del collezionista, della moglie Cesarina e del figlio Renato, qui in mostra. Un’altra sezione propone le opere per la Biennale veneziana del 1924.

Raja, 1924-1925, tempera su tavola, 120 x 100 cm. Collezione privata. Photo Credit Matteo De Fina. © Felice Casorati by SIAE
Raja, 1924-1925, tempera su tavola, 120 x 100 cm. Collezione privata. Photo Credit Matteo De Fina. © Felice Casorati by SIAE

Casorati: la primavera della pittura

Quindi il gruppo delle conversazioni platoniche della seconda metà dei Venti con persone e oggetti. Le più solari opere realizzate dal 1927 al 1932 sono raccolte sotto il titolo La primavera della pittura. Altre sezioni sono dedicate alle figure malinconiche degli anni Trenta e ai capolavori di questi stessi anni in con protagoniste sono figure di donne. L’enigma di Narciso è il titolo della serie di dipinti realizzati durante la seconda guerra mondiale, al quale fanno seguito le opere degli ultimi anni. In chiusura una scelta dei bozzetti di Casorati scenografo per il Teatro alla Scala, in cui è possibile tirare le fila della sua importante ricerca artistica.

Angela Madesani  

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Angela Madesani

Angela Madesani

Storica dell’arte e curatrice indipendente, è autrice, fra le altre cose, del volume “Le icone fluttuanti. Storia del cinema d’artista e della videoarte in Italia”, di “Storia della fotografia” per i tipi di Bruno Mondadori e di “Le intelligenze dell’arte”…

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