Per il Fuorisalone riaperto a Milano dopo 20 anni Palazzo dell’Ufficio Elettorale

In occasione del Fuorisalone ha riaperto al pubblico un edificio post-risorgimentale, chiuso da oltre 20 anni. Ha ospitato il progetto super scenografico del duo newyorchese Snarkitecture. Le immagini

Il Salone del Mobile ha tanti meriti. In primis quello di riuscire a catalizzare l’attenzione internazionale sulla città di Milano e di portare in città migliaia di turisti, ma ha anche un altro vantaggio. La richiesta incessante di location, offre l’opportunità di riscoprire luoghi di solito inaccessibili. È il caso di Palazzo dell’Ufficio Elettorale, stabile post-risorgimentale (1863-67) che ha riaperto, dopo 20 anni, in occasione del Salone del Mobile per presentare l’installazione dello studio newyorchese Snarkitecture, uno dei progetti più interessanti dell’intera kermesse.

Il Palazzo dell'Ufficio Elettorale di Milano riaperto dopo 20 anni

Il Palazzo dell’Ufficio Elettorale di Milano riaperto dopo 20 anni

IL PALAZZO

Una storia controversa quella dell’edificio, chiuso da oltre vent’anni. Realizzato in stile eclettico di ispirazione neorinascimentale, è ricco di elementi decorativi. Edificato nella seconda metà dell’Ottocento, il palazzo ha ospitato nel 1924 il Rettorato e le prime due facoltà umanistiche, Giurisprudenza e Lettere e Filosofia, della neonata Università degli Studi di Milano, istituita nel 1923. Nel dopoguerra, con il trasferimento dell’Università nella attuale sede dell’antico Ospedale Ca’ Granda, il palazzo tornò al Comune che vi installò l’Ufficio Elettorale e l’Ufficio Contravvenzioni dei Vigili Urbani. Oggi gli uffici comunali sono stati trasferiti ed il palazzo è stato messo in vendita dal comune nel 2015, rimanendo però invenduto. Il progetto è di trasformarlo in un hotel di lusso, ma un po’ per via dei costi elevati per l’acquisto – si parla di una base d’asta che si aggira tra i 40 e i 45 milioni di euro – un po’ per le ingenti spese di ristrutturazione, ad oggi non ha ancora trovato acquirenti.

Il Palazzo dell'Ufficio Elettorale di Milano riaperto dopo 20 anni

Il Palazzo dell’Ufficio Elettorale di Milano riaperto dopo 20 anni

IL PROGETTO PER IL FUORISALONE

Quale occasione più ghiotta, dunque, del Salone del Mobile per riaprire il palazzo e mostrarlo al pubblico. Lo studio newyorchese Snarkitecture ha presentato a Palazzo dell’Ufficio Elettorale, in zona Porta Romana, il proprio progetto per il Fuorisalone. Nata dalla collaborazione con Caesarstone, azienda leader nella produzione di superfici in quarzo, la proposta del duo di architetti rivoluziona l’idea del piano-cucina. Quattro piani di lavoro differenti, chiamati “Ice Island”, “Water Island”, “Steam Island” e “Play Island” ed ispirati agli stati mutevoli dell’acqua. Ghiacciai, fiumi e geyser sono stati la fonte per gli architetti nella trasformazione delle superfici Caesarstone in quattro banconi dalle forme sinuose e stratificate che emulano la topografia naturale di un’isola. Essendo l’anno dedicato ad Eurocucina, il duo ha espanso i limiti dell’area votata alla trasformazione del cibo progettando un’enorme arena che condensa, letteralmente, in un unico ambiente due opposti: la Steam Kitchen Island e la Ice Kitchen Island. E il futuro, nuovamente, per questa edizione del Fuorisalone, sembra trovarsi su un altro pianeta, dato che Snarkitecture ha trasformato l’elemento dell’acqua in Altered States, una landa dominata da sorgenti calde e fredde che si alternano fra continue metafore di rappresentazione della natura e dell’architettura, entrambe incise sulle superfici marmoree. Al centro dello spazio, realizzata in White Attica, è stata modellata un’isola circolare adamantina con stazioni dedicate a mostrare la trasformazione dell’acqua in tutti i suoi diversi stadi. I rilievi topografici incisi sulla superficie, inoltre, sono accompagnati da piedistalli metallici, nuovi prodotti industriali Caesastone, chiamati Cloudburst Concrete, Airy Concretee Rugged Concreteche simulano i colori più puri del paesaggio. Le immagini

Ginevra Bria

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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