Le novità della Fondazione Modena Arti Visive secondo la neodirettrice Diana Baldon

La Fondazione Modena Arti Visive, che raggruppa i tre principali istituti espositivi modenesi - la Galleria Civica, Fondazione Fotografia e Museo della Figurina – presenta il suo programma per il 2018, con la nuova direttrice Diana Baldon

L’attività espositiva a Modena si fa in tre. Merito di una nuova sinergia tra importanti strutture istituzionali della città. Dopo numerosi annunci nasce difatti la Fondazione Modena Arti Visive, che raggruppa i tre principali istituti espositivi modenesi – la Galleria Civica, Fondazione Fotografia e Museo della Figurina – e presenta un programma per il 2018 degno di attenzione per una città che ha sicuramente una sana volontà di recupero, dopo parecchi mesi trascorsi senza una direzione. Sotto la guida della nuova e propositiva direttrice Diana Baldon, che proviene da una solida esperienza all’estero, il programma si presenta nutrito e ricco di vere e proprie chicche, come la ricercata esposizione sulle vignette satiriche dell’artista di fama internazionale Ad Reinhart, conosciute in Italia soltanto da un certo collezionismo di nicchia.

Diana Baldon (courtesy Malmö Konsthall e Johan Bävman)

Diana Baldon (courtesy Malmö Konsthall e Johan Bävman)

GIOVANI ITALIANI AL MUSEO

Altra presenza di alto livello la statunitense Sharon Lockhart, mentre non mancano le giovani presenze italiane, come Adelita Husni-Bey, dopo la prova biennalesca, e un occhio di riguardo alle collezioni della Galleria che saranno raccontate con una mostra. Si intitola A cosa serve l’utopia e intende rilanciare il patrimonio collezionistico gestito dalla neonata FMAV. Non viene trascurato il Museo della Figurina, con una mostra sui fumetti giapponesi tanto amati da una certa generazione, World Masterpiece Theater. I curatori della scuola di alta formazione e i giovani fotografi avranno l’occasione di costruire insieme una mostra a Palazzo Santa Margherita. “Nel breve lasso di tempo intercorso dalla nascita di FMAV, sono orgogliosa che, con tutto il fantastico staff, abbiamo avviato mostre di artisti importanti, la maggior parte dei quali non ha mai avuto un’ampia mostra personale in Italia, e collaborazioni con istituzioni e organizzazioni di prestigio come il Mudam Luxembourg, la Fondazione Ad Reinhardt di New York e il FestivalFotografia Europea 2018 di Reggio Emilia.”, spiega Diana Baldon. Ampio spazio anche per la didattica, in una linea di programma che intende essere sinergica, e creare un vero dipartimento unico educativo. “Le politiche culturali sono una parte importante della nostra identità e della valorizzazione di ciò che siamo” ha affermato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli “ed il programma che presentiamo oggi segna un 2018 di grande impegno, con mostre che già nella prima parte dell’anno attireranno l’attenzione di pubblico e critica.” Una Modena dunque che vuole tornare ad essere attrattiva per un turismo che grazie anche alla Motor Valley negli ultimi tempi è aumentato a vista d’occhio. Gino Lugli, presidente della FMAV ha sottolineato l’importanza del rapporto pubblico-privato e la possibilità di avvicinare anche il mondo imprenditoriale cittadino: “In questo periodo ha preso forma un progetto di integrazione pubblico-privato di tre diverse strutture che manterranno la distintività dei propri marchi ma godranno di una governance unitaria che permetterà di coordinare le attività espositive coprendo un vasto panorama di forme artistiche.”

– Francesca Baboni

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Francesca Baboni

Francesca Baboni

Francesca Baboni vive a Correggio (Re). Laureata in Lettere Classiche con indirizzo storico-artistico all'Università di Bologna, è critico d'arte, storico dell'arte e curatrice indipendente. Da diversi anni cura per spazi privati ed istituzionali mostre personali e collettive di artisti contemporanei,…

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