L’ultima opera di Zaha Hadid. Inaugura a Salerno la stazione marittima pensata dall’archistar anglo-irachena come un’ostrica: ecco le foto in anteprima

Con una lectio commemorativa di Stefano Boeri, lunedì 25 aprile sarà inaugurato uno degli ultimi interventi architettonici nel nostro Paese dell’archistar anglo-irachena Zaha Hadid, recentemente scomparsa: la stazione marittima di Salerno. Pensata come “un’ostrica con un guscio duro esterno che racchiude elementi fluidi e morbidi all’interno; una copertura “temprata” che costituisce uno scudo protettivo dall’intenso […]

Con una lectio commemorativa di Stefano Boeri, lunedì 25 aprile sarà inaugurato uno degli ultimi interventi architettonici nel nostro Paese dell’archistar anglo-irachena Zaha Hadid, recentemente scomparsa: la stazione marittima di Salerno. Pensata come “un’ostrica con un guscio duro esterno che racchiude elementi fluidi e morbidi all’interno; una copertura “temprata” che costituisce uno scudo protettivo dall’intenso sole del Mediterraneo”, lo scalo sancisce con il suo aspetto scultoreo il passaggio dalla terra al mare, dal solido al liquido sia esteticamente che funzionalmente. Situata nel molo Manfredi, a cavallo tra il porto commerciale e il lungomare cittadino, questa struttura in cemento, vetro e una copertura in ceramica ha il compito di guidare i passeggeri attraverso tre punti focali: la biglietteria, il ristorante e la sala d’attesa. La stazione si sviluppa su una superficie di 4.500 mq distribuiti su due livelli divisi in tre blocchi connessi tra di loro: gli uffici amministrativi, il terminal per i traghetti e quello per le navi da crociera. Di notte la stazione, con la sua illuminazione, funge da ideale faro per l’antico porto. A brevissimo un ampio articolo analizzerà su Artribune il grande progetto: intanto eccovi le foto di Giacomo Santoro in anteprima…

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