La notte solitaria di Moby e Mark Lanegan. Singolo e video, per il Record Store Day. Nel nome del vinile

Record Store Day: una giornata mondiale dedicata alla cultura del vinile. Celebrando la belelzza dei dischi e supportando i negozi che resistono, nonostante l'esplosione del digitale. Per l'occasione un singolo, con tanto di video, di Moby e Mark Lanegan

Ormai un cimelio per nostalgici, per esperti e appassionati, per dj col gusto del suono ruvido, tattile, analogico. Il vinile, già consacrato nell’Olimpo delle icone del ‘900, è oggetto del desiderio illuminato da un’inconfondibile aura. E c’è una giornata, celebrata in tutto il mondo, che omaggia i cari, vecchi dischi e i tradizionali negozi in cui acquistarli. Sabato 20 aprile si festeggia la sesta edizione del Record Store Day, che coinvolge centinaia di record store tra gli USA, l’Europa e l’Australia, e che vede arrivare sul mercato, per l’occasione, un buon numero di uscite discografiche. “Come testimonial del Record Store Day 2013”, ha affermato Jack White, “sono orgoglioso di contribuire a sostenere chiunque pensi che ci sia bellezza e amore nell’atto di visitare un negozio di dischi e si incuriosisca a qualcosa di nuovo che potrebbe cambiare il modo in cui si guarda al mondo, alle altre persone, all’arte e, in definitiva, a se stessi“.

The Lonely Night

The Lonely Night

Si chiama The Lonely Night il singolo sfornato ad hoc dal grande Moby insieme a Mark Lanegan, ex cantante degli Screaming Trees e già voce dei Queens of the Stone Age. Una collaborazione inedita, per un’uscita esclusiva: un 45 giri stampato in edizione limitata da Little Idiot, etichetta dello stesso Moby. All’interno anche un remix electro di Photek, celebre dj e producer britannico, con base a Los Angeles. Tre nomi d’eccezione, per un gioiellino che è già la soundtrack migliore di questo sabato di primavera, dedicato alla bellezza immortale del feticcio musicale per eccellenza.
La voce cavernosa e suadente di Lanegan si dissolve fra trame di note cristalline, nel calore di una ballata onirica, notturna. Paesaggi di suoni e di parole, come una storia sussurrata, come un viaggio nel tempo e nella memoria. E sono proprio degli splendidi paesaggi quelli che Colin Rich sceglie di cucire insieme per il suo breve film dedicato al pezzo. Cieli stellati, banchi di nuvole oscure, luci di città viste dall’alto, linee di montagne selvatiche, scorci di deserto e intrecci di arbusti rischiarati dalla luna. Lungo un tempo solitario che spinge la notte verso l’alba.

– Helga Marsala

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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