Mappando Alighiero e Alighiero

Se c’è un artista del secondo Novecento che risulta attualissimo (in corso la retrospettiva al Maxxi di Roma), tra lavori postali, ricami e tratti a biro, è il nostro Boetti. Ma Alighiero non è da meno. Una selezione di opere allo Studio Visconti di Milano, fino al 22 marzo.

Verso il 1972, dopo qualche anno di attività, Alighiero Boetti (Torino, 1940 – Roma, 1994) inizia a firmare i propri lavori congiungendo con una e il proprio nome al proprio cognome. Due identità unite ma distinte: più infantile ed estrema l’una, più astratta e categorizzata l’altra (è l’artista stesso a metterla in questi termini). Il doppio potrebbe essere una ripetizione perfettamente illusoria: Twins, del 1990, mostra due diverse stampe di una coppia di gemelli, David e Matthew, che occupano la copertina di Newsweek. Il doppio potrebbe essere anche una presenza esclamata, che non lascia nulla sullo sfondo, come i quadrati ricamati degli arazzi che ospitano le lettere: non è chiaro se ci sia uno sfondo, o quale sia.
Boetti ha determinato nel suo lavoro un limbo dove parole e immagini si generano senza differenziarsi nettamente. Geometrie solo apparentemente caotiche, le sue, dedite all’estetica e quindi all’ordine. Doppiamente da vedere.

Lucia Grassiccia

Milano // fino al 22 marzo 2013
Alighiero Boetti – Alighiero e Boetti
STUDIO VISCONTI
Corso Monforte 23
02 795251
[email protected]
www.studiovisconti.net

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Lucia Grassiccia

Lucia Grassiccia

Lucia Grassiccia è nata a Modica (RG) nel 1986. Dopo una formazione tecnico-linguistica ha studiato presso l’Accademia di belle arti di Catania, dove ha contribuito a fondare e dirigere un webzine sperimentale (www.hzine.it) gestito da un gruppo di allievi dell’accademia.…

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