Nastri ricorsivi. Torna Franklin Evans

Negli spazi raccolti della Galleria Luger, Franklin Evans installa la sua terza personale milanese. Apparentemente più metodico, ma non per questo meno denso, l'artista traccia diastole e sistole della propria linearità compositiva. Rievocando, fino al 15 giugno, Robert Rauschemberg.

Il ritmo geometrico delle componenti formali e l’andatura compositiva affastellata di ripetizioni metodiche, infine, condensano in una nuova dimensione. L’atelier illimitato di Franklin Evans (Reno, 1967; vive a New York), composto da assemblaggi di nastri adesivi, schizzi, pennellate di colore e cortocircuiti speculativi, in occasione di Fatbedfactum02 ingentilisce e prende la forma strutturata delle due sale. I confini dei lavori, infatti, vengono educati a conferire maggiore contrasto lineare nell’unità dei segmenti applicati. Rievocando la serie di dipinti Factum (1965-67) di Rauschemberg, Evans assume la scansione del tempo come cardine compositivo, già presente nella sua mostra precedente (times2), tema che egli utilizza, in questa occasione, per doppiare la mostra in due luoghi diversi: a New York, presso la Sue Scott Gallery e, per l’appunto, da Federico Luger.

Ginevra Bria

Milano // fino al 15 giugno 2012
Franklin Evans – Fatbedfactum02
GALLERIA FEDERICO LUGER
Via Circo 1
02 67391341
[email protected]
www.federicoluger.com

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Ginevra Bria

Ginevra Bria

Ginevra Bria è critico d’arte e curatore di Isisuf – Istituto Internazionale di Studi sul Futurismo di Milano. È specializzata in arte contemporanea latinoamericana.

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