L’incredibile storia della città in miniatura costruita vicino a Brescia

In 25 anni di lavoro, Roberto Scalmana ha costruito nel suo giardino a Remedello di Sopra una città ideale in miniatura. Un omaggio appassionato alla storia dell’arte e dell’architettura italiana

Arrivando a Remedello di Sopra, in provincia di Brescia, si scorge l’apertura di una cancellata, che lascia intravedere un’incredibile meraviglia: La città ideale, dal sogno di Roberto Scalmana. Lunedì di Pasqua 2025 ho appuntamento con Roberto per vedere questo luogo che ho scoperto ormai due anni fa, da un post pubblicato su Instagram.

La città ideale di Roberto Scalmana

Entrando nella residenza di Roberto si dispiega alla vista una incredibile città in miniatura (in scala 1:25) costruita nel giardino della sua casa. Roberto, ingegnere di 42 anni, mi racconta che sua madre, di origine tedesca, profonda conoscitrice dell’arte italiana, gli ha trasmesso fin da piccolo la passione per la storia dell’arte, in particolare per le architetture italiane, attraverso gli affreschi di Giotto e le vedute del Canaletto. Sfogliando i libri della biblioteca della madre, ha costruito la sua prima casa all’età di dodici anni e poi, a partire dal 2000, ha creato in maniera rigorosa e dettagliata un’intera città fatta di cemento, utilizzando oltre 150 tonnellate di materiale da costruzione.

La stratificazione stilistica dell’opera di Roberto Scalmana

Quel che emerge fin da subito è la solidità delle costruzioni, create con tanto di fondamenta e impianti fognari, dentro i quali scorre l’acqua che, nascendo da una cascata artificiale, attraversa i fiumi articolati che bagnano la città. Fedele alla storia dell’arte, ci mostra che le città sono fatte di stratificazioni, un amalgamarsi delle epoche storiche, così alle chiese medievali si affiancano gli edifici rinascimentali e le rovine romane. Gli edifici ci ricordano luoghi che abbiamo visto in Italia, ma nessuno di essi è la copia esatta di qualcosa di esistente, quanto un prodotto della fantasia dell’autore che ha rielaborato nel tempo le bellezze delle città italiane. Il luogo diviene città ideale in quanto somma e sintesi dei luoghi che siamo abituati ad attraversare in Italia, la nazione che conta più siti Unesco al mondo.

Roberto Scalmana e la passione per il dettaglio

C’è una luce negli occhi di Roberto mentre racconta la sua creazione, alla quale dedica tutto il tempo che ha a disposizione al di fuori del lavoro; la sera spesso si siede in giardino ad immaginare la città che diventa viva. Anche la parte boschiva ha dell’incredibile: alberi veri, piantati e curati in modo tale da rimanere piccoli, mantenendo le proporzioni corrette nel contesto della città. Con la macchina fotografica attraverso la città dai lati in cui si può entrare, toccando il tetto degli edifici, abbassandomi per guardare dentro alle finestre e lo stupore continua, nel vedere gli interni delle chiese altamente realistici, pieni di dettagli, mentre Roberto mi racconta che ora sta lavorando agli affreschi. Rimango a pranzo con la famiglia di Roberto, la casa in cui è nato è piena di quadri, incisioni e libri di storia dell’arte. Per ora questo luogo è visitabile su richiesta, ma è nelle intenzioni del suo inventore trasformarlo in un museo.

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Silvia Camporesi

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Silvia Camporesi

Silvia Camporesi

Silvia Camporesi (nata a Forlì nel 1973), laureata in filosofia, vive a Forlì. Attraverso i linguaggi della fotografia e del video costruisce racconti che traggono spunto dal mito, dalla letteratura, dalle religioni e dalla vita reale. Negli ultimi anni la…

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