Nasce ad Arles un nuovo museo della maison di profumi Fragonard

In vista del centenario, la storica maison di profumi annuncia per il 2025 la seconda sede del suo Museo Provenzale del Costume e del Gioiello, dopo quella di Grasse. Intanto nelle sue dimore in Costa Azzurra apre tre mostre

Raddoppia il Museo Provenzale del Costume e del Gioiello, proprietà delle tre sorelle Costa, eredi dell’impero dei profumi Fragonard di Grasse: dopo la bella casa padronale nel centro di questa cittadina della Costa Azzurra, sulle colline a nord di Cannes, la maison francese aprirà un nuovo spazio in Provenza, ad Arles, nel 2025. L’annuncio arriva dalla sua mente creativa, Agnès Costa, a latere delle due mostre di arte antica e fotografia contemporanea appena inaugurate nel vicino Museo Jean-Honoré Fragonard di Grasse. “Il futuro museo di Arles ospiterà 20mila pezzi della collezione di Magali Pascal, amica di mia madre e come lei appassionata di costumi provenzali”, ci confida Agnès. “Sorgerà all’interno del vecchio edificio dell’Hôtel Bouchaud de Bussy che sarà ristrutturato dallo studio KO, lo stesso team di architetti che ha curato il progetto del nuovo museo dedicato allo stilista Yves Saint Laurent a Marrakech”.

VERSO IL CENTENARIO DELLA PROFUMERIA FRAGONARD

Una bella iniziativa quella di Arles (dove Fragonard possiede già un Bed and Breakfast abbinato a una sua boutique) in vista del centenario della storica profumeria. Fondata nel 1926 a Grasse dall’imprenditore francese Eugène Fuchs, la profumeria è intitolata al suo concittadino più celebre, il pittore Jean-Honoré Fragonard (1732-1806), per omaggiarlo in quanto figlio di un guantaio profumiere di Grasse, François Fragonard. Conceria nel XVIII secolo e poi profumeria nel secolo successivo, la fabbrica acquisita dalla famiglia Fuchs, nel centro storico della cittadina francese, porta avanti la tradizione dei profumi e conosce ben presto un nuovo sviluppo. È lei a introdurre il nuovissimo concetto di proporre ai clienti fedeli di visitare i laboratori di produzione, e di accompagnare la visita alla vendita diretta dei prodotti. Un format di successo allora, quando fra le due guerre la Costa Azzurra è attraversata da artisti, musicisti, scrittori, pittori e da una nuova generazione di turisti, soprattutto americani, innamorati di questa magnifica regione, ribattezzata “the French Riviera”. E ancora oggi, con la quarta generazione di profumieri alla guida della Maison Fragonard, le tre figlie di Jean-François Costa, figlio del genero di Eugène Fuchs, François Costa: Agnès, Françoise e Anne, rispettivamente responsabili della parte finanziaria e del controllo produzione. “Siamo una piccola azienda familiare e questo ci permette libertà decisionale e di ridurre le distanze di certi passaggi come le scelte dei nostri ‘nasi’, amici fidati”, ci ricorda Agnès. “Ma siamo anche una delle poche aziende di profumi che sono anche un museo, disegnano una linea di abbigliamento, di gioielli e di design per la casa”.

LE NUOVE MOSTRE NEI MUSEI FRAGONARD A GRASSE

I musei Fragonard a Grasse sono tre (un quarto, quello del Profumo, è a Parigi) e sono il fiore all’occhiello di questa cittadina dove abbondano le vetrine con il nome di questa prestigiosa casa. Profumeria, ma anche negozi di abbigliamento, gioielli e oggetti decorativi per la casa. Nell’ultimo arrivato, il Museo Jean-Honoré Fragonard, che ha aperto i battenti nel 2011 in una delle prime dimore edificate alla fine del XVII secolo e presenta una collezione permanente di una ventina tra le maggiori opere di Jean-Honoré Fragonard, oltre a circa quaranta dipinti di due artisti di Grasse, Marguerite Gérard, cognata e discepola di Fragonard, e Jean-Baptiste Mallet, sono due le mostre appena inaugurate, entrambe visitabili fino all’8 ottobre. Curata da Carole Blumenfeld, la mostra Je declare vivre de mon art racconta la curiosa storia di quattro sorelle pittrici, Marie-Victoire, Marie-Élisabeth, Marie-Geneviève e Marie-Denise Lemoine, nonché della loro cugina Jeanne Elisabeth Gabiou: trasformano in atelier la comune abitazione nel cuore di Parigi in piena Rivoluzione francese, in una sorta di protofemminismo che le porta diversi successi artistici. L’altra mostra dal titolo #SIAMOAGATA! è una collettiva curata da Charlotte Urbain in collaborazione con Roberta Carchiolo, che coinvolge sei artisti siciliani su sette in un inedito mix di streetart e fotografia: accanto a immagini dei murales catanesi di Salvatore Benintende (in arte TVBOY) e Luca Prete, i lavori dei fotografi Carmen Cardillo, Laura Daddabbo, Gaetano Gambino, Egidio Liggera, Carmelo Nicosia. Dura fino all’8 ottobre anche la terza mostra Païsan.o, già inaugurata ad aprile presso il Museo Provenzale del Costume e del Gioiello: aperto nel 1977, all’interno di un antico palazzo, dimora della marchesa di Cabris, accoglie l’imponente collezione di Hélène Costa, moglie di Jean Francois Costa, a capo delle profumerie Fragonard dal 1950. Curata da Eva Lorenzini e Clément Trouche, Païsan.o racconta la vita rurale di questa storica regione della Francia meridionale attraverso abiti e accessori dal ‘700 all’inizio del XX secolo: forse un assaggio di quello che si potrà vedere nel neonato museo di Arles? In attesa di scoprirlo quando aprirà nel 2025, si può visitare intanto quello di Grasse. E farsi sorprendere da questa cittadina che offre anche architetture contemporanee come la splendida Mediateca Charles Nègre, in pietra, ceramica e poco cemento, progettata dagli architetti Emmanuelle e Laurent Beaudouin con Ivry Serres.

Claudia Giraud

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

Scopri di più