Una grande scultura di Bob Dylan tra i vigneti in Provenza

Ma nella tenuta di Château La Coste non troverete solo la nuova opera del grande musicista (e una sua mostra), qui tra vigneti e spazi espositivi anche altre 40 grandi opere d'arte contemporanea installate permanentemente all'aperto tra i vigneti

Situato nel mezzo della Provenza tra la storica città di Aix-En-Provence e il Luberon National Park, Château La Coste è un vigneto dove vino, arte e architettura convivono in armonia. Da quando ha aperto al pubblico nel 2011, la tenuta permette di scoprire 40 grandi opere d’arte contemporanea installate permanentemente all’aperto e 5 spazi della galleria, offrendo un’esperienza unica nel cuore dei suoi 500 acri. Ora c’è una nuova installazione permanente di un grande musicista: Bob Dylan (Duluth, Minnesota, 1941). Il cantautore poetico e impegnato, che scrive canzoni da 60 anni, e per la profondità dei suoi testi ha ricevuto il Nobel per la Letteratura nel 2017, è però anche un artista visivo che ora ha scelto la Francia come Paese dove collocare la sua prima scultura permanente.

Rail Car by Bob Dylan, Château La Coste (1200x801)

Rail Car by Bob Dylan, Château La Coste

LA MONUMENTALE INSTALLAZIONE RAIL CAR DI BOB DYLAN

Si tratta della monumentale installazione Rail Car, costruita con circa sette tonnellate di ferro e posizionata sugli antichi binari del treno, tra le vigne di Château La Coste in Provenza. Esposta alle intemperie, presenta motivi di scale, ruote e attrezzi. Dylan ha dichiarato al Guardian che l’opera d’arte “rappresenta la percezione e la realtà allo stesso tempo … tutto il ferro è ricontestualizzato per rappresentare pace, serenità e immobilità“. E ha aggiunto: “Racconta le illusioni di un viaggio, piuttosto che la sua contemplazione“. Le ferrovie sono una caratteristica ricorrente nella pittura di Dylan, che ne ha scritto anche nel suo libro di memorie, Chronicles: Volume One: “Ho visto treni fin da piccolo e mi hanno sempre fatto sentire al sicuro. I grandi vagoni merci, i vagoni del minerale di ferro, i treni passeggeri, i vagoni Pullman. Non c’era posto in cui andare nella mia città natale senza aspettare agli incroci che lunghi treni passassero“.

Bob Dylan, Chateau La Coste (1154x1200)

Bob Dylan, Chateau La Coste

LA PRIMA MOSTRA DI DIPINTI DI BOB DYLAN IN FRANCIA

E la pittura ritorna anche qui a Château La Coste, perché alla grande scultura si affianca per la prim avolta in Francia una mostra con 24 dipinti di Dylan intitolata Drawn Blank in Provence, in corso fino al 23 ottobre nella galleria d’arte progettata da Renzo Piano. Si tratta di tele basate sui disegni di Dylan, originariamente realizzati durante i tour in Europa e in America tra il 1989 e il 1991, e portati avanti in forma di dipinto nella serie omonima The Drawn Blank (2008–2013). Il cantante e cantautore, Bob Dylan è anche autore, regista, attore, scrittore (nel suo ultimo libro The Philosophy of Modern Song, in uscita nelle librerie americane il prossimo 8 novembre, analizza ben 66 canzoni tra cui il celebre brano di Domenico Modugno, Volare) e soprattutto artista visivo. Dylan ne fa risalire le origini ai primi anni ’60, quando alcuni disegni diventano popolari su alcune copertine di album come Music from Big Pink (1968). È in questo periodo che riceve in regalo i suoi primi colori ad olio per il suo 27esimo compleanno chiedendo al suo amico, l’artista americano Bruce Dorfman, di mostrargli come usarli. Secondo Dorfman, Dylan puntava prima allo stile di Vermeer, seguito da Monet e poi da Van Gogh, trovandolo infine in Chagall, di cui aveva ammirato il lavoro durante una visita al Museo Guggenheim di New York.

– Claudia Giraud

Bob Dylan – Drawn Blank in Provence
Château La Coste
2750 Route de la Cride13610 Le Puy-Sainte-Réparade
Renzo Piano Pavilion
Fino al 23 ottobre 2022

www.chateau-la-coste.com/en/art-architecture/exhibitions.html

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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