Aprirà i battenti nel 2022 Silk Road Samarkand, grande complesso turistico dell’Asia Centrale

Nel tentativo di rilanciare turisticamente il proprio territorio e aprirlo alle fasce più alte del mercato, è stato progettato in Uzbekistan, nella zona orientale dell’antichissima città di Samarcanda, un grande polo ricettivo-culturale-commerciale, che si estenderà su una superficie di 260 ettari. Apertura prevista, estate 2022.

Nel tentativo di rilanciare turisticamente il proprio territorio e aprirlo alle fasce più alte del mercato, è stato progettato in Uzbekistan, nella zona orientale dell’antichissima città di Samarcanda, un grande polo ricettivo-culturale-commerciale, che si estenderà su una superficie di 260 ettari. Apertura prevista, estate 2022.

TURISMO D’ÉLITE

Destinato a essere il motore dello sviluppo turistico nella regione dei prossimi anni, il complesso si affaccia sul canale della città, che in epoca sovietica serviva come sede di allenamento della squadra nazionale di canottaggio. L’ingresso sarà decorato con motivi tradizionali che ricordano i maestosi archi del Registan, la piazza principale di Samarcanda con le splendide e famose madrasse. Il complesso si divide in due zone: un Business Cluster, sulla riva nord, che comprende una sala congressi e quattro hotel di lusso, e il Cluster Sud, con altri quattro boutique hotel, per un totale di 1.200 camere. Fra gli hotel spicca il Samarkand Regency Hotel a cinque stelle di 22 piani con 234 camere, tra cui suite executive e due suite presidenziali.
Tutt’intorno si svilupperanno campi sportivi, piste ciclabili, un parco acquatico con diverse piscine, nonché ristoranti, caffè, cliniche mediche e centri commerciali. Il progetto all’avanguardia, sviluppato da un team internazionale di architetti e ingegneri, consentirà di combinare diverse aree tematiche in un insieme architettonico equilibrato senza eguali in tutta la regione dell’Asia centrale. Almeno nelle dimensioni, il Silk Road Samarkand sembra essere un degno successore dei grandiosi monumenti del passato uzbeko.

UN PASSATO GLORIOSO

Samarcanda (“la Città ricca”), fu fondata oltre 2.500 anni fa e nella sua storia ha visto Alessandro Magno, i califfi arabi e le orde mongole di Gengis Khan, dalla fine del XIV Secolo e fino alla metà del XV, fu la capitale del regno di Tamerlano e del nipote Uluğ Bek, quest’ultimo colto astronomo e matematico che fu ucciso in una congiura di fanatici musulmani. Samarcanda fu per secoli al centro del ramo settentrionale della Via della Seta, a fino alla rivoluzione bolscevica fu anche un’importante zona di produzione artigianale di gioielli in oro. Centro della città antica, il Registan, su cui si affacciano la Madrasa Tilya Kori, quella di Uluğ Bek e la Madrassa Sherdar. Rimarchevoli anche la Moschea di Bibi Khanum, il grande bazar e i resti dell’osservatorio astronomico di Uluğ Bek. Appena fuori città, il sito archeologico di Afrasiab, antichissima città della SOgdiana che secondo la leggenda conserverebbe la tomba del profeta Daniele.
Una città meravigliosa, Patrimonio dell’Umanità, che si spera il turismo di massa non riduca a Disneyland del passato.

Niccolò Lucarelli

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Niccolò Lucarelli

Niccolò Lucarelli

Laureato in Studi Internazionali, è curatore, critico d’arte, di teatro e di jazz, e saggista di storia militare. Scrive su varie riviste di settore, cercando di fissare sulla pagina quella bellezza che, a ben guardare, ancora esiste nel mondo.

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