Isola d’Elba: arte e turismo nel segno di Napoleone. Tra Uffizi Diffusi e Luigi Ontani

Non solo mare e (200) spiagge. Nell’anno del Bicentenario napoleonico, l’Elba aspira a diventare un’isola della cultura, tra bellezze ambientali e storico-artistiche, con un posto anche per il contemporaneo. Ecco il nostro itinerario

L’Isola d’Elba, prossima al raggiungimento dell’immunità territoriale (ovvero Covid-free), si candida a diventare meta di un nuovo modello di turismo sostenibile e culturale, che leghi le bellezze ambientali con quelle storico-artistiche per vivere un’esperienza (o più esperienze) indimenticabili. E lo fa con vari eventi dedicati all’anno del Bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte il quale qui, nel cuore del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e riserva MAB Unesco, ha vissuto per quasi un anno in esilio, dotandola non solo di infrastrutture, leggi e tutele all’avanguardia, ma anche di uno spirito indomito e irrequieto tendente al miglioramento continuo. Si tratta di un progetto promozionale che vede l’Elba legata a cultura, natura e sport per 365 giorni all’anno, reso possibile dal tavolo di lavoro permanente di confronto tra tutti gli attori economici della filiera e le istituzioni, riuniti dal Gat, Gestione Associata per il Turismo dell’Elba, di cui ente capofila è il Comune di Capoliveri, sotto il marchio di Visit Elba.

ELBA ISOLA DELLA CULTURA

Uffizi Diffusi, Portoferraio, Isola d'Elba, 2021, courtesy VisitElba

Uffizi Diffusi, Portoferraio, Isola d’Elba, 2021, courtesy VisitElba

Qui non c’è solo il mare, ma molto di più che va scoperto poco alla volta”, ha dichiarato il coordinatore della Gat, Niccolò Censi, a margine della conferenza stampa inaugurale della mostra Nel segno di Napoleone, primo progetto degli Uffizi Diffusi che la Gat ha contribuito a coadiuvare a Portoferraio. “Questo evento è solo il punto di partenza di una nuova forma di turismo e ospitalità”. L’idea è, infatti, quella di proseguire la collaborazione con il museo fiorentino, da mantenere e sviluppare nel tempo, per valorizzare tutto il grande patrimonio artistico e culturale dell’isola inserito nella storia e nella tradizione toscana. Un bel volano non solo per il turismo (come quello esperenziale proposto dallo spazio ibrido L’Elba del Vicino di Rio Marina), ma anche per la visibilità di tutta la scena artistica contemporanea elbana, piegata dalla cronica carenza di spazi espositivi adeguati sull’isola: un aiuto in tal senso potrebbe presto arrivare dall’Open Air Museum Italo Bolano di San Martino – Portoferraioche ha appena annunciato la realizzazione di una Fondazione e di un progetto di ristrutturazione del Museo per renderlo idoneo ai più moderni standard museali e aprirlo ad una sempre maggiore fruibilità di giovani, di elbani e di ospiti che dal tutto il mondo giungono all’Elba. Questo circolo virtuoso innescato dalla convergenza tra Bicentenario napoleonico e Uffizi Diffusi si è concluso (momentaneamente) con l’arrivo sull’isola di Luigi Ontani, una star dell’arte contemporanea avvolta da ironica malinconia, che a Marciana alta ha debuttato nella sua prima mostra personale all’Isola d’Elba. Vediamo nel dettaglio questo e gli altri progetti in corso nel nostro itinerario di visita dell’isola…

– Claudia Giraud

http://www.visitelba.info

ISOLA D’ELBA: PRIMA TAPPA DEGLI UFFIZI DIFFUSI

Uffizi Diffusi, Portoferraio, Isola d'Elba, 2021, ph Claudia Giraud

Uffizi Diffusi, Portoferraio, Isola d’Elba, 2021, ph Claudia Giraud

Non poteva che partire dall’Isola d’Elba – e in particolare da Portoferraio – l’ambizioso progetto degli Uffizi Diffusi: una disseminazione del museo fiorentino in 60-100 sedi museali della Toscana. È in questa città che, a distanza di secoli, si incrociano i destini di Napoleone Bonaparte e di Cosimo I de’ Medici, quest’ultimo fondatore nella seconda metà del ‘500 degli Uffizi a Firenze e di Cosmopolis, ovvero Portoferraio, all’Isola d’Elba a partire dalle rovine delle ville romane circostanti: qui il controverso Imperatore dei Francesi sconterà quasi un anno di esilio, dal maggio 1814 al febbraio 1815, incidendo profondamente nello sviluppo dell’isola e nel rinnovamento di ogni settore delle arti in Toscana, lasciando un’impronta duratura anche nelle epoche successive. Sono state dunque selezionate opere delle Gallerie degli Uffizi – dipinti, sculture ed oggetti di arti applicate – incentrate sulla parabola napoleonica in territorio toscano, come l’intenso ritratto di Napoleone I, dipinto su porcellana dalla Manifattura di Sèvres nel 1810 dal decoratore Jean Georget, allievo di Jacques-Louis David. Il tutto in dialogo con i depositi della Pinacoteca Foresiana, all’interno della caserma di epoca rinascimentale De Laugier intitolata a Cesare De Laugier, ufficiale elbano che servì Napoleone, appena riaperta dopo la lunga chiusura a causa della pandemia. “Celebriamo il bicentenario napoleonico unendo le collezioni delle Gallerie alle ricchezze artistiche del territorio”, ha concluso il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, in visita sull’isola.

Uffizi diffusi – Nel segno di Napoleone
Fino al 10 ottobre 2021
Pinacoteca Foresiana – Caserma de Laugier, Salita Napoleone, Portoferraio
https://www.infoelba.it/

IL MUSEO DIFFUSO ITALO BOLANO

Open Air Museum Italo Bolano, San Martino Portoferraio, Isola d'Elba, 2021, courtesy VisitElba

Open Air Museum Italo Bolano, San Martino Portoferraio, Isola d’Elba, 2021, courtesy VisitElba

A pochi passi da Villa San Martino, residenza estiva di Napoleone nell’entroterra di Portoferraio, sorge nella rigogliosa campagna elbana l’Open Air Museum Italo Bolano. È qui che l’artista Italo Bolano (Portoferraio, 1936-Prato, 2020) ha raccolto negli anni una gran parte delle sue sculture e bassorilievi fortemente incentrati sul mito napoleonico, oltre ad aver disseminato l’isola di 60 opere monumentali in vetro, ceramica e acciaio, trasformandola in un Museo diffuso a cielo aperto. Ma l’amore per Napoleone è solo uno dei tanti aspetti di questo Open Air Museum che nasce nel 1964 con il nome di International Art Center, principalmente con lo scopo di essere un luogo di incontro per artisti e pubblico nell’armonia della natura, con 30 monumenti dell’artista elbano immersi in un parco di 10mila metri quadri di piante mediterranee, ora pronto a consolidarsi e ad espandersi. “Dopo la sua morte, avvenuta l’anno scorso, ho voluto che questo posto non diventasse un mausoleo ma assolvesse al suo desiderio iniziale di crocevia internazionale dell’arte e della cultura”, racconta ad Artribune la moglie Alessandra Bolano. “Così, ho realizzato una Fondazione che sarà operativa entro fine settembre con lo scopo di rendere permanente e pubblica questa struttura che si doterà di due nuovi padiglioni espositivi di 400 mq a forma di donna-isola sdraiata (uno dei temi ricorrenti dell’opera di Bolano N.d.R.), di un auditorium, di un teatro e di uno spazio per laboratori: l’idea è di dare un grande polo culturale all’Elba. Il progetto è già pronto, vincolato al reperimento fondi che non chiederò ai comuni dell’isola, alla quale mio marito ha dedicato tutta la sua vita, ma cercherò tramite bandi europei”.

https://www.italobolano.com

LA SCENA DELL’ARTE CONTEMPORANEA ELBANA

Presenza Assenza di Francesca Groppelli al Forte Falcone, Portoferraio, Isola d'Elba, 2021, courtesy VisitElba

Presenza Assenza di Francesca Groppelli al Forte Falcone, Portoferraio, Isola d’Elba, 2021, courtesy VisitElba

L’isola ha una grande tradizione di arte moderna: nel corso del ‘900 ha accolto personalità del mondo dell’architettura come Giò Ponti, incaricato di realizzare abitazioni vista mare a Capoliveri, o artisti come Paul Klee che nel 1926 fece un viaggio all’Elba, soggiornando nella ottocentesca Villa Ottone a Portoferraio e lavorò en plein air, a contatto con la natura, realizzando una decina di ambienti paesaggistici. Un lungo fil rouge presente ancora oggi nella vivace scena contemporanea rappresentata da artisti locali come Nevio Leoni, autore di numerose vedute dell’isola, e Francesca Groppelli che da anni lavora sulla figura di Napoleone, elaborando il concetto di Presenza-Assenza nel rapporto tra arte, natura e paesaggio: per farlo, ha disseminato l’isola di arte pubblica attraverso l’immagine del dodecaedro, la forma più compiuta della pirite, minerale di cui l’Elba è ricca. Senza dimenticare l’artista italo-argentino Pablo Massa che, tra i numerosi progetti, ha quello di portare avanti la rivista Inside Elba, un free press a cadenza annuale, dedicato proprio a riscoprire l’isola dal punto di vista culturale e artistico in modo nuovo e, intorno a questo, costruire sinergie con altri artisti diversi fra loro.

http://www.insideelba.it/

L’ELBA DEL VICINO: CASA PER ARTISTI E PER UN TURISMO ESPERENZIALE

Rio Marina, Isola d'Elba, 2021, ph Claudia Giraud

Inserito tra i 10 migliori Spazi Ibridi d’Italia, l’Elba del Vicino di Rio Marina è appunto un luogo dalle molte anime che unisce il centro estivo per ragazzi all’ostello per turisti, l’oratorio retto dalle Suore Figlie di Maria Ausiliatrice alla residenza d’artista, capace dunque di attrarre sul territorio pubblici diversi e di farli interagire tra loro in una grande casa disposta su tre piani, ai piedi della vecchia miniera a ridosso del paese. Una nuova modalità di ricezione turistica che vede la gestione partecipata delle suore salesiane, di Vedogiovane (cooperativa impresa sociale di Borgomanero) e di CIOFS FP (ente di formazione professionale). “Qui c’è un turismo esperenziale. Chi viene all’Elba del Vicino lo fa per la sua natura votata all’evento”, ci spiega Giovanna Lo Giacco, da un anno direttrice artistica del progetto Una Stagione d’Artista che, tramite bando nazionale, seleziona un creativo legato soprattutto alle arti performative (teatro, danza, giocoleria), dandogli ospitalità per una settimana per lavorare sulla ricerca, scrivere un nuovo pezzo, creare una nuova opera, coinvolgere la popolazione residente, lasciarsi influenzare dal territorio. Il risultato finale è una restituzione pubblica che può essere uno spettacolo o semplicemente la presentazione del lavoro svolto.

https://elbadelvicino.com/

LUIGI ONTANI: NAPOLEONE CENTAURO ALL’ISOLA D’ELBA

Luigi Ontani al Museo Archeologico di Marciana, Isola d'Elba, 2021, courtesy VisitElba

Luigi Ontani al Museo Archeologico di Marciana, Isola d’Elba, 2021, courtesy VisitElba

C’è una lunga storia di amicizia, partenze e ritorni dietro il debutto espositivo di Luigi Ontani (Vergato, Bo, 1943) a Marciana. È qui che abita il suo committente, collezionista e amico Paolo Serra di Cassano, con il quale ha frequentato le avanguardie artistiche nella New York degli anni ’70: per lui realizza la scultura in ceramica policroma di circa sei quintali NapoleonCentaurOntano, pensata per una mostra al Museo Napoleonico di Roma, e ora nella collezione permanente del MIC di Faenza. Qui a Marciana, nel suo Museo Archeologico che rappresenta la prima istituzione museale dell’isola, è invece esposto il suo bozzetto, altrettanto ricco di rimandi e significati simbolici. “L’ispirazione a Napoleone è una memoria dell’infanzia, il mio avo venne in Italia con lui”, racconta Ontani che spiega: “il viaggio di identificazione con Napoleone rappresenta la megalomania. Non si tratta di travestitismo, ma di giocare con la propria naturalità senza stravolgimenti”. La mostra, un vero e proprio gioiellino incastonato tra le testimonianze etrusche dell’isola, oltre al bozzetto in ceramica dell’opera originale, presenta anche le due versioni fotografiche dell’interpretazione napoleonica dell’artista, di cui una smaltata su ceramica. Come il ritratto di Napoleone degli Uffizi ora esposto a Portoferraio. E qui il cerchio si chiude.

Luigi Ontani – ElbAlbAmena
Fino al 31 ottobre 2021
Museo Civico Archeologico di Marciana, via del Pretorio 66
www.visitmarciana.it

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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