Presunto quadro di Raffaello scoperto in Scozia. Pagato 20 sterline vale 20 milioni

Il dipinto scoperto da un giovanissimo storico dell'arte a Haddo House, dimora signorile nell’Aberdeenshire. Secondo Nicholas Penny, ex direttore della National Gallery di Londra, l’attribuzione è probabile

Mettiamo subito in chiaro un punto: quando un’attribuzione tanto clamorosa arriva da un giovanissimo storico dell’arte, conosciuto ma privo di robusto pedigree scientifico e accademico, e per di più molto coinvolto con lo show business televisivo, i dubbi che sorgono sono molto forti. Ma se questa attribuzione, prima di avere il necessario vaglio della critica più autorevole, beneficia dell’opinione “possibilista” dell’ex direttore del più importante museo inglese, almeno una breve nota la vicenda magari la merita. Cominciamo con mettere dei nomi a questa considerazione generale: l’artista oggetto dell’attribuzione è nientemeno che Raffaello, il giovane storico dell’arte è Bendor Grosvenor, lo studioso che ha quantomeno aperto la via all’approfondimento della scoperta è Sir Nicholas Penny, ex direttore della National Gallery di Londra.

ERA ATTRIBUITA AD INNOCENZO FRANCUCCI DA IMOLA
I fatti sono questi: in visita a Haddo House, dimora signorile del 18mo secolo del National Trust for Scotland, siamo in Scozia nella regione dell’Aberdeenshire, dove era per esaminare alcuni dipinti in vista di una nuova serie televisiva della BBC, Grosvenor fu colpito da un dipinto nascosto in un angolo, in alto sopra una porta. L’opera, una Vergine, era oscurata da una pesante verniciatura, ma i tratti della Madonna colpirono l’esperto: che ad una prima verifica, scoprì che era attribuita ad un artista minore del Rinascimento, Innocenzo Francucci da Imola. Da indagini successive, emerse che il quadro era stato acquistato come un Raffaello agli inizi dell’Ottocento, ed esposto come tale nel 1841 presso la British Institution di Londra, assieme ad altri Raffaello ancora accettati come autentici.

L'opera attribuita a Raffaello

L’opera attribuita a Raffaello

OGGI VARREBBE 20 MILIONI
Ulteriori indagini: in seguito la Vergine, datata tra il 1505 e il 1510, era stata declassata a “da Raffaello”, suggerendo che fosse una copia di mano di un altro artista. Un declassamento dalle evidenti ricadute commerciali: nel 1899 l’opera era stata venduta per la miseria di 20 sterline. Equivalenti a non più di 2.000 sterline dei giorni. Ma la rimozione di molti strati di sporco e di vernici successive ha rivelato “un lavoro di estrema bellezza, con una qualità mozzafiato“, nelle parole di Grosvenor. Le cui ricerche hanno scoperto importanti segnali, come un disegno preparatorio e il disegno del volto, con un profilo ricorrente in altre Madonne di Raffaello. Ma il dato più forte è giunto appunto dal pronunciamento di Nicholas Penny, che ha descritto il dipinto come “molto bello“: e in una scala di attribuzione segnata da “forse, probabilmente o certo” ha dichiarato di porre questa opera “tra il probabilmente e il certo. Voglio solo un po’ più di tempo per esaminarla“. Se alla fine l’attribuzione fosse confermata, l’opera oggi varrebbe sul mercato qualcosa come 20 milioni di sterline.

– Massimo Mattioli

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