Sebbene l’organizzazione del nuovo Centro Pecci si sia premurata di fornire una mappa dedicata, un percorso segnato per raggiungere spazi, interventi e progetti dedicati all’arte, al di fuori del museo rinnovato, verso il centro città, le sedi indicate, nei giorni di inaugurazione, non sempre si sono mostrate facilmente raggiungibili o accessibili.
Nonostante questo, il progetto .con | Contemporaneo Condiviso, si è realmente rivelato come piattaforma-rete tra spazi non profit ad essersi sviluppata, negli ultimi mesi, con l’intenzione di promuovere la ricchezza culturale della città toscana attraverso le realtà più attive sul territorio, guidando il pubblico alla scoperta di nuovi spazi allestitivi, a Prato. Istituzioni pubbliche e realtà culturali di diversa portata hanno riunito, collegato alcune iniziative che dal 30 settembre hanno coinvolto diverse realtà del contemporaneo presenti sul territorio: Artforms, [chi-na], C.U.T. Circuito Urbano Temporaneo, Dryphoto Arte Contemporanea, Lato – MOO, Lottozero, Sedici, Studio MDT, Studio Corte 17, Kinkaleri_spazioK. Senza dimenticare TU35 / 2016 all’Officina Giovani, l’Ex fabbrica Lucchesi con La Torre di Babele e anche la Camera di Commercio, con Anything to declare?.
PRATO E LA CINA
In via Pistoiese 138 è stato aperto un vero e proprio giardino d’inverno, aperto e visitabile, una piccola sorta di selva al chiuso, dal titolo Chi-na, in pieno quartiere cinese. Botanicals a parte – bar dove provare cocktails preparati con spezie, erbe aromatiche, infusi ed oli essenziali vegetali –, tutt’attorno, nella penombra, si è offerto al visitatore la vista e l’esperienza di decine di piante e di elementi botanici di ogni tipo e provenienza, nel Macrolotto Zero. Anche se attraverso lavori esposti, singolarmente e talvolta, di alto livello, La Torre di Babele in Piazza Macelli, nell’Ex Lucchesi ha presentato un percorso visivo estremamente frammentato, che ha incluso i giochi di forza di Arcangelo Sassolino quasi a contatto con sculture di Paolo Icaro, con una gigantesca, pastosissima tela di Hermann Nitsch, con sculture lignee di Aaron Demetz e, fra le altre, anche fotografie di Matteo Basilè. La mostra proposta da gallerie come Continua, Farsetti, Tornabuoni, ma anche Eduardo Secci e Flora Bigai in piazza Macelli, ha fatto da contraltare, rispetto alla dirimpettaia Officina Giovani e a TU35, che ha invece esposto dieci lavori selezionati di artisti toscani sotto i 35 anni, lavori di: Paolo Ciregia, Arber Elezi, Roberto Fassone, Irene Lupi, Gabriele Mauro, Mona Mohagheghi, Maria Montesi, Theo Pini, Namsal Siedlecki e Virginia Zanetti.
LOTTOZERO AL DEBUTTO
A poca distanza, alcune centinaia di metri da Piazza Macelli, Fabio Migliorati ha riunito nel cortile interno della Camera di Commercio, per ICASTIC – Anything to declare? Alcuni lavori monumentali di André Komatsu, Moataz Nasr e Jaume Plensa, artisti che tra impalcature conficcate, versetti in arabo e torri di legno, hanno rappresentato uno fra i progetti più nascosto e sorprendente di Prato. Anche un altro ambiente, questa volta più raccolto, si è dimostrato nuovamente inatteso anche se decisamente più immersivo: si tratta dell’installazione allestita da Lato, in Piazza San Marco al 13 con Unitè d’habitation (platform) di Paolo Parisi, una vera propria invasione di superfici che hanno giocato a filtrare la luce e le sue sfumature rosso-acceso. Decisamente più candida e riposante, nonostante la fiumana di gente accorsa, è stata la dodici-ore proposta da Lottozero/Textile Laboratories, il centro di ricerca tessile fondato a Prato delle sorelle bolzanine Tessa (1981) e Arianna Moroder (1985). Proprio sabato 15 ottobre, Lottozero ha inaugurato i propri spazi di Via Arno 10 con un evento duplice: una mostra e un concerto (sleep-concert) che si sono svolti nell’arco di 12 ore, dal tardo pomeriggio alla mattina di domenica 16 ottobre. La mostra curata da Alessandra Tempesti, dal titolo Inside Lottozero, ha presentato tredici artisti provenienti da tutto il mondo, con una prevalenza di donne e di interpreti al loro esordio assoluto in Italia, tra Virginie Rebetez e Mariana Sales.
– Ginevra Bria
https://www.facebook.com/contemporaneocondiviso.con/
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati