Ristoranti al museo. A Roma bandi per i nuovi servizi a Palazzo Massimo e Maxxi

Pronte le procedure di concessione per la gestione dei servizi di ristorazione, caffetteria e catering dei due importanti musei della città di Roma

    Il Maxxi, a Roma

Se non siete ancora convinti delle grandi potenzialità che i servizi museali – in particolar modo la ristorazione – abbiano per i musei di oggi, sempre alle prese con tagli di finanziamenti e autonomie amministrative per le quali uno dei punti cardine è trovare i mezzi di sussistenza, leggete ciò che accade al di là dell’oceano, in quel di Minneapolis. Dove il Walker Art Center – già, proprio il museo che ha recentemente ingaggiato Vincenzo de Bellis come curatore, “sottraendolo” alla fiera Miart – sta lavorando per il proprio nuovo Sculpture Garden, che sarà pronto fra circa un anno. Nell’attesa, la priorità degli amministratori è quella di strutturare l‘esposizione che poi vi sarà presentata, o forse di studiare il piano di comunicazione? No, la priorità assoluta è quella di pensare al nuovo ristorante del museo. Un anno prima, come elemento nodale, con l’intenzione di affidarne la gestione allo chef Doug Flicker, già in forze al quattro stelle Piccolo, sempre nel Minnesota.

SERVIZI NUOVI AL MUSEO NAZIONALE ROMANO
Perchè parlarne ora? Perchè quasi in contemporanea, sono due musei romani a pubblicare i bandi di concessione relativi alla ristorazione, nell’ottica di proporre presto servizi sul modello di altre grandi capitali europee e del mondo. Il primo in ordine di tempo è il Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo alle Terme, che entro il 2017 si doterà ex novo di un ristorante con caffetteria piazzati in un fabbricato di inizio Novecento vicino a palazzo Massimo, 600 metri quadri distribuiti su due livelli, con una terrazza di 100 metri quadri. Spazi indipendenti ma collegati anche al percorso museale, così da servire per i visitatori – con 65 coperti più 80 della terrazza – senza precludere a chi gestirà la struttura un lavoro anche indipendente. Prospettive? Piuttosto ambiziose, se il museo formula il bando prevedendo per gli 8 anni di durata un fatturato complessivo di 12 milioni di euro, a fronte di un canone annuo di base d’asta di 60mila euro più royalty (5% del fatturato). I candidati possono prenotare un sopralluogo fino al 23 settembre, poi le offerte dovranno essere recapitate entro il 17 ottobre.

AL MAXXI SI SPOSTA LA CAFFETTERIA
Discorso un po’ diverso per l’altro grande museo romano pronto con il suo bando, il Maxxi: anche se curiosamente il fatturato preventivato, in questo caso per una durata però di 7 anni, è quasi coincidente con quello di Palazzo Massimo, in questo caso 12 milioni e 600mila euro. Nel caso del museo nazionale di Via Guido Reni però si parla di servizi già esistenti, in qualche modo rodati con la gestione Relais du Jardin, anche se la nuova gara ne prevede una profonda trasformazione ed un ampio potenziamento. Qui i bandi sono 2, distinti: uno riguarda il ristorante collocato nella cosiddetta Palazzina D, con possibilità di sfruttare lo spazio esterno sulla piazza; l’altro il bookshop e la caffetteria, che però sarà spostata e resa indipendente in un’area della Galleria Gianferrari, spazio che non fa parte dell’edificio di Zaha Hadid. Base d’asta? 90mila euro all’anno per il ristorante e 60mila per la caffetteria, più royalty di competenza. Il termine per la presentazione delle offerte è fissato al 2 novembre 2016.

Per partecipare al bando di Palazzo Massimo http://www.consip.it/gare/bandi/storico_gare/2016/gara_0033/
Per partecipare al bando del MAXXI http://www.fondazionemaxxi.it/bandi-di-gara/gara-europea-a-procedura-aperta-per-laffidamento-in-concessione-dei-servizi-di-ristorazione-e-di-caffetteria-bookshop-del-museo-maxxi-di-roma/

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