L’autunno intenso delle fiere d’arte internazionali nelle rotte non convenzionali: Danimarca, Libano e Colombia

Da settembre partirà la nuova stagione delle fiere internazionali. Uno sguardo dal mondo con Bogotà e Beirut, che lanciano le prossime edizioni dopo il successo raccolto nel 2015

Antonello Ghezzi, Beirut Art Fair
Antonello Ghezzi, Beirut Art Fair

Fiere dal mondo: se gli addetti ai lavori del mondo dell’arte dovessero spostarsi per ogni appuntamento in calendario, non avrebbero il tempo per tornare a casa neppure un giorno. Ma non sono solo Frieze Art Fair, Fiac, Artissima, Art Basel con le sue molteplici declinazioni e the Armory Show gli appuntamenti da monitorare. A fine agosto per esempio, inaugura Code Art Fair, la versione estiva di Art Copenhagen, dedicata all’arte emergente non solo scandinava. Una cinquantina gli espositori, senza contare i progetti speciali e gli editori, con una buona rappresentanza italiana: ACappella da Napoli, Brand New Gallery da Milano, Luce Gallery da Torino.
A settembre, invece, dal 15 al 18, inaugura la Beirut Art Fair: settima edizione per la manifestazione libanese nata nel 2010, diretta da Laure d’Hauteville, curatrice e giornalista, da Pascal Odile, alla direzione artistica e da Marine Bougaran, ai progetti speciali.
Nel 2015 la fiera ha portato in città oltre 21.000 presenze e generato – ci tengono a far sapere gli organizzatori – 3,2 milioni di dollari, quattro volte gli introiti dell’anno precedente. Nel 2016 saranno 40 gli espositori da 18 paesi a partecipare, a cominciare dalle maggiori gallerie libanesi e dagli spazi provenienti da Bahrain e Giordania. Gli altri, invece, arriveranno dall’Algeria, dal Sud Africa, dall’Egitto, dalla Palestina, dall’Iran, ma anche dalla Svizzera, dal Belgio e dalla Francia, offrendo un osservatorio interessante soprattutto per la giovane arte del territorio.

ArtBo, Bogotà
ArtBo, Bogotà

NOTIZIE DA BOGOTÀ
Più consolidato nel calendario internazionale dell’arte, anche per la presenza sempre più golosa di collezionisti provenienti dal Sud America, è ArtBO, di base a Bogotà.
35.000 i visitatori del 2015, contro i 12.000 del 2014, 12 anni di esistenza, 57 gallerie da 28 città nel mondo per l’edizione che si svolgerà a fine ottobre (dal 27 al 30) nel 2016. Gli espositori arriveranno dagli Stati Uniti, dalla Spagna, da tutto il Sud America (Argentina, Cile, Cuba, Brasile, Messico), dalla Svizzera, dalla Germania, dalla Francia. E anche dall’Italia, con la bolognese P420e la milanese Prometeo Gallery a rappresentare la bandiera. Molti, come nella migliore delle tradizioni degli appuntamenti fieristici che mirano a conquistarsi un posto nel cuore degli artlover,saranno gli eventi a latere. Da Proyectos, che presenta progetti curatoriali commissionati per la fiera, a Referentes, che omaggia i maestri storicizzati, fino a Sitio, Artecámara, Articularte, Foro:rispettivamente le sezioni alternative, no profit, educational e panel di discussione della fiera di Bogotà. Ancora sono ignoti, invece, i nomi dei curatori.

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Santa Nastro

http://www.codeartfair.dk/galleries/
www.beirut-art-fair.com
www.artbo.co

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Santa Nastro
Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è caporedattore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione Modena Arti Visive e della Fondazione Pino Pascali. Collabora con Fondazione Pianoterra Onlus a Roma. È stata inoltre autore per il progetto arTVision – a live art channel, ha collaborato con l’American Academy in Rome. Dal 2011 al 2021 ha collaborato con Demanio Marittimo.KM-278 diretto da Pippo Ciorra e Cristiana Colli. Dal 2006 al 2011 è stata Segreteria Scientifica del Festival dell'Arte Contemporanea di Faenza, diretto da Angela Vettese, Carlos Basualdo e Pier Luigi Sacco. Dal 2005 al 2011 ha collaborato con la testata Exibart nelle sue versioni online e onpaper. Ha pubblicato per Maxim e Fashion Trend, mentre dal 2005 ad oggi ha pubblicato su Il Corriere della Sera, Arte, Alfabeta2, Il Giornale dell'Arte, minima et moralia e saggi testi critici su numerosi cataloghi e pubblicazioni. È autore del saggio Come vivono gli artisti? edito da Castelvecchi (2022) nella collana Fuoriuscita.