Norman Foster, Eduardo Souto de Moura, Rem Koolhaas. Quando la posta in gioco è alta, a concorrere arrivano i migliori concorrenti che ci siano sulla piazza: anche 3 vincitori del Pritzker Prize, visto che stiamo parlando di architettura. E la posta infatti è di certo altissima, visto che si parla dell’ampliamento di uno dei musei più importanti e amati del globo. Ovvero del Prado di Madrid, che a neanche 10 anni dall’inaugurazione della nuova ala firmata da Rafael Moneo, mette sul piatto una nuova espansione, che stavolta riguarderà il Salón de Reinos, ex sede Museo dell’Esercito,che consentirà alla corazzata di Paseo del Prado di guadagnare oltre 5mila metri quadrati di nuovi spazi, la metà dei quali destinati a esposizione.
APERTURA PREVISTA PER IL 2019
Ma a contendersi l’ambita commissione non ci saranno solo i tre studi citati: ce ne sono otto in corsa per la selezione finale, con nomi non certo minori come Chipperfield, Cruz y Ortiz, Nieto Sobejano, Gluckman e Garcés De Seta Bonet. Il vincitore sarà reso noto dalla giuria internazionale, nella quale siede anche lo stesso Moneo, entro la fine dell’anno, e l’apertura della nuova struttura è prevista per il 2019, in coincidenza con il bicentenario della nascita del museo, con una spesa che si aggirerebbe attorno ai 30 milioni di euro. Secondo quanto anticipato da Miguel Zugaza, direttore del Prado, le nuove sale potranno ospitare un’esposizione focalizzata sul rapporto con l’America e il processo di indipendenza dei paesi latino-americani.
-Massimo Mattioli
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