Inaugura il prossimo 19 luglio, con quasi un anno di anticipo rispetto ai piani, The Hills, l’atteso parco dell’Isola di Governors Island, nella baia di New York: un’area di circa 12 ettari che si estende su quattro colline artificiali. Su uno dei rilievi, che ospiteranno tanto verde e spazi per le attività ricreative, spicca la presenza di una grande installazione permanente.
The Cabin, opera dell’inglese Rachel Whiteread (Londra, 1963) è il calco rovesciato di un piccola casetta in legno, perfettamente in linea con le opere precedenti dell’artista, vincitrice del Turner Prize nel 1993.

UNA CAPANNA MISTERIOSA E INACCESSIBILE
“Ho pensato a Thoreau e ai Romantici statunitensi, ma anche al loro opposto; all’anima sinistra e oscura dell’America”, ha commentato. La capanna grigia infatti, che da lontano può sembrare un’innocente casetta immersa nel verde, una volta avvicinata evoca un senso di mistero e inquietudine, con il suo aspetto monolitico e inaccessibile. Ad aumentare la sensazione, ci pensano le sculture in bronzo distribuite intorno, che riproducono detriti e rifiuti trovati sull’isola.
L’opera è stata commissionata da Art CommissionGI, organizzazione che si occupa di produzione di opere d’arte e mostre, ed è curata da Tom Eccles, direttore del centro di studi curatoriali del Bard College, che la descrive così: “c’è qualcosa di molto affascinante in questo strano oggetto. Cabin fa pensare alla classica capanna nei boschi di Walden, ma allo stesso tempo ha qualcosa di strano. È il tipo di luogo a cui non ci si avvicinerebbe troppo nella realtà”.
– Valentina Tanni