Anche se a chi sia a digiuno di nozioni di macroeconomia può sembrare un paradosso, la via da percorrere per sopravvivere in momenti storici di crisi è quella dell’espansione: e tutti lo vedono quotidianamente con l’esempio più vistoso, quello dei gruppi bancari. Qualcosa di simile deve aver ispirato le mosse degli organizzatori di quello che resta uno degli appuntamenti leader nella fotografia a livello mondiale: i Rencontres d’Arles, la cui 47ma edizione prende il via il 4 luglio, per protrarsi fino al 25 settembre. Con una novità che va appunto nella direzione sopra tratteggiata: per la prima volta la manifestazione esce infatti dalla storica sede per espandersi in altri centri della Provenza, da Avignone a Marsiglia, a Nîmes, con una serie di mostre intitolate Grand Arles Express.
40 MOSTRE CON 137 ARTISTI
Il celebre festival francese ideato dal fotografo Lucien Clergue si prepara dunque ad accogliere in grande stile i tanti visitatori che sfrutteranno anche la relativa vicinanza con le spiagge della Costa Azzurra, con un programma – per la seconda ordinato da Sam Stourdzé – ricco di oltre 40 mostre con qualcosa come 137 artisti.
Fra workshop, conferenze, incontri con artisti, proiezioni ed eventi notturni, si dipaneranno le diverse sezioni come Africa Pop, Singulier!, Après la guerre, Émergences, Western Stories, per citarne qualcuna. Fra i grandi nomi messi in campo dal festival, dedicato quest’anno a Michel Tournier (1924 – 2016), co-fondatore de Les Rencontres d’Arles,ci sono Andres Serrano, Don McCullin, Stéphanie Solinas, William Klein, con un visual affidato agli ormai virali (e un pochino noiosi?) Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari. Ovvero a Toilet Paper, che in occasione dei Rencontres ha presentato la customizzazione di una BMW i3 intitolata “Spaghetti Car”…
– Massimo Mattioli
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