Alejandro Inarritu vince il Directors Guild Awards per due anni di seguito, primo caso nella storia. Inside Out sbanca con riconoscimenti in 10 categorie agli Annie Awards

Quello che è successo ieri ai Directors Guild Awards ha dell’incredibile. Non si era mai verificato nella storia che lo stesso regista vincesse il premio Outstanding Directorial Achievement in 
Feature Film per due anni di seguito, ma Alejandro Inarritu ci è riuscito. E questo in barba a tutte le campagne #OscarSoWhite, sulle quote lottizzate secondo […]

Quello che è successo ieri ai Directors Guild Awards ha dell’incredibile. Non si era mai verificato nella storia che lo stesso regista vincesse il premio Outstanding Directorial Achievement in 
Feature Film per due anni di seguito, ma Alejandro Inarritu ci è riuscito. E questo in barba a tutte le campagne #OscarSoWhite, sulle quote lottizzate secondo etnia. Di solito il premio viene consegnato da chi l’ha ricevuto l’anno precedente. A consegnarlo al regista messicano è stato, invece, Tom Hooper, che l’aveva vinto con The King’s Speech nel 2011.

OSCAR UPDATE
Come influenzerà questo gli Oscar? In un anno in cui non c’è un vero e proprio frontrunner e le carte continuano a rimescolarsi ad ogni cerimonia di settore (se ai Golden Globe il Miglior Film Drammatico era risultato The Revenant, i Producers Guild of America hanno scelto The Big Short e lo Screen Actors Guild Award per il miglior cast è finito a Spotlight), quello che è accaduto ieri è un vero e proprio colpo di grazia: solo sette volte nella storia chi ha vinto ai DGA non ha ricevuto il Premio alla Regia agli Oscar. E’ probabile, quindi, che accadrà quanto di seguito: sul podio nelle categorie principali finiranno The Big Short (Miglior Film dell’Anno), Inarritu alla regia con The Revenant e Di Caprio Miglior Attore Drammatico, per lo stesso film. C’è solo da capire come si divideranno il resto della torta Mad Max: Fury Road e Spotlight, altre due pellicole che hanno forti sostenitori.

COUNTDOWN E ANIMAZIONE
Servono ancora una ventina di giorni per un pronostico più preciso, quando anche gli sceneggiatori avranno decretato il loro film preferito. Nel frattempo ci saranno anche i premi inglesi, i Bafta (14 febbraio) e, in ultimo, gli Indipendent Spirit Awards (27 febbraio). Ieri è stato anche il momento dell’animazione con gli Annie Awards che hanno visto la vittoria di Inside Out in ben dieci categorie, non sembra quindi che agli Oscar restano molte possibilità per qualsiasi altro cartone animato.

– Federica Polidoro

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Federica Polidoro

Federica Polidoro

Federica Polidoro si laurea in Studi Teorici Storici e Critici sul Cinema e gli Audiovisivi all'Università Roma Tre. Ha diretto per tre anni il Roma Tre Film Festival al Teatro Palladium, selezionando opere provenienti da quattro continenti, coinvolgendo Istituti di…

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