La cultura si candida alle elezioni a Roma. Paesaggio e beni storico artistici bandiere per la discesa in campo dell’ex ministro Massimo Bray

“In trent’anni ho imparato ad amare questa città, la sua bellezza, la generosità delle donne e degli uomini che la abitano, che la difendono, la tutelano, che soffrono per chi non sa rispettare la sua storia e i suoi valori. Rimango ancora stupito e ammirato per la sua grande bellezza e vorrei che si lavorasse […]

In trent’anni ho imparato ad amare questa città, la sua bellezza, la generosità delle donne e degli uomini che la abitano, che la difendono, la tutelano, che soffrono per chi non sa rispettare la sua storia e i suoi valori. Rimango ancora stupito e ammirato per la sua grande bellezza e vorrei che si lavorasse ad un progetto che metta al centro la Cultura”. Con queste parole, estratte da una specie di “decalogo” affidato – nel pieno rispetto del suo stile informale – alla sua pagina Facebook, l’ex ministro dei Beni Culturali Massimo Bray delinea quello che potrebbe essere il suo programma nell’ipotesi sempre più probabile di una sua candidatura a sindaco di Roma. Una discesa in campo che avverrebbe – stando ai rumors – al di fuori dell’alveo ufficiale del PD, senza dunque passare per le primarie, contando su un eventuale appoggio di Sel e della sinistra del partito.

TUTELA DEL PAESAGGIO E DEI BENI STORICO ARTISTICI
Un progetto politico, quello di Bray, che dunque metterebbe al centro la cultura: “Vorrei che [Roma] tornasse ad essere un luogo simbolico capace di raccontare un’Italia differente, dove ognuno fa la sua parte per raggiungere un obiettivo comune. Le scuole, le università, i luoghi della cultura, il mondo dell’impresa, lo Stato e tutte le associazioni che in questi anni hanno tenuta viva l’attenzione su un territorio così maltrattato. Un luogo dove dare dignità e identità alle moltissime donne e ai moltissimi uomini che si battono per la tutela del paesaggio e dei beni storico artistici. Un luogo di attrazione, un modello di turismo culturale consapevole del valore e del rispetto che occorre dare a questa meravigliosa città”.

IN CAMPO ANCHE FRANCESCO RUTELLI E MICHELA DI BIASE?
Ma la novità è che Bray potrebbe non essere solo nel posizionare le questioni culturali al centro della propria proposta politica per la Capitale. Anche un altro ex ministro dei Beni Culturali, nonché candidato alla presidenza mondiale dell’Unesco, ovvero Francesco Rutelli, pare stia lavorando ad una sua lista civica (nome: Roma Prossima). E per rimanere in area “ministero”, direttamente coinvolta con il prossimo passaggio elettorale pare sia anche la consorte dell’attuale titolare del Collegio Romano, già Presidente della commissione Cultura al Comune di Roma: parliamo di Michela Di Biase, annunciata ieri – anche se poi smentita – come coordinatrice della campagna elettorale nel gruppo di Roberto Giachetti.

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Redazione

Redazione

Artribune è una piattaforma di contenuti e servizi dedicata all’arte e alla cultura contemporanea, nata nel 2011 grazie all’esperienza decennale nel campo dell’editoria, del giornalismo e delle nuove tecnologie.

Scopri di più