Piero di Cosimo, della Robbia, Botticelli, Ghirlandaio. Aprirà il 23 giugno 2016 a Firenze il nuovo Museo degli Innocenti: ecco come sarà

Dopo sette anni dal concorso internazionale bandito dall’Istituto degli Innocenti, primo ente laico al mondo ad operare a sostegno dell’infanzia, da Firenze arriva l’annuncio dell’apertura del MUDI – Museo degli Innocenti. Nel 2016 dunque il capoluogo toscano tenterà a bissare il successo ottenuto con il Museo del Novecento, aperto il 23 giugno 2014, e dal […]

Dopo sette anni dal concorso internazionale bandito dall’Istituto degli Innocenti, primo ente laico al mondo ad operare a sostegno dell’infanzia, da Firenze arriva l’annuncio dell’apertura del MUDI – Museo degli Innocenti. Nel 2016 dunque il capoluogo toscano tenterà a bissare il successo ottenuto con il Museo del Novecento, aperto il 23 giugno 2014, e dal più recente Museo dell’Opera del Duomo. Una sfida supportata dal progetto architettonico e di allestimento del team capitanato dai fiorentini di Ipostudio Architetti, vincitori del concorso con Pietro Carlo Pellegrini e Eugenio Vassallo nel 2009. Chiamati a misurarsi con una delle più emblematiche architetture del Rinascimento, il celebre Spedale degli Innocenti in piazza Santissima Annunziata, avviato da Filippo Brunelleschi e sviluppato con interventi successivi, i progettisti hanno concepito questo nuovo “spazio aperto alla città, in sintonia con la tradizione di un’istituzione che da secoli è sinonimo di diritti e tutela per i bambini”, come lo ha presentato Alessandra Maggi, presidente dell’Istituto, interpretando lo spirito del luogo e anteponendo il tema dell’accessibilità. Con l’obiettivo di mantenere la leggibilità della struttura originaria, resa riconoscibile dal loggiato brunelleschiano in posizione sopraelevata rispetto al livello della piazza, il museo disporrà di un doppio ingresso, già visibile, oltre a nuovi collegamenti verticali; in coerenza con la vocazione che da oltre sei secoli anima l’attività dell’ente stesso, la piena fruibilità è uno dei capisaldi del progetto.

UN INVESTIMENTO DI QUASI 13 MILIONI DI EURO
L’investimento complessivo pari a 12 milioni e 800mila euro – di cui7 milioni e 200mila euro provengono dal finanziamento regionale, il resto da risorse dell’Istituto – comprende tutti gli interventi architettonici, avviati nel 2012, il lavoro di studio sulla storia dell’istituzione, sul patrimonio artistico e culturale e varie azione di restauro, destinate sia ad una porzione significativa dell’edificio sia ad una cinquantina delle ottanta opere che entreranno nel percorso museale, tra cui i dieci Putti della facciata, realizzati da Andrea della Robbia. Il MUDI disporrà di oltre con 1400 mq di esposizione, con sviluppo su tre livelli e nei cortili; “racconterà l’evoluzione degli Innocenti e dell’assistenza all’infanzia, dalla fondazione dell’ente fino ad oggi, anche attraverso la ricostruzione di circa cento biografie di bambine e bambini che questo luogo ha accolto nel corso di sei secoli, presentate attraverso supporti multimediali”. A questi spazi si affiancano 1655 mq interamente destinati ad eventi temporanei ed educativi: all’interno del MUDI avranno un ruolo di primo piano i servizi alla cittadinanza e ai turisti di tutte le età, grazie a laboratori artistici per bambini e famiglie, un point di accoglienza per residenti e turisti in visita a Firenze, un bookshop con focus su editoria per bambini e ragazzi e una caffetteria ricavata nel Verone quattrocentesco. “Con il nuovo Museo degli Innocenti“, ha proseguito la presidente Maggi, “l’Istituto vuole valorizzare il suo patrimonio culturale, raccontando in modo nuovo la storia dell’Istituzione e la vita quotidiana dei bambini e delle donne che qui sono vissute, per far crescere una cultura che guardi con più attenzione e cura alle nuove generazioni”. In questa ottica si inseriscono anche le attività nella convegnistica, nella formazione e le mostre temporanee che da giugno 2016 saranno inserite nel programma del museo.

Valentina Silvestrini

www.istitutodeglinnocenti.it

 

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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