Domenico Romeo chiude il progetto Recover: 9 artisti, nell’arco di un anno, hanno reinventato angoli della città di Monza con la Street Art

Ultima tappa del progetto “Recover”, che a partire da novembre 2014 ha trasformato Monza in un cantiere a cielo aperto, distribuendo una serie di murales fra strade, giardini, scuole e snodi cittadini, ognuno accompagnato da una mostra personale negli spazi della Grauen Gallery. Hanno lavorato, in questi 12 mesi, SSTM, Giorgio Bartocci, Ufo Cinque, Lucamaleonte, […]

Ultima tappa del progetto “Recover”, che a partire da novembre 2014 ha trasformato Monza in un cantiere a cielo aperto, distribuendo una serie di murales fra strade, giardini, scuole e snodi cittadini, ognuno accompagnato da una mostra personale negli spazi della Grauen Gallery.
Hanno lavorato, in questi 12 mesi, SSTM, Giorgio Bartocci, Ufo Cinque, Lucamaleonte, gig, Geometric Bang, Crisa e Camilla Falsini, per un catalogo eterogeneo di interventi pittorici, fra astrazione radicale, figurazione ispirata al paesaggio, sintesi grafica ed esperimenti segnici, tutti di buona qualità e congegnati con criterio rispetto ai contesti. La sfida, per il Comune, era quella di svecchiare e rimodellare alcuni segmenti del centro urbano, sulla base di suggestioni contemporanee, fresche, cromaticamente incisive, arrivate dalle nuove esperienze della Street Art.

Domenico Romeo  - Recover, Monza, 2015

Domenico Romeo – Recover, Monza, 2015

A chiudere è Domenico Romeo – calabrese, classe 1988 – dal 12 dicembre protagonista della personale di rito da Grauen. Già presentato alla città il suo muro esterno, DIALOGO 02, realizzato per il centro civico di Via Buonarroti. Con un chiaro background legato al mondo del writing e alla pratica del lettering, Romeo intesse le sue strutture di monogrammi in movimento, stabilendo una connessione fra la dimensione interiore, spirituale, e quella prettamente formale, dei segni e delle trame.  Pittura gestuale, dunque, in cui il peso, l’intensità e la direzione si nutrono di un’energia istintiva, mentre la cura dei caratteri e l’orientamento del flusso vengono governati ed orientati con rigore. Il processo di definizione ed articolazione si definisce così tra luce e buio, tracce in emersione e strutture salde, scritture inconsce e catene logiche di senso.

– Helga Marsala

www.recovermonza.com

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

Scopri di più