Borsisti-hooligans all’Accademia di Francia di Villa Medici? Ancora polemiche a Roma sulla nuova direttrice Mauriel Mayette-Holtz

Non paga delle polemiche che hanno accompagnato la sua nomina, la nuovissima direttrice dell’Accademia di Francia di Villa Medici ha fatto seguire il suo debutto ufficiale con una foto che ha mandato su tutte le furie – giustamente – il Corriere della Sera: ben sei dei borsisti dell’accademia appollaiati “come ultras ubriachi” su una statua […]

Non paga delle polemiche che hanno accompagnato la sua nomina, la nuovissima direttrice dell’Accademia di Francia di Villa Medici ha fatto seguire il suo debutto ufficiale con una foto che ha mandato su tutte le furie – giustamente – il Corriere della Sera: ben sei dei borsisti dell’accademia appollaiati “come ultras ubriachi” su una statua romana originale del patrimonio della Villa. Tra polemica e polemica c’è un’istituzione, e che istituzione: uno degli enti culturali più importanti e antichi al mondo e la regista e attrice Mauriel Mayette-Holtz ha tutta l’intenzione di lasciare il suo segno alla direzione, per la prima volta in assoluto affidata ad una donna. Nominata a settembre, la Mayette è stata per 8 anni amministratrice della Comédie Française e punta a portare ulteriore trasversalità creativa nella vocazione e nella missione di un’istituzione che nel 2016 (grande quantità di festeggiamenti e mostre a tema a riguardo) festeggerà i 350 anni di vita.

ACCADEMIA APERTA A TUTTI I “CREATIVI”
Quali saranno le rivoluzioni che Mauriel Mayette-Holtz proporrà a partire da subito? Innanzitutto la forma giuridica dell’Accademia, che potrebbe a breve trasformarsi in una fondazione; a proposito di forme giuridiche, nascerà poi un’associazione che riunirà tutti i borsisti, e a proposito dei borsisti cambierà i suoi connotati il bando che li seleziona: scomparirà il limite di età come il limite di disciplina, si potrà partecipare semplicemente dichiarandosi “creativi” tout court. Una propulsione in più che si aggiunge alla rinascita del Prix de Rome. “Tutti i creatori e i creativi devono avere le stesse opportunità, anche un vetraio o un incisore, ecco perché voglio togliere le definizioni dal bando”, ha spiegato la neo-direttrice dopo aver chiarito il motivo per cui la sua relazione introduttiva non menzionava minimamente i terribili fatti di Parigi del 13 novembre: “sono inorridita, ma non è compito mio parlarne, l’arte deve avere distacco da queste cose. E poi la migliore arma è parlare di cultura”.

SE 7 MILIONI ALL’ANNO NON BASTANO
Si è parlato anche di budget. La Villa dispone all’incirca di 7 milioni l’anno, una somma che molti musei italiani possono tranquillamente sognarsi. Ma alla Mayette non basta: “dobbiamo cercare di fare di più con i privati e non solo, sono a lavoro per creare una nuova piattaforma di fundraising e raccolta per questa istituzione”. E le mostre? I grandi eventi del prossimo anno saranno Yan Pei-Ming (a cura di Henry Loyrette, a sua volta borsista quarant’anni fa) e la grande mostra sui 350 anni di Villa Medici. Il giovedì diventerà il giorno dell’apertura della Villa con eventi e talk settimanali (si parte con Valeria Bruni Tedeschi vs. Salvatore Settis) così come più aperto, a regime, diventerà il bar&ristorante, dato in gestione ad una compagine italiana di alta qualità.

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