Due morti eccellenti nella musica. BB King a Las Vegas e Walter Marchetti a Milano. Uno era la leggenda del Blues e l’altro dell’avanguardia musicale con John Cage come guida

LA LEGGENDA DEL BLUES, VINSE 15 GRAMMY AWARDS All’età di 89 anni è morto oggi nella sua casa di Las Vegas B. B. King, nome d’arte di Riley B. King, chitarrista e musicista statunitense che aveva elettrificato il Blues e lo aveva trasformato in musica urbana, influenzando generazioni di artisti (su tutti Eric Clapton) e […]

LA LEGGENDA DEL BLUES, VINSE 15 GRAMMY AWARDS
All’età di 89 anni è morto oggi nella sua casa di Las Vegas B. B. King, nome d’arte di Riley B. King, chitarrista e musicista statunitense che aveva elettrificato il Blues e lo aveva trasformato in musica urbana, influenzando generazioni di artisti (su tutti Eric Clapton) e vendendo milioni di dischi in tutto il mondo. Hanno suonato con lui musicisti di ogni genere, da Luciano Pavarotti a Zucchero a David Gilmour, da Slash a Phil Collins passando per il Gotha della musica nera, compresi Ray Charles e Aretha Franklin. Uno dei picchi lo ha toccato nel 1988 grazie agli U2, che insieme a lui registrarono “When Love Comes To Town”, ai tempi di “Rattle And Hum”. Ha vinto 15 Grammy, l’ultimo dei quali nel 2009 nella categoria “Blues tradizionale” con l’album “One Kind Flavor”.

Walter Marchetti

Walter Marchetti

ANIMATORE DEL GRUPPO ZAJ, UN FLUXUS EUROPEO
La sera del 12 maggio, invece, si è spento a Milano il compositore Walter Marchetti (Canosa di Puglia, 1931). Sofferente da tempo di cuore non ha retto all’ultimo infarto che gli è stato fatale. Lo comunica El Pais in un lungo articolo firmato da Javier Maderuelo su segnalazione della performer Esther Ferrer che aveva fatto parte per molti anni del Gruppo Zaj (un Fluxus europeo), fondato a Madrid nel 1964 proprio da Marchetti insieme allo spagnolo Juan Hidalgo, con cui aveva realizzato diversi progetti a quattro mani. Un gruppo affiatato, formato anche da non-musicisti come lo scrittore José Luis Castillejo, e influenzato dall’incontro con John Cage che, con le sue proposte di musica casuale e indeterminata, aveva scalfito la rigidità dodecafonica degli inizi, introducendo nuove forme di composizione che incorporavano elementi come la casualità, l’incertezza e il silenzio. Come membro del Zaj Marchetti aveva partecipato a numerosi festival internazionali, tra cui diversi atti Fluxus, e aveva collaborato alla realizzazione de Il treno di John Cage. Un evento straordinario nella Bologna del 1978, al quale presero parte personalità del calibro del già citato Juan Hidalgo, Demetrio Stratos, Daniel Charles.

MEMORABILE A BOLOGNA L’EVENTO IL TRENO DI JOHN CAGE
Tanto che trent’anni più tardi nel 2008, sempre a Bologna, furono celebrate due giornate in ricordo di quell’escursione musical-ferroviaria: Take the Cage train, con Marchetti chiamato a curare, insieme a Patrizio Fariselli degli Area, la riedizione estesa su 3 cd/dvd delle registrazioni utilizzate nelle carrozze. Nel 1974 la Cramps aveva pubblicato il suo primo disco, La caccia e molte delle prime pubblicazioni del collettivo Zaj, tanto da dedicargli una retrospettiva l’anno scorso. Il Festival Angelica di Bologna lo aspettava il prossimo 26 maggio al Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo per eseguire in prima assoluta in Italia il Concerto per pianoforte per la mano sinistra – in un solo movimento del 1994, insieme al musicista olandese Reinier van Houdt al pianoforte. I funerali si svolgeranno sabato 16 maggio alle ore 11, presso la Chiesa di S. Ambrogio a Milano.

– Claudia Giraud

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

Scopri di più