Si dice Catrinel Marlon, si legge Catherinelle. Borse e dipinti: la bella (e brava) pittrice-designer porta il suo brand ad Altaroma. Le foto dell’evento

Il talento, la bellezza, la versatilità. Catrinel Marlon, trent’anni, rumena, una vita in transito tra l’Italia, Iasi e New York, inizia la sua carriera come modella, posando per importanti campagne internazionali e diventando il volto simbolo di Giorgio Armani.  Brillante, curiosa, irrequieta, Catrinel si mette a studiare recitazione e presto debutta nel mondo del cinema: […]

Il talento, la bellezza, la versatilità. Catrinel Marlon, trent’anni, rumena, una vita in transito tra l’Italia, Iasi e New York, inizia la sua carriera come modella, posando per importanti campagne internazionali e diventando il volto simbolo di Giorgio Armani.  Brillante, curiosa, irrequieta, Catrinel si mette a studiare recitazione e presto debutta nel mondo del cinema: tra le sue prove un ruolo a fianco di Luigi Lo Cascio, ne “La città ideale”. E intanto, cavalcando il suo esprit creativo, eccola cimentarsi con la fotografia – passione di sempre – la pittura ed il fashion design. Un successo dopo l’altro, sfornando splendidi accessori moda e una produzione pittorica di taglio figurativo, tra atmosfere oniriche, vintage, cinematografiche o vagamente magrittiane.
Ospite dell’ultima edizione di Altaroma, col suo brand Catherinelle, la vulcanica designer ha presentato negli spazi del MAXXI la collezione di borse Autunno/Inverno 2015-16, durante un esclusivo cocktail party. Dieci modelli in tutto,  esposti in una chiave singolare, nel segno delle contaminazione; per ogni borsa un quadro di lei, in cui emerge un tipico elemento iconografico: il buco della serratura, attraverso cui l’immagine si scorge, in un trompe l’oeil che svela e insieme nasconde.

Catrinel Marlon

Catrinel Marlon

Così, sospese in uno scenario evanescente, senza tempo, le borse Catherinelle si mettono in mostra, essenziali, ricercate, disegnate da geometrie irregolari e da colori caldi o brillanti: rosa, verde bosco, celeste, nero, marrone, bordeaux, in un gioco di innesti tra pelle e camoscio, con dettagli a contrasto. Marchio di fabbrica è la fibbia in acciaio, minimalissima, che richiama la toppa di una serratura, in accordo con il leitmotif dei dipinti.
Costruite secondo standard di qualità elevati, dalla progettazione alla confezione, passando per le fasi di produzione, le creazioni Catherinelle sono rigorosamente made in Italy, contraddistinte dalla preziosità dei materiali, dai tagli contemporanei, dagli interventi artigianali e le finiture di pregio. E anche l’interno dischiude, a sorpresa, un segreto: le fodere, selezionate tra i tessuti vintage di sartorie cinematografiche e teatrali, portano con sé il sapore di vecchi film, di palcoscenici, di storie indimenticate.

– Helga Marsala

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Helga Marsala

Helga Marsala

Helga Marsala è critica d’arte, giornalista, editorialista culturale e curatrice. Ha innsegnato all’Accademia di Belle Arti di Palermo e di Roma (dove è stata anche responsabile dell’ufficio comunicazione). Collaboratrice da vent’anni anni di testate nazionali di settore, ha lavorato a…

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