Sempre più internazionale: questo il carattere della ventesima edizione di Artissima, presentata a Milano da Sarah Cosulich Canarutto. Che punta tutto sul progetto One Torino, per una fiera che oltre a vendere produca
Per il suo ventesimo compleanno Artissima punta tutto sul numero uno. Anzi, sullo one: inglesismo figlio del progetto One Torino, scommessa che traccia in modo marcato la linea che si intende seguire nei prossimi anni; ma al tempo stesso simbolo di un carattere sempre più smaccatamente internazionale. Milano, piazza Gae Aulenti: Sarah Cosulich Canarutto sceglie […]
Per il suo ventesimo compleanno Artissima punta tutto sul numero uno. Anzi, sullo one: inglesismo figlio del progetto One Torino, scommessa che traccia in modo marcato la linea che si intende seguire nei prossimi anni; ma al tempo stesso simbolo di un carattere sempre più smaccatamente internazionale. Milano, piazza Gae Aulenti: Sarah Cosulich Canarutto sceglie la Unicredit Tower per presentare quella che, da due anni a questa parte, è la sua fiera. Un’edizione di assestamento e consolidamento, fondata sui capisaldi rappresentati dalle sezioni Present Future e Back to the future, quest’ultima felice eredità di Francesco Manacorda. Un’edizione che parla straniero: su 190 gallerie invitate 130 vengono da trentasette diverse nazioni, dodici delle quali per la prima volta a Torino. Un’iniezione cosmopolita che si rispecchia nella scelta di affidare la curatela del maxi-progetto One Torino, con cinque mostre prodotte dalla fiera in altrettanti spazi, ai vari Julieta González e Gary Carrion-Murayari, Chris Fitzpatrick e Anna Colin; con la triade composta da Beatrix Ruf, Andrew Berardini e Gregor Muir a portare al Castello di Rivoli i vincitori del premio illy 2012. Da Londra arriva poi Filipa Ramos, scelta per coordinare i venti protagonisti di Walkie Talkies: duetti a tema libero tra curatori internazionali, programma anarchico e autogestito che affianca il tradizionale programma di incontri e dibattiti occupando spazi diversi all’interno della fiera.
Curiosità per i nomi delle ventisette gallerie della sezione New Entries, con le prime volte di Mario Mazzoli e della milanese Brand New Gallery, della veneziana UPP e delle romane CO2 e The Gallery Apart. Alla voce esotismi ecco la guatemalteca Proyectos Ultravioleta.
– Francesco Sala
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